Perdita di muscoli e forza dopo i 50 anni: cos’è la sarcopenia e come affrontarla
Uno stile di vita attivo, una dieta equilibrata e la valutazione regolare della salute muscolare possono ridurre significativamente il rischio di sviluppare questa condizione e le sue complicanze.
La sarcopenia è una condizione progressiva e generalizzata caratterizzata dalla perdita di massa muscolare e dalla riduzione della forza e della funzionalità muscolare. Non si tratta semplicemente di un segno dell’invecchiamento, ma di una vera e propria patologia riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, con un impatto significativo sulla qualità della vita e sull’autonomia delle persone, in particolare degli anziani.

Le cause
Il termine deriva dal greco “sarx” (carne) e “penia” (perdita) e descrive una condizione che può iniziare già dopo i 50 anni e progredire con l’età, se non contrastata. Oltre all’età avanzata, la sarcopenia può essere accelerata da:
* inattività fisica
* malnutrizione o dieta povera di proteine
* malattie croniche (come diabete, insufficienza cardiaca, tumori)
* ospedalizzazione prolungata o immobilizzazione
* infiammazioni croniche o stress ossidativo
Sintomi e conseguenze
I segnali iniziali della sarcopenia possono essere subdoli, ma i suoi effetti diventano evidenti nel tempo:
* Difficoltà a salire le scale o alzarsi da una sedia
* Maggiore affaticamento
* Rischio aumentato di cadute e fratture
* Perdita di equilibrio
* Ridotta capacità di svolgere attività quotidiane (camminare, fare la spesa, cucinare)
Nei casi più gravi, la sarcopenia porta a disabilità, perdita di autonomia e maggiore rischio di ospedalizzazione. È inoltre associata a una maggiore mortalità nei soggetti anziani.
L’impatto sulla vita quotidiana
Per chi ne è affetto, la sarcopenia può cambiare radicalmente lo stile di vita:
* Dipendenza da altri per le attività di base, con ripercussioni psicologiche legate alla perdita di indipendenza.
* Isolamento sociale, dovuto alla difficoltà nel muoversi e partecipare ad attività comunitarie.
* Aumento del rischio di depressione, per la sensazione di fragilità e il senso di inutilità.
* Costi sanitari più elevati, legati a ricoveri, fisioterapia e necessità di assistenza domiciliare.
Incidenza
L’incidenza della sarcopenia in Italia varia in modo significativo in base all’età, al sesso e al contesto di vita degli anziani. Secondo i dati più recenti e le definizioni dell’European Working Group on Sarcopenia in Older People (EWGSOP), la prevalenza della sarcopenia negli anziani di età compresa tra i 60 e i 70 anni si attesta tra il 5% e il 13%, mentre negli ultraottantenni può raggiungere l’11-50%. Studi specifici condotti in Italia mostrano che la probabile sarcopenia, valutata secondo i nuovi criteri EWGSOP2 che considerano soprattutto la forza muscolare, riguarda circa l’8,6% della popolazione adulta, con un aumento netto dopo i 50 anni e una prevalenza che arriva fino al 54% nelle donne e al 42% negli uomini con più di 80 anni.
Tra gli anziani residenti a domicilio, la prevalenza oscilla tra il 5% e il 10%, mentre sale tra il 15% e il 30% nelle case di riposo e può raggiungere il 37% nei reparti ospedalieri per acuti. Nei contesti riabilitativi, la prevalenza può superare il 75%. La sarcopenia è più frequente negli uomini rispetto alle donne nelle fasce di età più avanzate, ma l’incidenza tende a livellarsi dopo gli 80 anni.
Rimedi e strategie di prevenzione
La gestione della sarcopenia si basa su un approccio multifattoriale che comprende:
– Esercizio fisico: l’allenamento di resistenza (come sollevamento pesi, uso di bande elastiche) è il trattamento più efficace per contrastare la perdita di massa muscolare e migliorare la forza, la mobilità e l’equilibrio. L’attività aerobica e gli esercizi funzionali sono anch’essi raccomandati per la salute generale e la prevenzione delle cadute.
– Nutrizione adeguata: un apporto proteico di 1,0-1,5 g/kg di peso corporeo al giorno è consigliato per gli anziani, con particolare attenzione agli aminoacidi essenziali come la leucina. La dieta dovrebbe includere carni magre, pesce, uova, latticini, legumi e frutta secca. La vitamina D è fondamentale per la funzionalità muscolare.
– Supplementazione: in caso di difficoltà a raggiungere il fabbisogno proteico con la dieta, possono essere utilizzati integratori proteici specifici.
– Interventi multidisciplinari: programmi che combinano esercizio fisico strutturato e supporto nutrizionale sono particolarmente efficaci, soprattutto negli anziani.
– Fisioterapia e terapia manuale: esercizi terapeutici, mobilizzazione articolare e riabilitazione neurologica sono utili per migliorare la coordinazione, il controllo motorio e la qualità di vita.
– Monitoraggio regolare: valutazioni periodiche della forza e della funzionalità muscolare aiutano a individuare precocemente la sarcopenia e a intervenire tempestivamente.
Leggi anche: Cos’è il melanoma e perché è così pericoloso?
Alcune considerazioni
Non esistono attualmente farmaci specifici approvati per la sarcopenia, ma sono in corso studi su molecole innovative e terapie ormonali. La prevenzione resta la strategia più efficace: uno stile di vita attivo, una dieta equilibrata e la valutazione regolare della salute muscolare possono ridurre significativamente il rischio di sviluppare questa condizione e le sue complicanze.
In conlusione, la sarcopenia è una condizione molto diffusa tra gli anziani italiani, ma può essere efficacemente contrastata con l’esercizio fisico, una dieta ricca di proteine e un approccio multidisciplinare personalizzato.