L’esposizione al glifosfato aumenta il rischio di cancro del sangue

Uno studio recente statunitense ha riunito tutti i dati esistenti sul glifosato e i tumori del sangue dimostrando che l’esposizione a questa sostanza aumenta del 41% il rischio di contrarre il linfoma non-Hodgkin (LNH).

Lo studio è stato condotto da un gruppo di cinque ricercatori americani e pubblicato sulla rivista Mutation Research il 10 febbraio scorso.

Stando alla ricerca, il rischio di contrarre il linfoma non-Hodgkin, una forma molto rara di cancro del sangue, è aumentato del 41% nei lavoratori esposti al glifosato. Per raggiungere questo risultato, sono stati presi in considerazione i dati di sei studi che hanno monitorato i lavoratori agricoli. Va, inoltre osservato, che lo studio ha preso in considerazione l’esposizione a tutti i prodotti del glifosato, non solo al glifosato in sé.

Questo studio, quindi, contraddice la dichiarazione del 2017 del Environmental Protection Agency (EPA), che sostenne l’improbabilità circa che il glifosato possa essere cancerogeno per l’uomo. Questa ricerca è, quindi, più vicina alla decisione presa nel 2015 dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) quando classificò il glifosato come probabile cancerogeno.

Tra l’altro, pochi giorni fa a Parigi, i parlamentari hanno partecipato a una campagna di screening per analizzare il tasso di glifosato presente nei loro corpi. L’obiettivo? Dimostrare la presenza del glifosato nell’intera popolazione francese e non solo tra gli agricoltori.

Questo gruppo di deputati ha presentato una denuncia.

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