Di cosa sono fatte le lenti a contatto? Tutti i materiali spiegati in modo semplice

Le lenti a contatto non sono tutte uguali: cambiano i materiali, le caratteristiche e anche il comfort. Ecco tutto ciò che c’è da sapere.

Sai che le lenti a contatto possono contenere fino al 75% di acqua?
Questo dato sorprendente ci introduce nel mondo dei materiali con cui sono realizzate. Le lenti a contatto non sono semplicemente dei dischetti trasparenti: ogni tipologia ha una composizione specifica, studiata per offrire comfort, visione nitida e salute oculare.

Lenti a contatto
Lenti a contatto

In commercio esistono principalmente tre categorie di lenti a contatto, ciascuna con caratteristiche ben distinte:

  • Le lenti morbide, composte da materiali idrofili;
  • Le lenti rigide gas permeabili (RGP), più dure ma altamente traspiranti;
  • Le lenti ibride, che combinano i vantaggi delle prime due.

Vediamo nel dettaglio cosa cambia e perché questi materiali fanno la differenza per i nostri occhi.

Lenti a contatto morbide: l’acqua è la chiave del comfort

Le lenti morbide sono le più diffuse e apprezzate, soprattutto da chi le indossa per molte ore al giorno.

Ma da cosa sono fatte?
Sono realizzate con materiali plastici idrofili, cioè “amanti dell’acqua”, noti come idrogel. Questa capacità di assorbire l’acqua le rende particolarmente flessibili e comode.

Caratteristiche principali delle lenti morbide:

  • Contengono tra il 38% e il 75% di acqua;
  • L’alta percentuale di acqua consente un buon passaggio dell’ossigeno verso la cornea;
  • Sono ideali per gli occhi sensibili o secchi;
  • Disponibili in molte varianti: giornaliere, quindicinali, mensili.

Una delle innovazioni più recenti è l’introduzione del silicone idrogel, un materiale che, oltre all’acqua, consente un’ancora maggiore permeabilità all’ossigeno.

👉 Perché è importante l’ossigeno? La cornea non ha vasi sanguigni e “respira” attraverso l’aria. L’ossigeno che riceve è fondamentale per mantenerla trasparente e sana.

Lenti rigide gas permeabili (RGP): visione nitida e alta traspirabilità

Le lenti RGP, o rigide gas permeabili, rappresentano una valida alternativa alle lenti morbide, soprattutto per chi cerca una visione più precisa e stabile.

Di cosa sono fatte?
Queste lenti sono realizzate con materiali plastici rigidi ma porosi, che non contengono acqua ma permettono comunque il passaggio dell’ossigeno attraverso la loro struttura microscopica.

Vantaggi delle lenti RGP:

  • Permettono una visione più nitida, soprattutto in caso di astigmatismo o cheratocono;
  • Hanno una durata maggiore rispetto alle lenti morbide;
  • Sono più resistenti ai depositi proteici.

Svantaggi?
Possono risultare meno confortevoli nei primi giorni di utilizzo, poiché l’occhio ha bisogno di abituarsi alla rigidità del materiale.

Tuttavia, molti portatori riferiscono che, una volta superato il periodo iniziale, le lenti RGP diventano insospettabilmente comode, soprattutto se ben adattate dall’oculista.

Lenti a contatto
Lenti a contatto

Lenti ibride: il meglio di due mondi

Per chi cerca il comfort delle lenti morbide e la nitidezza delle lenti rigide, le lenti ibride rappresentano una soluzione interessante.

Cosa sono esattamente?
Le lenti ibride combinano:

  • Una zona centrale rigida RGP, che garantisce una visione nitida;
  • Una zona periferica morbida, simile a quella delle lenti idrogel, che migliora il comfort e la stabilità sulla cornea.

Vantaggi delle lenti ibride:

  • Visione precisa anche in presenza di irregolarità corneali;
  • Comfort superiore rispetto alle lenti RGP classiche;
  • Maggiore centratura e minori movimenti sull’occhio.

Sono particolarmente indicate per chi ha problemi come cheratocono, astigmatismo elevato o intolleranza alle RGP pure.

Come scegliere il tipo di lente giusto?

La scelta dipende da vari fattori:

  • Stile di vita: chi ha bisogno di lenti per sport o attività quotidiane preferirà probabilmente quelle morbide.
  • Condizioni oculari: in presenza di astigmatismi o altre anomalie corneali, le RGP o ibride possono offrire una migliore qualità visiva.
  • Tempo di utilizzo: per un uso occasionale, le lenti morbide giornaliere sono spesso la scelta più pratica.
  • Comfort individuale: ognuno reagisce diversamente a materiali e forme.

Un consulto con il medico oculista è sempre il primo passo, soprattutto per valutare ossigenazione, lacrimazione e compatibilità dei materiali con il proprio occhio.

L’evoluzione dei materiali: il futuro delle lenti a contatto

Negli ultimi anni, la ricerca ha portato alla creazione di lenti sempre più sottili, traspiranti e intelligenti.

Alcuni esempi:

  • Lenti a rilascio controllato di farmaci (per il trattamento del glaucoma o delle allergie);
  • Lenti con sensori integrati, capaci di monitorare la pressione intraoculare;
  • Nuovi materiali biocompatibili che imitano la composizione delle lacrime.

La direzione è chiara: massimo comfort, salute oculare e tecnologie sempre più personalizzate.

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FAQ – Domande Frequenti

Le lenti a contatto possono seccare l’occhio?
Sì, soprattutto se non si rispettano i tempi di utilizzo o si sceglie un materiale non adatto. Le lenti morbide con alta percentuale d’acqua possono aiutare in caso di secchezza.

Le lenti rigide sono dolorose?
Non sono dolorose, ma possono risultare fastidiose inizialmente. Con l’adattamento corretto, diventano confortevoli.

Qual è la durata media delle lenti RGP?
Con una buona manutenzione, possono durare anche 1-2 anni, a differenza delle lenti morbide mensili o giornaliere.

Le lenti ibride sono più costose?
In media sì, ma offrono un compromesso vantaggioso tra visione e comfort, soprattutto per chi ha esigenze visive particolari.

Serve sempre la prescrizione medica?
Sì. Anche se alcune lenti sembrano “universali”, ogni occhio ha misure e caratteristiche uniche che solo un professionista può valutare.

Un prodotto utile

Se stai iniziando a usare le lenti a contatto, un accessorio molto utile è il kit per la pulizia e conservazione. Uno dei più apprezzati è il set portatile per lenti a contatto con specchio e contenitore integrato, perfetto per chi viaggia o lavora fuori casa.

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