Occhio all’orzaiolo: perché si forma davvero e perché l’anello d’oro non serve a curarlo

Un anello d’oro caldo o una chiave antica appoggiati sulla palpebra? Rimedi della nonna che non curano l’orzaiolo e, anzi, rischiano di peggiorare il problema. Si tratta di un’infezione batterica da trattare con igiene e, se necessario, farmaci.

Orzaiolo.

Cos’è davvero l’orzaiolo

L’orzaiolo è un’infiammazione acuta di una ghiandola sebacea alla base delle ciglia, quasi sempre causata da batteri come lo stafilococco aureo. È una piccola tumefazione simile a un foruncolo, dolorosa e arrossata, che può provocare fastidio nella zona oculare e palpebrale.

Non è colpa solo della scarsa igiene: a volte basta uno sfregamento dell’occhio con mani sporche o un abbassamento delle difese immunitarie per favorirne la comparsa.

I falsi miti: anelli, chiavi e credenze popolari

In molte famiglie italiane sopravvive il mito dell’anello d’oro caldo o della chiave antica strofinata sulla palpebra per “far passare” l’orzaiolo. In realtà, si tratta solo di superstizioni prive di base scientifica.

Il calore può effettivamente favorire la maturazione e il drenaggio dell’orzaiolo, ma deve essere applicato in modo corretto: con impacchi caldi puliti, non con oggetti metallici potenzialmente sporchi.

Cosa fare (e cosa evitare)

Molte persone, vedendo la punta gialla dell’orzaiolo, sono tentate di schiacciarlo come un brufolo. È sbagliato e pericoloso: si rischia di estendere l’infezione o causare lesioni più gravi.

👉 Invece:

  • Usa impacchi caldi (non bollenti) per 10-15 minuti, 2-3 volte al giorno.
  • Massaggia delicatamente la zona per favorire il drenaggio spontaneo.
  • Non applicare trucco finché l’infiammazione non è completamente guarita.
  • Evita lenti a contatto durante la fase attiva dell’infezione.

Quando serve il medico

Se dopo alcuni giorni l’orzaiolo non migliora, o se si gonfia molto, compare febbre, dolore intenso o si ripresenta spesso, è bene consultare un oculista.

In questi casi, potrebbe essere necessario:

  • una pomata antibiotica o cortisonica;
  • antibiotici orali, se l’infezione si estende oltre la palpebra.

È contagioso?

L’orzaiolo non è contagioso, ma lo è il batterio che lo causa. Per questo è fondamentale:

  • lavarsi spesso le mani,
  • non condividere asciugamani o trucchi,
  • evitare di toccarsi gli occhi, specialmente con le mani sporche.

Orzaiolo ricorrente: attenzione ai fattori di rischio

Alcune persone soffrono di orzaioli in modo ricorrente. Questo può essere collegato a:

  • blefarite cronica (infiammazione del bordo palpebrale),
  • rosacea,
  • diabete,
  • bassa immunità,
  • uso scorretto del trucco o delle lenti a contatto.

In questi casi, è consigliata un’igiene oculare preventiva quotidiana con salviettine specifiche, shampoo oftalmici o gel detergenti indicati dal medico.

Come prevenire l’orzaiolo

✔ Lavati le mani spesso
✔ Struccati sempre prima di dormire
✔ Non condividere trucchi o strumenti per il make-up
✔ Cambia regolarmente mascara e eyeliner
✔ Igienizza e conserva correttamente le lenti a contatto
✔ Se hai blefarite, segui un’igiene palpebrale quotidiana
✔ Gestisci lo stress, che può favorire infiammazioni

In sintesi

L’orzaiolo è un disturbo comune, fastidioso ma facilmente curabile. Evita i rimedi popolari non sicuri e affidati a metodi efficaci e sicuri. L’igiene resta la migliore forma di prevenzione.

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