L’abuso di antibiotici negli allevamenti: il rischio nascosto nel tuo piatto!

Scopri come l'uso eccessivo di antibiotici negli allevamenti può influenzare la nostra salute e quali passi si stanno facendo per contrastare la crescente resistenza ai farmaci.

Negli ultimi anni, l’uso di antibiotici negli allevamenti è diventato un tema caldo tra gli esperti e i consumatori. L’abuso di questi farmaci nella produzione di carne, pollame e uova può portare a gravi conseguenze sulla salute umana e sull’ambiente. In questo articolo, esploreremo le implicazioni dell’utilizzo eccessivo di antibiotici negli allevamenti e le ricerche in corso per affrontare questo problema crescente.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha sollevato preoccupazioni riguardo all’uso eccessivo di antibiotici negli allevamenti, sottolineando il rischio di creare ceppi di batteri resistenti ai farmaci. Questa antibiotico-resistenza si sta diffondendo rapidamente e potrebbe rendere inutili alcuni dei nostri più efficaci trattamenti contro le infezioni.

Uno studio condotto dal Policlinico Gemelli ha rilevato che circa il 50% dell’uso globale di antibiotici avviene nel settore veterinario. Questo dato è preoccupante perché la resistenza ai farmaci può essere trasmessa dall’animale all’uomo attraverso il contatto diretto o il consumo di alimenti contaminati. Inoltre, si ingeriscono frammenti di genoma modificati che entrano nel genoma di chi li mangia.

Le ricerche dimostrano che ceppi resistenti a più antibiotici sono già presenti in batteri come la salmonella e l’E. coli, comuni nelle specie allevate in Italia. Nonostante le leggi che regolamentano l’uso di antibiotici negli allevamenti, il Piano del Ministero della Salute sull’antibiotico-resistenza varato nel 2017 è rimasto per lo più inattuato.

Paesi come la Svezia e l’Olanda hanno compiuto passi significativi nella riduzione della farmaco-resistenza, grazie alla consapevolezza di allevatori, veterinari e medici. In Italia, l’introduzione della ricetta elettronica veterinaria per i farmaci per gli animali potrebbe rappresentare un deterrente efficace contro l’abuso di antibiotici.

Tuttavia, è fondamentale affrontare il problema del mercato parallelo illegale di antibiotici, che prospera su internet. Per combattere la resistenza agli antibiotici, è necessario un approccio globale che coinvolga non solo il settore agricolo, ma anche i professionisti sanitari, i ricercatori e i responsabili politici.

La ricerca e l’innovazione svolgono un ruolo cruciale nella lotta contro l’antibiotico-resistenza. Ad esempio, l’European Research Council sta finanziando progetti per sviluppare nuovi antibiotici e terapie alternative. Allo stesso tempo, i consumatori possono fare la loro parte scegliendo prodotti provenienti da allevamenti che utilizzano antibiotici in modo responsabile.

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