“Pensavo fosse solo sciatica, invece stavo per morire di sepsi”
Una 23enne britannica ha rischiato la vita a causa di un’infezione sottovalutata. Ora invita tutti a fidarsi del proprio istinto: “Conoscete il vostro corpo, ascoltatelo”
A settembre 2024, Skye Owen, 23 anni, viveva una vita attiva e dinamica in Cornovaglia, nel sud-ovest del Regno Unito.

Appassionata di escursionismo, surf, snowboard e avventure in moto, sembrava la tipica giovane in perfetta salute.
Così, quando dopo un weekend particolarmente intenso ha iniziato a sentire dolore alla schiena e all’anca, non si è preoccupata più di tanto.
Eppure, quei sintomi erano i primi segnali di qualcosa di molto più grave: sepsi, una condizione potenzialmente letale che si scatena quando l’organismo reagisce in modo anomalo a un’infezione.
I medici, successivamente, le hanno detto che era vicinissima alla morte.
Indice dell'articolo
“Era un dolore indescrivibile. Ho pensato che sarebbe stato più facile morire”
All’inizio, Skye ha pensato si trattasse di un semplice infortunio sportivo.
“Credevo di essermi fatta male facendo surf o di essere caduta in modo strano, cosa che mi capitava spesso,” ha raccontato.
Il dolore, però, peggiorava rapidamente: “Era un mix tra un dolore sordo costante e fitte lancinanti che scendevano lungo la gamba ogni volta che facevo un passo.”
Il medico di base le ha diagnosticato sciatica, una causa frequente di dolori simili.
Ma nelle ore successive, il dolore è diventato insopportabile. I genitori di Skye hanno chiamato il numero di emergenza 111, ricevendo di nuovo la rassicurazione che fosse solo un disturbo comune.
La mattina dopo, però, la situazione era precipitata.
“Non era più un dolore solo quando mi muovevo: era costante e pulsava lungo la gamba sinistra e su per la schiena. A un certo punto ho pensato che sarebbe stato più semplice lasciarmi andare.”
Ricovero d’urgenza, ma i medici non credono alla gravità del caso
Disperati, i suoi genitori hanno chiamato il 999. Skye è stata portata d’urgenza in ospedale, ma anche lì i medici inizialmente non hanno ritenuto necessario trattenerla.
“Alla fine del primo giorno, un dottore mi ha detto che potevo tornare a casa, che le scansioni erano nella norma. Dicevano che stavo esagerando per un semplice mal di schiena,” ha ricordato.
Skye si è rifiutata di andare via, e alla fine è stata ricoverata per la gestione del dolore. È stato lì che le cose sono cambiate.
Ha sviluppato febbre, un sintomo più tipico della sepsi, e una successiva risonanza magnetica ha rivelato la verità: artrite settica all’anca e al bacino, ovvero un’infezione localizzata alle articolazioni.
La condizione era già evoluta in sepsi generalizzata, una patologia con un tasso di mortalità del 20%.
Intervento chirurgico e lunga riabilitazione: “Ora sto imparando di nuovo a camminare”
Appena arrivata la diagnosi, i medici sono intervenuti d’urgenza: Skye è stata operata per rimuovere l’infezione e sottoposta a una terapia antibiotica intensiva.
Ha trascorso un mese in ospedale e ora vive con i genitori mentre affronta la riabilitazione.
Durante l’intervento, infatti, un nervo è stato danneggiato e Skye ha perso completamente la sensibilità a una gamba.
“La fisioterapia regolare mi sta aiutando a recuperare un po’ di forza,” ha raccontato. Ma il percorso è ancora lungo.
Un anno dopo, Skye continua a combattere
A più di un anno dall’inizio dei sintomi, Skye non è ancora fuori pericolo.
Deve sottoporsi a prelievi regolari e nuove risonanze magnetiche. Non è ancora chiaro come abbia contratto l’infezione iniziale.
Nonostante tutto, oggi ha un obiettivo chiaro: evitare che altri passino ciò che ha vissuto lei.
“Fidatevi del vostro istinto, perché potrebbe davvero trattarsi di una questione di vita o di morte,” ha detto con fermezza.
“Conosco il mio corpo, conosco la mia soglia del dolore. Quando sentite che qualcosa non va, non ignoratelo.”
Lo sapevi che…?
- La sepsi è una delle principali cause di morte evitabile al mondo.
- Può insorgere anche da una semplice infezione non trattata, come una ferita, un’influenza o una cistite.
- I sintomi possono essere aspecifici, come febbre, brividi, dolori articolari, difficoltà respiratorie.
- La sepsi può distruggere organi vitali in poche ore.
- In Italia si stima che colpisca oltre 60.000 persone all’anno.
FAQ
Cos’è la sepsi?
È una reazione estrema dell’organismo a un’infezione, che può portare a insufficienza multiorgano e morte.
Come si manifesta?
Febbre, dolori muscolari, confusione mentale, battito accelerato, bassa pressione, brividi intensi, difficoltà a respirare.
Si può curare?
Sì, ma è fondamentale intervenire presto, con antibiotici e terapie intensive.
Come si può prevenire?
Trattando prontamente infezioni comuni e non ignorando sintomi persistenti o peggioramenti improvvisi.
Cosa consiglia Skye?
Di ascoltare il proprio corpo e di non farsi liquidare se si percepisce che qualcosa non va.
Iscriviti per restare aggiornato
 
 




