La storia dei video poker

Il poker non AAMS  è oggi uno dei giochi d’azzardo più popolari al mondo. È diventato famoso per la prima volta sui battelli fluviali del Mississippi all’inizio del 1900. Originariamente giocato con un minimo di 20 carte, il mazzo da 52 carte che conosciamo e amiamo oggi è diventato rapidamente lo standard per quasi tutte le forme di poker.

Una delle principali attrazioni del poker è la combinazione di abilità e fortuna che fornisce, insieme alla contrapposizione del proprio ingegno contro altri giocatori. Tuttavia, le meccaniche del gioco sono così divertenti che sono stati fatti tentativi per creare una versione che possa essere giocata contro la casa. L’unione tra le slot machine e il poker ha generato quindi i video poker.

Poker e macchine

La prima macchina da gioco di poker risale al lontano 1891. Un congegno meccanico e ben lontano dai giochi basati su schermo che abbiamo oggi. Il gioco prevedeva cinque tamburi rotanti ciascuno con dieci carte rappresentate su di essi. I rulli giravano proprio come una slot machine vecchio stile e si bloccavano con cinque carte in primo piano. Queste cinque carte rappresentavano la mano di poker del giocatore e sarebbe stato pagato di conseguenza.

Sette anni dopo fu introdotta sul mercato una nuova macchina più moderna. I rulli giravano come prima ma, se non si fosse stati soddisfatti del risultato iniziale si sarebbe potuto scegliere di tenere uno o più rulli e far girare i restanti. Il congegno era abbastanza simile ai video poker attuali, ma era ancora in qualche modo limitato a causa della tecnologia.

Queste prime macchine erano popolari in alcuni club e bar, ma non hanno mai avuto successo in grande stile. Il gioco del poker automatico non sarebbe davvero scoppiato fino allo sviluppo di processori per computer e schermi video negli anni ’70.

Innovazione: l’era dei computer

I primi personal computer iniziarono ad apparire a metà degli anni ’70. Sebbene fossero ridicoli rispetto a quelli odierni, possedevano comunque una potenza più che sufficiente per far fronte ai cambi possibili in un mazzo di carte. All’epoca i computer divennero abbastanza economici e affidabili da poter essere prodotti in grandi quantità. Questo, combinato con il fatto che potevano essere collegate a un monitor, fu la chiave del successo dei video poker.

Il responsabile della nascita del video poker è l’imprenditore americano Si Redd. Egli lavorava come distributore di giochi da casinò e in precedenza aveva avuto successo introducendo molti nuove slot machine. Tuttavia, incontrò qualche difficoltà, almeno inizialmente, con il video poker da lui inventato. Redd all’epoca lavorava per la Bally, azienda che produceva e distribuiva slot machine alla quale presentò il suo progetto. I responsabili della Bally non furono del tutto convinti e lasciarono a Redd la possibilità di avere il brevetto dei video poker.

Sviluppati i primi prototipi nel 1979 ci vollero ancora 2 anni prima di arrivare alla vera popolarità quando il video poker comincio a essere giocato nei casinò del Nevada. Ulteriori aggiustamenti nelle regole del gioco ne decretarono il successo soprattutto quando si decise di abbassare il minimo punto pagante. Quella versione del gioco è ancora oggi presente e considerata il classico video poker: Jacks or Better.

Anche la tecnologia ha avuto un ruolo nell’evoluzione del gioco. Gli schermi del gioco originale erano molto simili a quelli di un computer degli anni ’70 con una grafica a blocchi che emetteva solo un suono. Il confronto con i pc odierni è impietoso ma il video poker ha continuato a crescere in popolarità.

Con l’evoluzione del software di gioco, sono diventate possibili funzionalità come l’opzione multi-mano. Ciò consente ai giocatori d’azzardo di giocare fino a cento varianti della stessa mano in un istante, aumentando enormemente l’azione e l’eccitazione del gioco.

I fan del poker elettronico scoprirono anche che queste macchine offrivano loro qualcosa che non potevano trovare su un vero tavolo da poker. In un terminale di video poker un giocatore non ha la preoccupazione che le sue decisioni e il suo gioco vengano valutati da altri giocatori. Nei video poker non si gioca contro altri giocatori ma si vive l’esperienza singola tipica delle slot machine.

Il momento di andare online

Essendo già un gioco basato su schermo, il video poker si è adatto facilmente all’avvento del mondo internet rispetto ad altri giochi da casinò. La roulette, ad esempio, richiese lo sviluppo di un nuovo software per il gioco nel mondo virtuale. Dalla metà degli anni ’90 il software per il video poker è diventato sempre più sofisticato. I giocatori d’azzardo di tutto il mondo ora possono giocare a quasi tutte le nuove varianti che sono state create comodamente da casa e persino sui propri dispositivi mobili. Oggi i migliori casinò online non AAMS hanno tutti una buona selezione di video poker.

Il futuro del video poker

Il futuro del video poker seguirà probabilmente uno schema simile a quello del passato con le versioni di base che continuano a essere giocate e arricchite da nuove funzioni. Le possibili varianti del gioco sono limitate solo dall’immaginazione dei progettisti dei giochi. Alcuni esempi recenti sono l’inclusione di una funzione di jackpot progressivo simile a quella utilizzata in Caribbean Stud.

La cosa buffa che sembra persistere, poiché richiesta dai giocatori, è la grafica minimalista. Mentre le slot machine diventano sempre più interattive, ricche di suoni e funzioni di ogni tipo, i video poker rimangono ancorati al loro aspetto un po’ vintage. I video poker oggi hanno la loro schiera di giocatori appassionati che ne apprezzano non solo la grafica ma anche un’altra interessante caratteristica. I video poker, infatti, sono tra i giochi da casinò più favorevoli al giocatore. Tecnicamente si chiama RTP, Return To Player, ed è la quantità di denaro erogata in premi rispetto a quanto incassato. Se nelle slot online di ultima generazione è tra il 92% e il 96% nei video poker si arriva facilmente tra il 98% e il 99,50%. Questa caratteristica, unita alla meccanica multi-mano, fa sì che i video poker siano divertenti ma richiedano anche un minimo di abilità da parte del giocatore.

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