La mononucleosi è pericolosa?

Leggi ora il nostro articolo per scoprire se la mononucleosi è pericolosa e le ultime novità della scienza in merito.

La mononucleosi è pericolosa? Considerata la diffusione dell’appena citata patologia, sono numerose le persone che si fanno questa domanda. Nelle prossime righe, cerchiamo di scoprire assieme la risposta. Ricorda sempre che, nel caso in cui dovessi notare cambiamenti nelle tue condizioni di salute, la prima cosa che devi fare è contattare il medico di fiducia.

Mononucleosi: la malattia è pericolosa per la salute?

Fatta eccezione per evenienze molto rare – tra cui i quadri immunologicamente compromessi – la mononucleosi non è pericolosa. Causata dal virus Epstein-Barr, appartenente alla famiglia degli Herpes, è conosciuta, come ben si sa, anche con il nome di “malattia del bacio“. Attenzione: non è automatico che, per concretizzare il contagio, si debba passare dall’appena citato gesto d’affetto.

mononucleosi

Il virus si può infatti prendere anche in maniera indiretta, ossia a seguito del contatto con oggetti contaminati.

Diffusa soprattutto nella popolazione di età compresa tra i 15 e i 35 anni, può avere, in molti casi, un decorso asintomatico.

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Mononucleosi e sclerosi multipla: ecco cosa sapere

Quando ci si chiede se la mononucleosi è pericolosa, è bene ricordare che, negli ultimi anni, sono stati effettuati numerosi studi che l’hanno vista protagonista. Uno recente – pubblicato all’inizio dello scorso anno – ha scoperto che l’infezione da virus Epstein-Barr può rappresentare un fattore predisponente per lo sviluppo della sclerosi multipla.

Ipotesi già formulata da tempo e confermata da un corposo lavoro scientifico che ha visto impegnato un team di ricercatori attivi presso la Chan School of Public Health di Boston guidati dal Professor Alberto Ascherio, la correlazione tra mononucleosi e sclerosi multipla sarebbe legata al fatto che il sopra citato virus, andando ad attaccare le cellule del sistema immunitario, provocherebbe, per motivi che non sono stati ancora totalmente chiariti dalla scienza, una distruzione della mielina.

La sclerosi multipla, come è noto, danneggia la guaina mielinica dei neuroni. Questo porta a una compromissione a carico della conduzione degli impulsi nervosi.

Lo studio sopra ricordato ha riguardato un campione di ben 10 milioni di persone, per la precisione giovani in servizio presso le forze armate statunitensi. Nel corso del periodo di osservazione, 995 di questi si sono ammalati di sclerosi multipla.

I ricercatori hanno scoperto che il rischio di avere a che fare con la malattia era di 32 volte superiore nei soggetti che erano stati infettati con il virus Epstein-Barr, la causa della mononucleosi.

Oggi come oggi, non esiste un vaccino contro il sopra citato virus. Diversi esperti auspicano il loro sviluppo come soluzioni per gestire il problema sanitario della sclerosi multipla.

Altre informazioni sul virus Epstein-Barr

Per amor di precisione è il caso di ricordare che il virus Epstein-Barr non provoca solo la mononucleosi infettiva. Può rappresentare infatti la genesi di molti tumori, tra i quali spicca il linfoma di Hodgkin. Tra gli altri tumori che possono insorgere nei pazienti che sono stati infettati con il virus Epstein-Barr rientra il cancro rinofaringeo.

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