Raffreddore, influenza, Covid: cosa aspettarsi quest’anno
Con il ritorno a scuola e al lavoro, aumentano i virus respiratori. Ma non è un’anomalia: è il ciclo naturale delle infezioni stagionali. Ecco come comportarsi.
Tosse, starnuti, naso che cola. Sembra che tutti, in questo periodo, siano raffreddati o influenzati. E i numeri lo confermano: raffreddore, influenza e Covid sono tornati a circolare.

Con l’arrivo dell’autunno, è normale assistere a un aumento delle infezioni respiratorie, anche se spesso la percezione del fenomeno è amplificata dal fatto che colpisce più membri della famiglia o dell’ambiente di lavoro nello stesso momento.
Ma cosa sta succedendo esattamente? E perché sembra che ogni anno, puntualmente, ci ritroviamo tutti con il fazzoletto in mano?
Indice dell'articolo
- 1 Un ritorno prevedibile: è la stagione dei virus
- 2 Covid, influenza e raffreddore: cosa gira davvero
- 3 Più di 100 virus diversi: perché reagiamo in modo diverso
- 4 I numeri sono nella norma, ma serve prudenza
- 5 Cosa possiamo fare per proteggerci e proteggere gli altri
- 6 Ammalarsi può avere un lato positivo (entro certi limiti)
- 7 FAQ
Un ritorno prevedibile: è la stagione dei virus
Non è un caso che proprio in questi mesi si registri un picco di raffreddori, influenze e contagi da Covid-19. La spiegazione è semplice e legata a tre fattori molto concreti:
- Il ritorno a scuola: bambini e ragazzi ricominciano a frequentare ambienti chiusi, spesso affollati, dove è facile scambiarsi virus e batteri.
- Il rientro al lavoro: anche molti adulti tornano a contatto con colleghi dopo la pausa estiva, favorendo la diffusione di nuovi agenti patogeni.
- Più tempo in ambienti chiusi: con il clima che si fa più fresco, si passa meno tempo all’aperto e si tende a chiudere porte e finestre. Questo riduce la ventilazione e facilita la trasmissione dei virus.
Questi tre elementi, presi singolarmente, aumentano il rischio di contagio. Insieme, rappresentano un vero e proprio “incubatore” per i virus stagionali.
Covid, influenza e raffreddore: cosa gira davvero
In queste settimane, i casi di raffreddore comune (causato principalmente dal rhinovirus) sono in aumento. Lo stesso vale per l’influenza, che ha mostrato una crescita tra i giovani adulti, in particolare nella fascia tra i 15 e i 25 anni.
Anche il Covid-19 è in ripresa, alimentato dalla comparsa di nuove varianti. Tuttavia, per la maggior parte delle persone infettate, i sintomi sono leggeri o moderati e simili a quelli di un’influenza o di un forte raffreddore.
Più di 100 virus diversi: perché reagiamo in modo diverso
Le infezioni respiratorie possono essere causate da oltre 100 virus diversi, senza contare le possibili infezioni batteriche associate. Tuttavia, non tutti reagiamo allo stesso modo.
Alcuni fattori che influenzano la risposta dell’organismo sono:
- Età e stato di salute generale;
- Livello di stress e stanchezza;
- Genetica personale;
- Tempo trascorso dall’ultima esposizione al virus.
In pratica, due persone possono entrare in contatto con lo stesso virus e reagire in modo completamente diverso: una con lievi sintomi, l’altra con febbre e spossatezza marcate.
I numeri sono nella norma, ma serve prudenza
Nonostante l’impressione che “tutti siano malati”, i livelli attuali di infezioni non sono eccezionalmente alti. Si tratta di un andamento stagionale previsto, che si ripete ogni anno.
Questo non significa abbassare la guardia, soprattutto per chi è più vulnerabile, come:
- Anziani;
- Persone con patologie croniche;
- Neonati;
- Donne in gravidanza.
Per loro, anche un’infezione respiratoria considerata banale può avere conseguenze più gravi.
Cosa possiamo fare per proteggerci e proteggere gli altri
La prevenzione passa da gesti semplici, efficaci e alla portata di tutti:
- Lavare spesso le mani, soprattutto dopo aver tossito o starnutito;
- Restare a casa se si hanno sintomi evidenti, per evitare di contagiare colleghi o compagni di scuola;
- Areare bene gli ambienti, anche d’inverno;
- Utilizzare una mascherina nei luoghi affollati, se si è sintomatici;
- Coprire naso e bocca con l’incavo del gomito, e non con le mani, quando si tossisce o starnutisce.
Inoltre, per chi rientra nelle categorie a rischio, è consigliabile valutare con il proprio medico la vaccinazione contro influenza e Covid.
Ammalarsi può avere un lato positivo (entro certi limiti)
Un’infezione virale non è sempre da vedere come un evento negativo. In molti casi, soprattutto nei più giovani, contrarre un virus può aiutare il sistema immunitario a rinforzarsi naturalmente.
Ovviamente, questo non significa cercare di infettarsi, ma sottolinea come l’esposizione ai virus nel tempo contribuisca a costruire una memoria immunitaria più solida.
Il vero obiettivo è proteggere le persone fragili, limitare la diffusione dei virus e favorire una risposta immunitaria sana nella popolazione generale.
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FAQ
Perché in autunno ci si ammala di più?
Perché si torna a scuola e al lavoro, si passa più tempo in ambienti chiusi e l’immunità naturale si abbassa dopo l’estate.
È normale avere il raffreddore o la tosse in questo periodo?
Sì, è del tutto normale. I virus respiratori circolano più facilmente con l’arrivo del freddo.
Il Covid è tornato?
I casi sono in leggero aumento, ma per la maggior parte delle persone l’infezione è lieve.
Come posso evitare di ammalarmi?
Lavarsi le mani, arieggiare gli ambienti, restare a casa se si hanno sintomi e, se necessario, indossare la mascherina.
Ammalarsi può rafforzare il sistema immunitario?
Sì, in alcuni casi un’infezione può contribuire a sviluppare una risposta immunitaria più forte, specie nei giovani.
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