Pensava fosse solo il volo: invece era un tumore al cervello
Una ragazza attribuiva la visione doppia al volo in aereo. In realtà, aveva un tumore al cervello.
Quando la visione doppia non è solo stanchezza: la storia di Abi Bradley, una giovane donna sopravvissuta a un tumore cerebrale diagnosticato dopo un viaggio negli Stati Uniti.

Nel 2019, Abi Bradley, allora 24enne e in perfetta salute, non immaginava che un semplice sintomo durante un volo avrebbe cambiato per sempre la sua vita.
Tutto è iniziato con una visione doppia all’arrivo a Boston, negli Stati Uniti. Pensava fosse colpa della pressione in cabina. Due settimane dopo, la diagnosi: tumore al cervello. Lo racconta il Mirror.
Indice dell'articolo
- 1 Una diagnosi inaspettata dopo un volo di nove ore
- 2 I primi segnali ignorati: “Pensavo fosse solo stanchezza”
- 3 Tumore cerebrale delle dimensioni di una pallina da golf
- 4 Una battaglia lunga e dolorosa: chemioterapia e radioterapia
- 5 Un recupero lento ma pieno di speranza
- 6 Dal dolore alla solidarietà: nasce “The Cancer Card”
- 7 Un esempio di resilienza e consapevolezza
- 8 FAQ – Domande frequenti
- 9 Iscriviti per ricevere aggiornamenti su Telegram e WhatsApp
Una diagnosi inaspettata dopo un volo di nove ore
Quante volte ci sentiamo strani dopo un lungo viaggio in aereo? Pressione nelle orecchie, mal di testa, stanchezza. Abi Bradley ha pensato lo stesso quando, una volta atterrata a Boston per il matrimonio della cugina, ha iniziato a vedere doppio.
“Continuavo a sbattere le palpebre cercando di schiarirmi la vista, ma non funzionava”, ha raccontato. “Ho detto a Josh, il mio fidanzato: ‘Qualcosa non va, vedo tutto sdoppiato’.”
Non aveva nausea né altri sintomi evidenti, così ha attribuito tutto allo stress del viaggio.
I primi segnali ignorati: “Pensavo fosse solo stanchezza”
Solo dopo essere arrivata nell’alloggio, Abi ha iniziato a preoccuparsi. Cercando di mettersi l’eyeliner, ha capito che la sua mano non rispondeva più come prima. Anche l’occhio sinistro appariva “pigro” e deviato verso l’interno.
Nei giorni successivi, i segnali sono peggiorati:
- Difficoltà a controllare il lato sinistro del corpo
- Perdita della coordinazione
- Problemi a deglutire, con la sensazione di soffocare durante i pasti
Nonostante non avesse mai avuto problemi di salute, Abi ha deciso di farsi visitare. Negli Stati Uniti, una prima TAC non ha evidenziato nulla. Ma una volta tornata nel Regno Unito, l’amara verità è venuta a galla.
Tumore cerebrale delle dimensioni di una pallina da golf
Pochi giorni dopo il rientro in Inghilterra, le analisi hanno rivelato un tumore al cervello delle dimensioni di una pallina da golf. La diagnosi: glioma di grado 3, una forma aggressiva e a rapida crescita.
Abi ha ricevuto un’altra notizia sconvolgente: il tumore era inoperabile perché situato in una zona delicata, alla base del cranio e all’inizio della colonna vertebrale.
“È stato uno shock enorme”, ha raccontato. “Quando mi hanno detto che era incurabile, mi sono sentita devastata. Era qualcosa che non pensavo potesse capitarmi, è stato orribile.”
Una battaglia lunga e dolorosa: chemioterapia e radioterapia
Nonostante la gravità della situazione, i medici le hanno dato una speranza: il tumore si era esteso alla colonna vertebrale, ma era contenuto, cioè non avrebbe potuto diffondersi in altre parti del corpo.
Abi ha affrontato:
- 5 cicli di chemioterapia
- 6 mesi di radioterapia intensiva
Durante i trattamenti, ha perso completamente i capelli, ma ha deciso di non arrendersi.
Un recupero lento ma pieno di speranza
Oggi Abi ha 31 anni, lavora part-time come segretaria scolastica e continua a sottoporsi a controlli ogni tre mesi per monitorare eventuali ricrescite del tumore.
Nel 2020, i medici hanno rilevato una riduzione del tumore: da dimensioni di una pallina da golf a quelle di un chicco d’uva. Con il tempo, ha riacquistato la mobilità del braccio destro e, successivamente, della gamba sinistra.
“Ringrazio ogni giorno le mie stelle fortunate per essere ancora qui”, ha detto. “Ho capito molto presto che non avrei lasciato che questa malattia avesse la meglio su di me. La mente ha un potere enorme sul corpo.”
Dal dolore alla solidarietà: nasce “The Cancer Card”
Nel 2021, Abi ha deciso di trasformare la sua esperienza in un progetto di solidarietà. Ha fondato The Cancer Card, una piccola attività dove crea biglietti motivazionali per chi combatte contro il cancro.
Un terzo dei profitti viene donato all’associazione Brain Tumour Research.
Abi ha anche organizzato il suo primo evento benefico: una giornata del benessere, pensata per offrire momenti di relax e rigenerazione a chi affronta la malattia.
Un esempio di resilienza e consapevolezza
La storia di Abi è un forte promemoria: ascoltare il proprio corpo è fondamentale. Anche un sintomo apparentemente banale, come una visione doppia, può nascondere qualcosa di più serio.
La sua determinazione, il sostegno di amici e familiari e la sua voglia di trasformare la sofferenza in aiuto concreto per gli altri sono un esempio ispiratore per tutti.
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FAQ – Domande frequenti
Cosa può causare la visione doppia improvvisa?
Può essere legata a molte cause, tra cui stanchezza, stress o, in casi più rari, condizioni neurologiche come tumori o ictus.
È normale avere sintomi strani dopo un volo?
Sì, ma se durano più di qualche ora o peggiorano, è bene consultare un medico.
I tumori cerebrali sono sempre inoperabili?
No, dipende dalla posizione, dal tipo e dallo stato di avanzamento.
Come si affronta una diagnosi incurabile?
Con il supporto di specialisti, familiari, gruppi di supporto e tanta forza interiore.
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