Olio evo italiano, benefici per la salute e come riconoscerlo

L’Italia è riconosciuta come la patria della gastronomia ed uno degli alimenti più apprezzati in tutto il mondo è l’olio extravergine di oliva, elemento caratteristico della famosa dieta mediterranea e dell’alimentazione del Bel Paese in generale. Oggi però, l’eccellenza italiana ha diversi competitor, spesso poco pregiati, che stanno surclassando la produzione Made in Italy. Tra questi troviamo paesi come la Gracia, la Spagna e la Tunisia.

Ma affinché si voglia acquistare un vero e proprio olio extravergine di oliva italiano allora bisogna stare bene attenti, in particolar modo osservando l’esistenza di alcune diciture sull’etichetta che attestino il rispetto di alcuni importanti parametri in merito alle modalità di produzione e alle caratteristiche organolettiche.

Come viene prodotto l’olio evo

Secondo la normativa europea, in base al Regolamento CEE n. 2568/91 e successivi, l’olio evo deve essere ottenuto attraverso l’estrazione di metodi meccanici a freddo. Dopo aver raggiunto la maturazione delle olive e averle raccolte, preferibilmente a mano, si passa all’estrazione delle stesse con temperature che non superino i 27 gradi, misurate durante tutto il processo grazie a delle sonde. Il rispetto di tali imposizioni è dovuto al mantenimento delle qualità nutrizionali dell’olio evo poiché attraverso l’estrazione a freddo è possibile preservare la quantità di minerali, vitamine e altre sostanze con proprietà antiossidanti oltre che esaltare il sapore del frutto.

Regole ferree anche in merito ai livelli di acidità che non devono superare lo 0.8%. nello specifico, l’acido oleico deve essere inferiore a suddetta percentuale per ogni 100 grammi di prodotto. In merito ai benefici dell’acido oleico, è un importante elemento con proprietà antiossidanti e favorisce il mantenimento dei corretti livelli di colesterolo nel sangue. L’acido oleico, inoltre, denota la prima differenza tra il classico olio di oliva e ciò che possiamo definire olio evo italiano. Nel primo caso, infatti, l’acido oleico non deve superare il livello dell’1%.

Caratteristiche dell’olio extravergine di oliva

Affinché si possa appurare che un olio sia extravergine di oliva è necessario constatare che siano presenti tre caratteristiche, le quali indicano che l’olio in questione è ottenuto da frutti sani e freschi. La prima connotazione è la nota amara seguita da quella piccante, sensazione che arriva in gola e tipica dell’extravergine derivante da olive verdi e poco mature. Infine il fruttato, avvertito anche all’esame olfattivo, caratteristico delle olive fresche e integre.

Riconoscere l’olio evo italiano

Saper leggere l’etichetta dell’olio che si sta per acquistare è essenziale. Spesso non si fa caso a quanto scritto sul retro della bottiglia ma conoscere le esatte diciture che attestano l’autenticità del prodotto è importante per non farsi trarre in inganno. L’etichetta dell’olio extravergine di oliva è sostanzialmente divisa in due parti, una contenenti informazioni obbligatorie e un’altra con informazioni che possono essere inserite a discrezione del produttore, quindi facoltative.

Il numero di lotto è un’informazione obbligatoria utile per identificare la provenienza dell’olio extravergine di oliva. Oltre a questo, attraverso l’etichetta è possibile risalire al responsabile di produzione, al nome del venditore o del confezionatore.  La tracciabilità invece evidenzia tutti movimenti che l’olio ha registrato pria di essere immessa sul mercato.

Anche le sigle IGP e DOP aiutano a circoscrivere l’indicazione geografica. Per il marchio Dop, ad esempio, le olive devono essere prodotte e processate in una zona ben identificata. In ogni caso, per ottenere entrambi i marchi è necessario superare una serie di meticolosi controlli e rigidi paletti da enti deputati, con rigidi paletti che assicurano la qualità del prodotto.

Più sono le sigle, le certificazioni e i riconoscimenti ottenuti da un olio e maggiori sono le possibilità che lo stesso sia di eccellente qualità.

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