Penelope, la bambina coraggio: perde gambe e braccio per meningite, ora lotta per la vita

Penelope Vidal-Walsh ha solo 10 anni, ma ha già affrontato una delle prove più dure che la vita possa riservare. Dopo una corsa contro il tempo per combattere una grave infezione da meningococco, la bambina ha perso entrambe le gambe e il braccio destro a causa delle devastanti complicazioni della malattia. Oggi, insieme alla sua famiglia, continua a combattere — questa volta per tornare a una vita il più possibile autonoma.

Una sera qualunque, poi l’incubo

Tutto ha avuto inizio il 10 aprile scorso, a Southport, nel Regno Unito. Sembrava una serata normale: Penelope aveva detto ai genitori di non sentirsi bene ed era andata a letto alle 21. Intorno alle 2 di notte, si è svegliata vomitando. Il padre, Ricardo Vidal, l’ha subito messa in vasca da bagno e l’ha controllata con attenzione, senza notare nulla di preoccupante. La bambina è poi tornata a dormire.

La mattina seguente, Penelope ha fatto colazione normalmente, ma ha nuovamente vomitato verso le 8.30. Durante un secondo bagno, Ricardo ha notato una piccola macchia violacea sul collo. Poco dopo, anche la madre Elizabeth ha visto un’eruzione simile sul ginocchio.

Il “test del bicchiere” e la corsa in ospedale

I genitori, molto attenti, hanno subito provato il “test del bicchiere”, una procedura consigliata dal sistema sanitario britannico (NHS) per valutare la gravità di un’eruzione cutanea in caso di sospetta meningite o sepsi. Il test consiste nel premere un bicchiere di vetro trasparente contro la pelle: se le macchie non scompaiono sotto pressione, può trattarsi di un’infezione grave.

Il risultato è stato chiaro: l’eruzione non spariva. A quel punto, la corsa al pronto soccorso è stata immediata.

Diagnosi: meningite meningococcica

Alle 9.30 Penelope era già all’Alder Hey Hospital, dove i medici hanno diagnosticato una meningite meningococcica e l’hanno trasferita subito in terapia intensiva. Da quel momento è iniziata una drammatica battaglia di 99 giorni tra la vita e la morte.

Il padre racconta che, oltre alla meningite, Penelope ha contratto anche una rara infezione fungina che ha causato gravi complicazioni. “Ha affrontato tutto con una forza straordinaria”, ha detto Ricardo. “È stata sottoposta a un intervento di tripla amputazione, perdendo entrambi gli arti inferiori e il braccio destro”.

Attualmente Penelope è ancora ricoverata in terapia intensiva e si sta sottoponendo a interventi di innesto cutaneo per avviare la riabilitazione. Nonostante tutto, sta già usando la sedia a rotelle e lavora ogni giorno per rafforzare il busto e il braccio sinistro.

Una famiglia piena di gratitudine e speranza

“È stato un percorso fatto di emozioni contrastanti, dolore e ansia”, ha confessato Ricardo. “Ma siamo immensamente grati che Penelope sia ancora con noi. Il personale medico di Alder Hey e dell’ospedale pediatrico di Ormskirk le ha salvato la vita”.

Se i prossimi interventi andranno come previsto, la famiglia spera che Penelope possa essere dimessa entro ottobre.

Una raccolta fondi per il futuro di Penelope

Nel frattempo, la famiglia ha avviato una raccolta fondi per garantire a Penelope un futuro dignitoso e il più possibile indipendente. “Vogliamo offrirle la miglior qualità di vita possibile, darle gli strumenti per realizzare i suoi sogni, nonostante tutto quello che ha vissuto”, ha detto il papà. “Penelope è ancora la bambina vivace, energica e determinata che è sempre stata. La forza e la resilienza che dimostra ogni giorno ci riempiono di orgoglio”.

Un appello per la prevenzione

Oltre alla raccolta fondi, la famiglia desidera sensibilizzare l’opinione pubblica sui segnali della meningite e della sepsi, che possono manifestarsi improvvisamente e con sintomi facilmente sottovalutabili. L’obiettivo è salvare altre vite, riconoscendo in tempo i campanelli d’allarme.

Sintomi della meningite e della sepsi:

  • febbre alta
  • mani e piedi freddi
  • vomito
  • confusione mentale
  • respirazione accelerata
  • dolori muscolari e articolari
  • pelle pallida o a chiazze (può essere difficile da notare su pelli scure)
  • eruzioni cutanee o puntini rossi
  • mal di testa
  • rigidità del collo
  • sensibilità alla luce
  • sonnolenza eccessiva o difficoltà a svegliarsi
  • convulsioni

Nei neonati anche:

  • rifiuto del latte
  • irritabilità
  • pianto acuto
  • corpo rigido o, al contrario, molle e inerte
  • fontanella (molletta sul capo) sporgente
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