Vomito improvviso e contagi in aumento: perché il norovirus GII.17 fa paura
Un ceppo altamente contagioso del norovirus sta tornando a far parlare di sé tra Stati Uniti e Regno Unito.
Un virus intestinale può tornare a mettere in allerta due continenti? La risposta, ancora una volta, è sì. Un ceppo particolarmente contagioso di norovirus, noto come GII.17, sta registrando una nuova crescita di casi negli Stati Uniti e continua a circolare nel Regno Unito, attirando l’attenzione degli esperti di sanità pubblica.

Il norovirus non è una novità. Conosciuto anche come “winter vomiting bug”, è da anni uno dei principali responsabili di gastroenteriti acute durante i mesi freddi. Tuttavia, la comparsa di varianti più aggressive cambia il quadro e rende necessaria una maggiore vigilanza.
Il ceppo GII.17 non è sconosciuto alle autorità sanitarie. Dopo essere emerso nell’aprile dello scorso anno, ha causato un forte aumento dei casi negli Stati Uniti e in Europa. Ora, secondo i dati più recenti, il virus sta nuovamente crescendo oltreoceano e continua a circolare in modo significativo nel Regno Unito.
I numeri spiegano perché l’attenzione resta alta. Gli esperti parlano di una variante capace di diffondersi più rapidamente rispetto ad altre, con un impatto rilevante sui sistemi sanitari e sulla vita quotidiana delle persone.
Indice dell'articolo
- 1 Il ceppo GII.17 e la nuova crescita dei casi
- 2 La situazione nel Regno Unito tra GII.17 e GII.4
- 3 Perché il GII.17 è considerato così contagioso
- 4 Il “virus invernale che spacca le costole”
- 5 Come si trasmette il norovirus
- 6 Le raccomandazioni sanitarie in caso di sintomi
- 7 Lo sapevi che…?
- 8 FAQ – Domande frequenti
Il ceppo GII.17 e la nuova crescita dei casi
Il ceppo GII.17 è considerato dagli esperti uno dei più contagiosi tra quelli del norovirus. Negli Stati Uniti, secondo quanto riportato, provoca circa il 50% di casi in più rispetto ad altri ceppi in circolazione.
Dopo il picco registrato lo scorso anno, il numero di infezioni era diminuito. Tuttavia, i dati più recenti indicano una nuova crescita, anche se non ancora ai livelli record registrati nel periodo post-pandemico.
La situazione è monitorata con attenzione anche nel Regno Unito, dove la circolazione simultanea di più ceppi rende il quadro più complesso.
La situazione nel Regno Unito tra GII.17 e GII.4
Nel Regno Unito il ceppo GII.17 non è più il dominante ma resta comunque il secondo più diffuso. Secondo i dati disponibili al 7 dicembre, rappresenta il 19% dei casi.
Il ceppo che ha ripreso il predominio è invece il GII.4, che da solo conta il 31% dei casi per la stagione 2025/2026 fino alla stessa data. Una dinamica che dimostra come il norovirus sia in continua evoluzione e come diverse varianti possano alternarsi nel tempo.
Nonostante il calo rispetto ai mesi precedenti, la presenza stabile del GII.17 continua a essere considerata rilevante dalle autorità sanitarie.
Perché il GII.17 è considerato così contagioso
Gli esperti sottolineano che la comparsa di un nuovo ceppo facilita la diffusione del virus. La popolazione, infatti, non ha ancora sviluppato una sufficiente immunità.
Dr Scott Roberts, esperto di malattie infettive all’Università di Yale, ha spiegato chiaramente il fenomeno:
“Ogni volta che c’è un nuovo ceppo, è molto facile che inizi a diffondersi rapidamente ed è quello che abbiamo visto l’anno scorso. Finora non siamo ancora ai livelli dell’anno scorso, che è stato davvero il nostro anno peggiore dai tempi pre-Covid ma è certamente in aumento. Il tempo dirà quanto diventerà grave. Ora è il momento di essere vigili. Mi aspetto che le cose peggiorino prima di migliorare”.
Parole che invitano alla prudenza senza allarmismi ma con la consapevolezza che la situazione potrebbe evolvere rapidamente.
Il “virus invernale che spacca le costole”
Il norovirus è noto anche con un soprannome che rende bene l’idea della violenza dei sintomi: il “rib-cracking winter virus”. L’espressione deriva dal fatto che alcune persone colpite hanno vomitato in modo così violento da avvertire una sensazione di “crack” alle costole.
Un’immagine forte che descrive l’intensità dei sintomi più comuni, tra cui:
- vomito improvviso e intenso;
- diarrea;
- nausea;
- dolori addominali.
Nella maggior parte dei casi i sintomi si risolvono in pochi giorni ma la fase acuta può essere particolarmente debilitante.
Come si trasmette il norovirus
Il norovirus si diffonde con estrema facilità. Può essere trasmesso:
- tramite contatto ravvicinato con una persona infetta;
- toccando superfici contaminate e portando poi le mani alla bocca;
- consumando cibo preparato da una persona infetta.
Questa facilità di trasmissione spiega perché il virus si diffonda rapidamente in ambienti chiusi come scuole, ospedali, case di riposo e luoghi di lavoro.

Le raccomandazioni sanitarie in caso di sintomi
In presenza di sintomi, le indicazioni sanitarie sono chiare. È consigliato restare a casa dal lavoro o da scuola per almeno due giorni dopo la scomparsa di vomito e diarrea, per ridurre il rischio di contagio.
Viene inoltre raccomandata particolare attenzione all’idratazione. Bevande come succhi di frutta o bibite gassate possono peggiorare la nausea. Meglio optare per acqua o bevande diluite.
Piccoli accorgimenti che aiutano non solo il recupero individuale ma anche la protezione della comunità.
Lo sapevi che…?
- Il norovirus è una delle principali cause di gastroenterite acuta nel mondo.
- Bastano pochissime particelle virali per causare l’infezione.
- Lavarsi accuratamente le mani resta una delle misure più efficaci per ridurre il contagio.
FAQ – Domande frequenti
Cos’è il ceppo GII.17 del norovirus?
È una variante particolarmente contagiosa del norovirus, associata a un aumento dei casi.
Dove sta circolando di più?
Attualmente negli Stati Uniti e nel Regno Unito.
È più pericoloso degli altri ceppi?
Non necessariamente più grave ma più contagioso.
Come posso ridurre il rischio di contagio?
Evitando contatti ravvicinati con persone sintomatiche e curando l’igiene delle mani.
Suggerimento
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