Legionella, come riconoscere i sintomi e proteggersi: il vademecum dopo il focolaio a Milano
L’allarme legionella è stato causato da un focolaio che ha portato a un decesso e diversi ricoveri tra gli inquilini di un condominio popolare a Milano.
Cresce la paura ed è scattato l’allarme legionella nei primi giorni di luglio in un complesso di case popolari gestite da MM in via Rizzoli, nel quartiere Crescenzago, periferia nord-est di Milano. La situazione è diventata critica dopo che un uomo di 91 anni, residente nello stabile, è deceduto in ospedale a causa di una polmonite da legionella. Altri cinque residenti, tutti di età compresa tra i 70 e i 90 anni, sono stati ricoverati con sintomi compatibili con l’infezione.

La ricostruzione dei fatti
Il 30 giugno un anziano di 91 anni è morto al San Raffaele per una grave polmonite causata dal batterio legionella.
Nei giorni successivi, sono stati segnalati altri casi di ricovero tra gli inquilini dello stesso complesso, portando il totale a sei casi, di cui quattro ancora ospedalizzati.
Il batterio, che si annida nelle tubature dell’acqua e si trasmette per inalazione di aerosol (ad esempio durante la doccia), ha colpito soprattutto persone fragili e anziane.
I provvedimenti adottati: quali sono
Le autorità e la società MM hanno attivato immediatamente i protocolli di sicurezza:
– Sospensione precauzionale dell’acqua calda: la fornitura di acqua calda è stata interrotta per evitare ulteriori rischi di contagio.
– Prelievi e analisi dell’acqua: sono stati effettuati campionamenti dell’acqua per individuare la presenza del batterio. I risultati delle analisi sono attesi entro pochi giorni.
– Disinfezione straordinaria dell’impianto idrico: MM ha eseguito una nuova disinfezione dell’impianto idrico condominiale, oltre a quella semestrale già effettuata ad aprile, quando i controlli non avevano rilevato contaminazioni.
– Indagini ambientali: l’Agenzia di Tutela della Salute (Ats) di Milano ha avviato indagini per ricostruire l’origine dell’infezione e monitorare la situazione in collaborazione con MM e il Comune.
– Comunicazioni agli inquilini: sono stati affissi avvisi per raccomandare di non utilizzare l’acqua calda o di farla scorrere per almeno cinque minuti prima dell’uso.
Criticità già nel 2017
Non è la prima volta che si verifica un episodio simile nello stesso complesso: già nel 2017 era stata riscontrata la presenza di legionella sopra la soglia consentita, con conseguente sospensione dell’acqua e disinfezione. Alcuni residenti lamentano una comunicazione poco chiara e chiedono maggiore manutenzione e controlli più frequenti sugli impianti idrici.
In sintesi, l’allarme legionella è stato causato da un focolaio che ha portato a un decesso e diversi ricoveri tra gli inquilini di un condominio popolare a Milano. Le autorità hanno adottato misure immediate di prevenzione, analisi e sanificazione per contenere il rischio e individuare l’origine del contagio.
Come prolifera il batterio
Il focolaio di legionella nel condominio di via Rizzoli a Milano si è sviluppato a causa della presenza del batterio Legionella pneumophila nell’impianto idrico dello stabile. Questo batterio prolifera facilmente negli ambienti acquatici artificiali, come le tubature e i serbatoi degli edifici, soprattutto quando si verificano condizioni favorevoli come ristagni d’acqua, presenza di incrostazioni, biofilm, sedimenti e temperature comprese tra 20 e 45 gradi. Le tubature vecchie o poco manutenute rappresentano un ambiente ideale per la crescita della legionella.
Nel caso specifico di via Rizzoli:
– Tracce di Legionella sono state rilevate nell’impianto idrico dopo i casi di infezione tra gli inquilini.
– L’ultimo controllo periodico risaliva ad aprile 2025 e non aveva evidenziato contaminazioni, ma la proliferazione può essere rapida se si verificano condizioni favorevoli, come stagnazione o inefficace circolazione dell’acqua.
– La trasmissione avviene per inalazione di micro-goccioline d’acqua contaminata, tipicamente durante la doccia o l’uso di rubinetti.
I fattori che possono aver favorito il focolaio
– Stagione calda, che aumenta il rischio di proliferazione del batterio.
– Possibili ristagni o criticità nell’impianto idrico nonostante i controlli periodici e le disinfezioni di routine.
– Popolazione residente fragile, con molti anziani e persone con patologie croniche, più vulnerabili all’infezione.
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Cos’è la Legionella
La Legionella è un batterio gram-negativo, in particolare la specie Legionella pneumophila, che vive principalmente in ambienti acquatici naturali (laghi, fiumi, sorgenti) e artificiali (tubature, serbatoi, impianti di condizionamento, docce, vasche idromassaggio). Il batterio si trasmette attraverso l’inalazione di aerosol contaminato, ovvero minuscole gocce d’acqua disperse nell’aria, ma non si trasmette da persona a persona.
I rischi per la salute
La legionella è responsabile della legionellosi, un’infezione che può manifestarsi in due forme principali:
– Malattia dei Legionari: una forma grave di polmonite, con sintomi quali febbre alta, tosse, difficoltà respiratorie, dolori muscolari e malessere generale. Può portare a complicanze serie e, nei casi più gravi, anche alla morte, soprattutto in soggetti fragili.
– Febbre di Pontiac: una forma più lieve, simile a una sindrome influenzale, che si manifesta con febbre, brividi, mal di testa e dolori muscolari, senza coinvolgimento polmonare.
I sintomi principali
– Febbre alta
– Tosse (secca o produttiva)
– Difficoltà respiratorie
– Dolori muscolari e articolari
– Mal di testa
– Malessere generale
– Nei casi più gravi: sintomi gastrointestinali, cardiaci e neurologici
Chi è più a rischio
Alcune categorie di persone sono più esposte al rischio di sviluppare forme gravi di legionellosi:
– Persone anziane
– Fumatori
– Chi soffre di malattie croniche (polmonari, diabete, malattie cardiovascolari)
– Soggetti immunodepressi o sottoposti a terapie immunosoppressive
– Consumatori abituali di alcol
Gravità e mortalità
La malattia dei legionari può avere un tasso di mortalità che varia dal 3% al 10%, ma può essere più elevato nei soggetti immunodepressi o non trattati tempestivamente. La febbre di Pontiac, invece, ha un decorso benigno e non richiede generalmente ospedalizzazione.
Prevenzione
La prevenzione si basa principalmente sulla corretta manutenzione degli impianti idrici e di climatizzazione, per evitare la proliferazione del batterio e la formazione di aerosol contaminato.
La legionella, dunque, è un batterio pericoloso soprattutto per le vie respiratorie, in grado di causare infezioni anche gravi, ma prevenibile con adeguate misure igieniche e manutentive degli impianti idrici e di climatizzazione.