Il virus che rovina le feste senza farsi notare

Tra pranzi, cene e ambienti chiusi, il norovirus torna protagonista dell’inverno. Ecco che cos’è, come si trasmette e perché è così contagioso.

Ti è mai capitato di sentire parlare di un virus che si diffonde in poche ore durante le feste, colpendo intere famiglie dopo un pranzo o una cena?

La risposta è sì ed è il norovirus, responsabile della forma più comune di gastroenterite non legata all’influenza.

Nel linguaggio comune è stato ribattezzato “virus del vomito invernale”, un nome che rende bene l’idea del disagio che provoca e della stagione in cui circola di più. Durante i giorni di festa, tra tavolate, ambienti chiusi e contatti ravvicinati, questo virus trova terreno fertile per diffondersi rapidamente.

Non si tratta di un fenomeno raro o marginale. Il norovirus è uno dei patogeni più diffusi al mondo e ogni anno causa centinaia di milioni di infezioni. Colpisce adulti e bambini, ma può diventare più pericoloso per le persone fragili, soprattutto per il rischio di disidratazione.

A fare chiarezza sul perché sia così contagioso e difficile da contenere è Fabrizio Pregliasco, professore di Igiene generale e applicata presso la sezione di Virologia dell’Università Statale di Milano, intervistato dal Corriere della Sera.

Che cos’è il norovirus e perché è così diffuso

Il norovirus è il principale responsabile delle gastroenteriti acute non influenzali. A differenza di altri virus stagionali, non colpisce solo nei mesi più freddi, ma in inverno trova condizioni ideali per propagarsi.

«È un virus che corre veloce perché è molto contagioso: bastano poche particelle per dare vita a un’infezione» spiega Pregliasco.

Questo significa che una quantità minima di virus è sufficiente per infettare una persona sana. Una caratteristica che rende il norovirus particolarmente insidioso negli ambienti condivisi e durante gli eventi sociali.

Secondo le stime internazionali, ogni anno nel mondo si verificano circa 685 milioni di infezioni da norovirus, di cui 200 milioni tra bambini sotto i cinque anni. Numeri che danno la misura dell’impatto globale di questo patogeno.

Come si trasmette il norovirus

La trasmissione del norovirus avviene principalmente per via oro-fecale. In pratica, il virus entra nell’organismo attraverso la bocca dopo essere stato ingerito accidentalmente.

Il contagio può avvenire in diversi modi:

  • consumo di cibo o acqua contaminati
  • alimenti maneggiati o preparati da una persona infetta
  • contatto con superfici contaminate

Il norovirus, infatti, ha una capacità di sopravvivenza fuori dal corpo umano sorprendente.

«Resiste sugli oggetti anche per alcune settimane e a temperature elevate, ecco perché può essere contratto toccando maniglie, rubinetti e ripiani e poi inavvertitamente digerito» chiarisce il virologo «Questo spiga perché le epidemie di norovirus sono più comuni negli ambienti chiusi, come scuole, asili, case di cura e navi da crociera, e tra i bambini che hanno più contatti tra loro e negli ambienti che frequentano».

Questa resistenza rende inefficaci molte delle comuni misure di pulizia se non eseguite correttamente.

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I sintomi: come riconoscere l’infezione

Il periodo di incubazione del norovirus è piuttosto breve. I sintomi compaiono in genere tra le 12 e le 48 ore dal contagio.

I disturbi sono quelli tipici di una gastroenterite acuta:

In alcuni casi può comparire anche una leggera febbre, accompagnata da senso di spossatezza e malessere generale.

Nella maggior parte delle persone sane, l’infezione non ha conseguenze gravi e tende a risolversi spontaneamente. Tuttavia, esiste un rischio da non sottovalutare.

«Il rischio più grave è la disidratazione, soprattutto per bambini, anziani e soggetti fragili. Se il vomito persiste e la diarrea abbondante, anche dopo l’assunzione di antiemetici e antidiarroici, meglio recarsi al Pronto Soccorso per sottoporsi a una reidratazione endovenosa» avverte Pregliasco.

Come si cura il norovirus

Ad oggi non esiste una cura specifica contro il norovirus. Non sono disponibili antivirali mirati e nemmeno un vaccino preventivo.

Il motivo è legato alla natura stessa del virus. I ceppi che infettano l’essere umano sono numerosi e altamente variabili. Se ne conoscono almeno quattro tipi principali, capaci di mutare rapidamente nel tempo.

«In genere, l’immunizzazione dura qualche mese e questo significa che una persona può essere infettata dal virus più volte nel corso della vita».

La terapia si basa quindi su un principio fondamentale: evitare la disidratazione.

Le indicazioni principali sono:

  • bere molti liquidi, anche a piccoli sorsi
  • utilizzare soluzioni reidratanti se necessario
  • evitare alcol e bevande zuccherate
  • riposare

La buona notizia è che l’infezione ha un decorso breve. «Si va dalle 12 alle 72 ore». Dopo questa fase acuta, l’organismo recupera rapidamente.

«Quando l’infezione ha fatto il suo corso, si torna in forma con riposo e dieta: meglio optare per pasti leggeri e frequenti» suggerisce il medico.

Prevenzione: cosa fare per ridurre il rischio

La prevenzione resta l’arma più efficace contro il norovirus, soprattutto nei contesti familiari e comunitari.

Le regole principali includono:

  • lavare spesso le mani con acqua e sapone
  • pulire accuratamente le superfici con disinfettanti adeguati
  • lavare frutta e verdura con attenzione
  • evitare di cucinare per altri se si hanno sintomi gastrointestinali
  • isolare, quando possibile, chi è malato

L’igiene delle mani, in particolare, resta una misura semplice ma decisiva, soprattutto dopo l’uso del bagno e prima di mangiare o cucinare.

Lo sapevi che…

Il norovirus è una delle principali cause di epidemie a bordo delle navi da crociera. Gli ambienti chiusi, l’uso condiviso di spazi e superfici e la grande densità di persone facilitano la diffusione del virus in tempi molto rapidi.

FAQ – Domande frequenti sul norovirus

Il norovirus è lo stesso virus dell’influenza?
No. Si tratta di un virus completamente diverso che colpisce l’apparato gastrointestinale.

Si può prendere il norovirus più di una volta?
Sì. L’immunità è temporanea e dura solo pochi mesi.

Gli antibiotici servono contro il norovirus?
No. Gli antibiotici non sono efficaci contro i virus.

Quanto dura la malattia?
In genere da 12 a 72 ore.

Quando è necessario andare in ospedale?
In caso di disidratazione, vomito persistente o diarrea molto abbondante, soprattutto nei soggetti fragili.

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Suggerimento utile

Per ridurre il rischio di contagio domestico, può essere utile un disinfettante a base di cloro per superfici efficace contro i virus.

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