Paralisi del sonno, cosa è, cause e legame con Omicron

Uno dei sintomi spesso riportati dalle persone contagiate con la variante Omicron è la cosiddetta paralisi del sonno. Ma cos’è? Continuate a leggere per saperne di più.

La paralisi del sonno: definizione

La paralisi del sonno è una parasonnia caratterizzata dalla normale paralisi della muscolatura volontaria legata alla fase di sonno REM, ma che si verifica durante il passaggio dal sonno alla veglia o dalla veglia al sonno. Nel primo caso, essa viene definita ipnopompica e avviene durante il risveglio, mentre nel secondo si manifesta nella fase di addormentamento e viene detta ipnagogica.

Questo fenomeno ha un forte impatto sul soggetto che lo sperimenta poiché provoca la sensazione di essere completamente svegli e, allo stesso tempo, di essere totalmente incapaci di muoversi. Inoltre, la paralisi del sonno si associa di frequente alla manifestazione di allucinazioni, dovute al riaffiorare di materiale onirico (spesso a contenuto terrifico) durante l’episodio di risveglio parziale. A cosa è dovuta la paralisi del sonno?

Le cause

La paralisi del sonno si manifesta principalmente a causa di una scarsa qualità del sonno protratta nel tempo o della mancanza, nel lungo periodo, delle ore di sonno necessarie. Essa può anche presentarsi in caso di ansia, depressione o disturbo da attacchi di panico.

Inoltre, può essere uno dei sintomi associati alla narcolessia, condizione cronica in cui il soggetto sperimenta degli episodi di sonnolenza incontrollati ed improvvisi durante le ore di veglia.

In ogni caso, questo fenomeno non è pericoloso per la salute dell’individuo, in quanto le funzioni vitali rimangono invariate per tutta la sua durata (che è di pochi secondi, nonostante venga percepita come parecchio lunga).
I disagi maggiori sono legati alle sensazioni di angoscia e terrore vissute dal soggetto e alla riduzione della qualità della vita in seguito alla privazione del sonno.

L’associazione con Omicron

I primi a lamentare la manifestazione di questo fenomeno durante la quarantena sono stati i pazienti britannici. La dottoressa Lederle, specializzata in disturbi del sonno, ha dichiarato che “il Covid potrebbe avere un impatto sulla regolazione del sonno nel cervello, visti gli effetti neurologici che sono stati segnalati in relazione al virus. Ma la paralisi del sonno e le sudorazioni notturne potrebbero essere maggiormente causate dallo stress provocato dal forte mutamento della nostre vita quotidiana.”

E così le quarantene, la paura del contagio e tutti gli altri cambiamenti effettuati per fronteggiare una situazione d’emergenza, hanno contribuito all’aumento dei disturbi del sonno. Se ad inizio pandemia il sintomo riferito più di frequente era l’insonnia, con l’avanzare della variante Omicron sembrano essersi maggiormente diffusi gli episodi di paralisi del sonno.

 

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