Non tutti possono prenderlo: ecco quando l’ibuprofene diventa pericoloso
È uno dei farmaci più usati al mondo contro dolori, febbre e infiammazioni. Ma l’ibuprofene non è adatto a tutti e, in alcuni casi, può essere pericoloso.
Se ti senti poco bene, è probabile che almeno una volta tu abbia preso un ibuprofene. Questo comune antinfiammatorio è presente in molte case ed è generalmente sicuro per la maggior parte degli adulti e degli adolescenti sopra i 17 anni. Tuttavia, secondo le linee guida del Servizio Sanitario Nazionale britannico (NHS), riportate dal Mirror, esistono categorie di persone che dovrebbero evitarlo o usarlo con estrema cautela.

Indice dell'articolo
- 1 Le diverse forme di ibuprofene
- 2 Chi deve evitare l’ibuprofene secondo il NHS
- 3 Donne in gravidanza: perché è sconsigliato
- 4 Rischio ulcere per chi ha più di 65 anni
- 5 Chi deve parlarne con il proprio medico prima di prenderlo
- 6 Effetti collaterali meno noti
- 7 Quando rivolgersi al medico
- 8 Un farmaco comune, ma da usare con consapevolezza
- 9 FAQ
Le diverse forme di ibuprofene
L’ibuprofene si trova in compresse, capsule, granulati o soluzioni liquide, e può essere assunto per via orale o applicato sulla pelle sotto forma di gel o crema.
Nonostante la sua diffusione e la facile reperibilità, si tratta pur sempre di un farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS), una classe di medicinali che include anche naprossene e aspirina.
Ed è proprio per questa famiglia di sostanze che il NHS invita alla prudenza, soprattutto in presenza di determinate condizioni cliniche o di precedenti reazioni avverse.
Chi deve evitare l’ibuprofene secondo il NHS
Il sito del NHS raccomanda di non assumere ibuprofene — né per via orale né come crema o gel — se in passato si è verificata una reazione allergica dopo l’uso di aspirina, ibuprofene o altri FANS.
Tra i sintomi da non ignorare:
- respiro sibilante o difficoltà respiratoria,
- rinite o naso che cola,
- eruzioni cutanee o reazioni della pelle dopo l’assunzione del farmaco.
Chi ha avuto anche una sola di queste manifestazioni dovrebbe evitare completamente l’ibuprofene, salvo indicazioni specifiche del medico.
Donne in gravidanza: perché è sconsigliato
Le linee guida del NHS sono chiare: le donne in gravidanza dovrebbero evitare l’ibuprofene, specialmente nel terzo trimestre.
Il farmaco può interferire con lo sviluppo del feto e, in alcuni casi, aumentare il rischio di complicazioni. Anche chi sta cercando di concepire è invitata a parlarne con il proprio medico prima di assumere qualsiasi antinfiammatorio.
Rischio ulcere per chi ha più di 65 anni
Un’altra raccomandazione importante riguarda gli anziani.
Secondo l’NHS:
“Se hai più di 65 anni, l’ibuprofene può aumentare il rischio di sviluppare ulcere allo stomaco. Se lo assumi per una condizione cronica, il medico ti prescriverà un farmaco protettivo per lo stomaco.”
Con l’età, infatti, la mucosa gastrica diventa più sensibile e i FANS possono irritarla, causando gastrite, bruciori, sanguinamenti o vere e proprie perforazioni.
Chi deve parlarne con il proprio medico prima di prenderlo
Nonostante sia venduto senza ricetta in molti Paesi, l’ibuprofene non è un farmaco innocuo.
Il NHS raccomanda di consultare il medico prima dell’assunzione se si rientra in una delle seguenti situazioni:
- Precedenti episodi di sanguinamento gastrico o perforazione dello stomaco dovuti a FANS.
- Storia di più di un’ulcera, sanguinamento o perforazione gastrica.
- Condizioni che aumentano il rischio di sanguinamento, come disturbi della coagulazione.
- Insufficienza cardiaca grave, renale o epatica.
- Gravidanza o ricerca di gravidanza.
- Ipertensione non controllata.
- Malattie cardiovascolari (infarto, angina, ictus pregresso).
- Problemi ai reni o al fegato.
- Asma, febbre da fieno o allergie note.
- Morbo di Crohn o colite ulcerosa.
- Varicella, poiché l’ibuprofene può aumentare il rischio di infezioni cutanee gravi.
Effetti collaterali meno noti
Oltre ai rischi gastrointestinali e cardiovascolari, l’ibuprofene può provocare ritenzione idrica, aumento della pressione arteriosa e reazioni cutanee anche gravi, come eritema multiforme o sindrome di Stevens-Johnson, seppur raramente.
Molte persone ignorano che l’uso prolungato o ad alte dosi può danneggiare i reni o alterare la funzionalità epatica, soprattutto se combinato con altri farmaci o con l’alcol.

Quando rivolgersi al medico
Consulta subito un medico se, dopo aver assunto ibuprofene, compaiono sintomi come:
- dolore addominale intenso o sangue nelle feci,
- respiro corto o gonfiore al viso,
- rash cutaneo esteso o prurito improvviso,
- mal di testa persistente o confusione,
- riduzione della diuresi o urine scure,
- dolore toracico o palpitazioni.
Questi segnali possono indicare una reazione avversa seria e richiedono valutazione immediata.
Un farmaco comune, ma da usare con consapevolezza
L’ibuprofene è efficace e sicuro per la maggior parte delle persone, se assunto nelle dosi corrette e per brevi periodi. Tuttavia, come ricorda il NHS, non va considerato un rimedio privo di rischi.
Chi presenta condizioni croniche o fattori di vulnerabilità dovrebbe consultare sempre il proprio medico prima di prenderlo, anche se si tratta di un farmaco da banco.
FAQ
Chi non deve prendere l’ibuprofene?
Persone allergiche ai FANS, donne incinte, anziani, soggetti con problemi gastrici, renali, cardiaci o epatici.
Perché non va preso con la varicella?
Può aumentare il rischio di infezioni cutanee e complicanze gravi.
È sicuro prenderlo a lungo termine?
Solo sotto controllo medico. L’uso prolungato può causare ulcere, danni renali o cardiaci.
Serve la prescrizione medica?
Non sempre, ma è raccomandato parlarne con il medico, soprattutto in presenza di patologie croniche.
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