Malattia di Charcot: sintomi, cause, trattamento

Se stai leggendo queste righe, significa che vuoi sapere qualcosa di più sulla malattia di Charcot. Nelle prossime righe, puoi trovare alcune preziose informazioni su questa patologia, sulle cause e sui sintomi.

Cos’è la malattia di Charcot?

La malattia di Charcot, meglio nota come sclerosi laterale amiotrofica o come SLA, è una patologia che colpisce ogni anno circa 150.000 persone in tutto il mondo. Negli ultimi 50 anni, le diagnosi sono aumentate notevolmente. Quando si parla di questa patologia, la prima immagine che viene in mente è quella del celebre fisico Steven Hawking.

Entrando nel dettaglio delle peculiarità della patologia, ricordiamo che si tratta di una malattia neurodegenerativa che colpisce i motoneuroni, ossia i neuroni che hanno il compito di sovrintendere al movimento fisico.

Forme e sintomatologia

La malattia di Carchot si può manifestare nelle seguenti forme:

  • Spinale
  • Bulbare

Nel primo caso, i sintomi cominciano a palesarsi dall’estremità degli arti. Nel secondo, invece, la sintomatologia della patologia si palesa con problemi a livello di deglutizione, per non parlare delle capacità di linguaggio. In entrambi i casi, però, si ha a che fare con manifestazioni come quelle indicate qui sotto:

  • Difficoltà nel camminare
  • Generale sensazione di rigidità
  • Crampi
  • Difficoltà nel parlare e nel deglutire
  • Perdita di forza muscolare

L’aspettativa di vita è bassa. In media, si parla di pochi anni dopo la comparsa dei sintomi. Generalmente, la patologia tende a manifestarsi tra i 55 e i 70 anni. Vediamo nelle prossime righe come viene diagnosticata.

Diagnosi

La diagnosi della malattia di Charcot è di natura clinica. A seguito del rilevamento delle manifestazioni cliniche della patologia, il medico procede all’esecuzione dell’elettromiografia. Grazie a questo esame, è possibile confermare i danni ai neuroni nelle varie regioni del cervello. In alcuni casi, possono essere prescritti anche esami del sangue o risonanza magnetica.

LEGGI ANCHE: Coronavirus in Germania, contagiato un 25enne durante un viaggio in Italia

Trattamento

Non esiste un trattamento in grado di sconfiggere la patologia. Si può solo prolungare la vita dei pazienti con farmaci come il riluzolo. Inoltre, si può ricorrere alla fisioterapia per tenere sotto controllo gli effetti dei deficit motori provocati da una patologia che, secondno uno studio pubblicato sulla rivista Nature nel 2011, può avere alla base l’incapacità da parte di alcune cellule del sistema nervoso di eliminare le proteine danneggiate.

LEGGI ANCHE: Chi è il malato tipo del Coronavirus?

Articoli correlati