“Mi sono svegliata cieca da un occhio, cinque giorni dopo il matrimonio”: la storia di Chelsea e la diagnosi shock
Una giovane mamma inglese scopre di avere un disturbo neurologico raro pochi giorni dopo il matrimonio
Può un sogno trasformarsi in incubo in appena cinque giorni? Per Chelsea Shields, 28 anni, mamma di tre figli e residente a Doncaster, in Inghilterra, la risposta è sì. Dopo aver celebrato un matrimonio da favola con il marito Connor, tutto è precipitato. “Mi sono svegliata e non vedevo più dall’occhio destro. Era buio totale”, racconta.

All’inizio pensava fosse un problema momentaneo. Poi è arrivata la paura: “Ho pensato: ‘E se sto diventando cieca? Se non potrò vedere crescere i miei figli?’”.
Da quel momento, la salute di Chelsea ha subito un crollo repentino e inspiegabile. Un insieme di sintomi debilitanti l’ha costretta a letto e l’ha fatta precipitare in un vortice di dolore e incertezze, fino alla diagnosi di una malattia rara e poco conosciuta: il disturbo neurologico funzionale, o FND (Functional Neurological Disorder). La sua storia è stata riportata da Metro.
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Dal matrimonio al pronto soccorso in cinque giorni
Chelsea non era nuova a dolori muscolari e sensazioni di debolezza. Per anni aveva consultato medici di base e pronto soccorso, ma senza mai ottenere una risposta chiara. “È da dieci anni che combatto con dolori e debolezza, ma i sintomi peggiori sono arrivati proprio pochi giorni dopo il matrimonio”, racconta.
Dopo la perdita della vista dall’occhio destro, è stata portata d’urgenza in ospedale. I medici ipotizzarono un’infezione virale e la rimandarono a casa. Ma la mattina successiva la situazione è peggiorata: “L’altro occhio iniziava a diventare sfocato. Non riuscivo più a distinguere nulla”.
Nessuna diagnosi precisa. Gli specialisti sospettavano la sclerosi multipla e le somministrarono potenti steroidi in attesa di esami più approfonditi. Intanto, Chelsea non riusciva più a muoversi: “Avevo un mal di testa costante, non lo sopportavo. L’occhio sinistro peggiorava rapidamente”.
Un dolore improvviso e devastante
Il momento più drammatico è arrivato in cucina, mentre preparava il pranzo ai suoi bambini. “È stato come essere colpita da un fulmine in testa. Un dolore improvviso e violentissimo.” Cadde a terra. Fu il figlio di cinque anni a passarle il telefono per chiamare aiuto, mentre lei gridava per il dolore.
All’arrivo dell’ambulanza, Chelsea non riusciva neppure a salire senza cadere. Da lì, la situazione è degenerata: “Ho perso anche la capacità di andare in bagno, così a 28 anni ho dovuto essere cateterizzata. Non riuscivo più ad alzarmi dal letto. Il mio corpo stava crollando”.
Dopo quattro settimane in ospedale, senza alcuna risposta, finalmente i medici le comunicarono la diagnosi: FND, disturbo neurologico funzionale.
Cos’è il disturbo neurologico funzionale (FND)
Il FND è una patologia complessa che altera il modo in cui il cervello invia e riceve segnali dal corpo. Può causare sintomi molto diversi tra loro: spasmi muscolari, paralisi temporanea, convulsioni, difficoltà cognitive e perdita di sensibilità.
“Non ne avevo mai sentito parlare prima”, racconta Chelsea. “Ma in realtà è più comune di quanto si pensi, solo che è molto difficile da diagnosticare”.
Uno degli aspetti più frustranti del FND è l’imprevedibilità. I sintomi possono variare da giorno a giorno. Non esiste una cura definitiva, e il trattamento si concentra sulla gestione dei sintomi attraverso farmaci, fisioterapia e supporto psicologico.
La vita quotidiana con il FND
Chelsea ora vive una realtà completamente diversa. La stanchezza mentale, il cosiddetto brain fog, è il sintomo più invasivo: “È difficile da gestire, soprattutto con dei bambini piccoli. Non riesco a concentrarmi, dimentico le cose”.
A questo si aggiunge una forte debolezza alle gambe: “Il 99% del tempo cammino con un bastone o con le stampelle. A volte non sento proprio le gambe, è come se non mi appartenessero”.
La terapia quotidiana è impegnativa: “Prendo circa 20 compresse al giorno. Provo dolore costante. Sono passata dall’essere una mamma attiva e autonoma al sentirmi come se avessi 90 anni. Tre mesi fa non avrei mai immaginato tutto questo”.

Condividere per aiutare: la pagina Facebook
Determinata a non arrendersi, Chelsea ha aperto una pagina Facebook dove racconta il suo percorso, pubblicando video in cui mostra la sua quotidianità, i momenti difficili, le terapie e l’impatto che la malattia ha anche sul suo stato mentale.
“Non posso più lavorare, quindi sto mettendo tutte le mie energie nel sensibilizzare le persone sul FND. Voglio condividere tutto, perché so che può aiutare qualcuno che si trova nella mia stessa situazione.”
Il suo obiettivo è informare, dare supporto e rompere il silenzio che spesso circonda le malattie invisibili, che non si vedono ma che cambiano radicalmente la vita.
Curiosità: Lo sapevi che…?
- Il disturbo neurologico funzionale è più frequente di malattie come la sclerosi multipla e il Parkinson, ma spesso è sottodiagnosticato.
- In Italia, solo negli ultimi anni si sta parlando più apertamente di FND grazie a campagne di sensibilizzazione da parte di pazienti.
- Il FND può colpire persone di qualsiasi età, ma si presenta più frequentemente tra i 20 e i 40 anni.
- Non è causato da lesioni cerebrali visibili, ma da una disfunzione nei circuiti neurologici del cervello.
FAQ – Domande frequenti
Cos’è il disturbo neurologico funzionale (FND)?
È una condizione neurologica che altera la comunicazione tra il cervello e il corpo, causando sintomi fisici senza un danno strutturale evidente.
Quali sono i sintomi più comuni?
Paralisi temporanea, convulsioni, difficoltà di movimento, debolezza muscolare, perdita di sensibilità, confusione mentale.
Il FND è una malattia rara?
No. È più comune di quanto si pensi, ma spesso poco diagnosticata o sottovalutata.
Esiste una cura?
Non c’è una cura definitiva, ma si può gestire con trattamenti mirati, come fisioterapia, terapia occupazionale, supporto psicologico e farmaci.
Il FND può essere scambiato per altre malattie?
Sì, spesso viene confuso con la sclerosi multipla, l’epilessia o disturbi psichiatrici.
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