Muore 11 giorni dopo il parto: Ilona non ha mai potuto stringere suo figlio
Non ha mai avuto il tempo di stringere tra le braccia il suo bambino. Ilona Kazik, 32 anni, è morta undici giorni dopo aver dato alla luce il piccolo Anthony, al termine di una gravidanza segnata da sintomi preoccupanti, sottovalutati dai medici.

La sua storia, avvenuta nel Regno Unito, ha scosso l’opinione pubblica e ha riportato al centro dell’attenzione i rischi legati all’ipertensione in gravidanza, una condizione che, se non gestita correttamente, può avere conseguenze fatali.
Secondo quanto emerso dall’inchiesta ufficiale, Ilona si era recata due volte in ospedale lamentando forti mal di testa. Le era stato detto che andava tutto bene. Poche ore dopo il parto, avvenuto tramite taglio cesareo programmato all’ospedale universitario di Luton e Dunstable, ha avuto un’emorragia cerebrale che non le ha lasciato scampo.
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“Tutto bene”, ma i segnali c’erano
Durante le sue visite pre-parto, a Ilona era stata riscontrata una pressione sanguigna elevata — uno dei principali campanelli d’allarme della pre-eclampsia, una patologia potenzialmente grave che può verificarsi in gravidanza.
Nonostante ciò, non solo quel dato non venne registrato adeguatamente, ma alla donna fu anche somministrato un farmaco che ha ulteriormente alzato la pressione, perché ritenuta “a basso rischio”.
Il peggioramento delle sue condizioni fu rapido. Dopo aver partorito, Ilona ha cominciato a lamentare mal di testa, vista offuscata e vomito, per poi perdere conoscenza. Una TAC ha rivelato un’estesa emorragia cerebrale. Fu trasferita d’urgenza all’ospedale Addenbrooke di Cambridge, dove i medici dichiararono che non c’era nulla da fare. Il supporto vitale venne interrotto il 25 febbraio 2023.
“Omissioni con conseguenze devastanti”
Il medico legale di Bedfordshire, Caroline Jones, ha stabilito che Ilona è morta per emorragia cerebrale e pre-eclampsia.
Durante l’inchiesta, è emerso che ci sono state “numerose omissioni” e “occasioni mancate” nella sua assistenza sanitaria. La pressione alta — in certi momenti a livelli severi — non fu gestita come avrebbe dovuto.
“Il fatto che non sia stata identificata come paziente ad alto rischio, o che tale informazione non sia stata condivisa, è stata un’omissione dalle conseguenze molto gravi”, ha detto la Jones.

Il farmaco sbagliato che ha peggiorato la situazione
Uno degli aspetti più controversi riguarda la somministrazione di ergometrina, un farmaco controindicato in pazienti con ipertensione.
“È più probabile che questo farmaco abbia contribuito in modo significativo all’aumento della pressione sanguigna sullo sfondo di una pre-eclampsia non diagnosticata, e quindi all’emorragia intracerebrale”, ha stabilito il medico legale.
Tuttavia, non è stato possibile determinare con certezza se Ilona potesse essere salvata: “Non si può dire che la sua morte poteva essere evitata con certezza, ma l’ergometrina ha certamente avuto un ruolo”.
I sogni spezzati di Rafal e Anthony
Il marito Rafal, 43 anni, ha assistito impotente al dramma. Oggi cresce da solo il piccolo Anthony, nato il 14 febbraio.
“Non ci è mai stato detto che c’era qualcosa di cui preoccuparsi. Anzi, ci rassicuravano dicendo che era tutto a posto”, ha raccontato. “Non supererò mai la perdita di Ilona. Era una donna meravigliosa, non meritava di morire così”.
“Abbiamo provato per cinque anni ad avere un figlio. Vederla morire così, senza nemmeno poter abbracciare Anthony, è stato devastante”, ha aggiunto.
“Sognavamo una vita insieme, ma ora quei sogni resteranno irrealizzati. La cosa più dura è sapere che Anthony crescerà senza la sua mamma”.
Lo sapevi che…?
La pre-eclampsia colpisce circa il 5-8% delle gravidanze. I sintomi includono pressione alta, gonfiore e presenza di proteine nelle urine. Se non diagnosticata e trattata in tempo, può portare a complicanze gravi sia per la madre che per il bambino, come convulsioni, distacchi di placenta o emorragie cerebrali.
FAQ
Che cos’è la pre-eclampsia?
È una complicanza della gravidanza caratterizzata da ipertensione e danni ad organi come fegato e reni. Può portare a conseguenze gravi se non trattata.
La pressione alta è pericolosa in gravidanza?
Sì. È uno dei segnali più importanti della pre-eclampsia e deve essere monitorata con attenzione.
Il farmaco somministrato a Ilona era adatto?
No. L’ergometrina è controindicata in casi di pressione alta e potrebbe aver aggravato la sua condizione.
Ilona lavorava in ambito sanitario?
Sì. Anche lei lavorava in ospedale, ma questo non ha impedito che la sua condizione venisse trascurata.
Ci sono stati cambiamenti dopo la sua morte?
Sì. L’ospedale ha dichiarato di aver già implementato cambiamenti importanti per migliorare la sicurezza nei reparti maternità e la comunicazione clinica.





