Cancro della bocca: i segnali da non ignorare
Un tumore spesso sottovalutato ma che può avere gravi conseguenze
Il cancro della bocca è una forma tumorale che può colpire diverse aree della cavità orale, come lingua, gengive, guance e labbra. I sintomi possono sembrare banali all’inizio, ma riconoscerli in tempo è fondamentale per aumentare le probabilità di guarigione.

Questo tipo di tumore si manifesta soprattutto negli adulti sopra i 50 anni, ma può colpire anche persone più giovani, specie se esposte a determinati fattori di rischio. In Italia, come in molti altri Paesi europei, è una patologia piuttosto diffusa, ma spesso trascurata o diagnosticata in ritardo.
Indice dell'articolo
- 1 Cos’è il cancro della bocca
- 2 I sintomi da non ignorare
- 3 Le cause principali
- 4 Come si stabilisce lo stadio del tumore
- 5 Il percorso di cura: personalizzato e multidisciplinare
- 6 Chirurgia: il primo passo nella maggior parte dei casi
- 7 Radioterapia: distruggere le cellule residue
- 8 Chimioterapia: un’arma aggiuntiva
- 9 Le terapie mirate: trattamenti su misura
- 10 Lo sapevi che…?
- 11 FAQ – Domande frequenti
Cos’è il cancro della bocca
Il cancro della bocca è una forma di tumore che colpisce la mucosa orale, ovvero il tessuto che riveste l’interno della cavità orale. Può svilupparsi in diverse zone: lingua, gengive, palato, parte interna delle guance, labbra e gola.
Il tipo più comune è il carcinoma squamoso, che nasce nelle cellule epiteliali piatte chiamate cellule pavimentose. Queste cellule ricoprono tutta la superficie interna della bocca. Altri tipi, meno frequenti, includono:
- Carcinoma verrucoso, una variante meno aggressiva ma rara;
- Melanoma orale, che si sviluppa dalle cellule che producono pigmenti.
I sintomi da non ignorare
I segnali del tumore della bocca possono essere inizialmente silenziosi o confusi con piccoli disturbi quotidiani. Tuttavia, esistono sintomi ricorrenti che non devono essere sottovalutati:
- Lesioni, croste o piaghe che non guariscono dopo 2 settimane;
- Gonfiori, ispessimenti o noduli sulle gengive, labbra, lingua o palato;
- Macchie bianche, rosse o variegate sulla mucosa;
- Sanguinamento orale senza causa evidente;
- Sensazione di formicolio o perdita di sensibilità in bocca o sulle labbra;
- Dolore persistente alla bocca, alla mandibola o all’orecchio;
- Difficoltà a masticare, deglutire o parlare;
- Protesi dentarie che diventano improvvisamente scomode o non aderiscono più bene.
Riconoscere tempestivamente questi segnali può fare la differenza, soprattutto per una diagnosi precoce.
Le cause principali
Il tumore della bocca si sviluppa quando alcune cellule della mucosa orale subiscono mutazioni nel loro DNA. Invece di morire, queste cellule continuano a moltiplicarsi senza controllo, formando una massa tumorale.
I fattori di rischio più significativi includono:
- Fumo di sigarette, sigari o pipe, ma anche tabacco da masticare o inalare (snus, narguilé);
- Alcol, soprattutto se consumato in grandi quantità e associato al tabacco;
- Esposizione prolungata ai raggi UV, che può favorire il tumore alle labbra;
- Papillomavirus umano (HPV), virus a trasmissione sessuale implicato anche nel tumore della gola;
- Storia familiare di tumori del cavo orale o della testa e del collo.
È importante ricordare che il rischio aumenta notevolmente quando più fattori si combinano tra loro.
Come si stabilisce lo stadio del tumore
Quando un medico sospetta un tumore della bocca, si procede con esami specifici per valutare la dimensione del tumore, la sua estensione e la presenza di metastasi.
Questa classificazione segue il sistema TNM:
- T (Tumore): indica la dimensione e l’estensione nella sede primaria.
- N (Nodi linfatici): segnala se il cancro ha raggiunto i linfonodi vicini.
- M (Metastasi): indica la presenza di cellule tumorali in altre parti del corpo.
I principali stadi sono:
- Stadio 1 (T1): tumore inferiore a 2 cm, localizzato.
- Stadio 2 (T2): tumore tra 2 e 4 cm, ancora localizzato.
- Stadio 3 (T3): tumore oltre 4 cm o con coinvolgimento dei linfonodi.
- Stadio 4 (T4): tumore esteso ad altri tessuti o organi, con possibili metastasi.
Il percorso di cura: personalizzato e multidisciplinare
Il trattamento del cancro della bocca dipende da diversi fattori: sede del tumore, dimensioni, stadio, condizioni generali del paziente e obiettivi terapeutici (curativi o palliativi).
Il piano terapeutico è spesso stabilito da un’équipe multidisciplinare composta da oncologi, chirurghi maxillo-facciali, radioterapisti, dentisti, logopedisti e nutrizionisti.
Prima di iniziare il trattamento è fondamentale un controllo odontoiatrico. Le cure oncologiche possono indebolire le difese immunitarie e rendere denti e gengive più vulnerabili.
È fortemente raccomandato smettere di fumare e di bere alcol per migliorare la risposta ai trattamenti.

Chirurgia: il primo passo nella maggior parte dei casi
La chirurgia è spesso il trattamento iniziale, soprattutto nei casi localizzati. L’intervento consiste nella rimozione del tumore e, se necessario, dei tessuti vicini.
Nei casi meno avanzati si può ricorrere alla terapia fotodinamica (PDT), una tecnica meno invasiva. Nei casi più complessi, il chirurgo può dover:
- Rimuovere una parte della mucosa o della lingua (glossectomia parziale);
- Ricostruire con innesti di pelle o osso, spesso prelevati da braccio o torace;
- Sostituire porzioni ossee o strutture facciali con protesi personalizzate.
Spesso, durante l’intervento, vengono rimossi anche i linfonodi vicini, per evitare che cellule tumorali invisibili possano diffondersi.
Radioterapia: distruggere le cellule residue
La radioterapia consiste nell’irradiare l’area colpita con fasci di energia per eliminare le cellule tumorali rimaste dopo l’intervento. In alcuni casi, può essere usata da sola.
Effetti collaterali più comuni:
- Secchezza della bocca (xerostomia);
- Dolori e ulcere nella mucosa;
- Alterazioni del gusto e perdita dell’appetito;
- Rigidità mandibolare, stanchezza, alito cattivo.
Questi sintomi tendono a scomparire una volta concluso il trattamento. Esiste anche la curioterapia, che consiste nell’impianto diretto di sorgenti radioattive all’interno del tumore, utile nei tumori della lingua in fase precoce.
Chimioterapia: un’arma aggiuntiva
La chemioterapia si utilizza nei casi più avanzati, quando il tumore si è diffuso o in combinazione con la radioterapia. Le sostanze somministrate danneggiano il DNA delle cellule tumorali impedendone la crescita.
Tuttavia, colpiscono anche le cellule sane, provocando:
- Fatica;
- Nausea, perdita dei capelli;
- Ulcere in bocca;
- Maggiore esposizione alle infezioni, a causa del calo delle difese immunitarie.
Le terapie mirate: trattamenti su misura
Quando il tumore non risponde ai trattamenti tradizionali o si trova in fase molto avanzata, si può ricorrere alle terapie a bersaglio molecolare. Questi farmaci agiscono su proteine specifiche presenti solo sulle cellule tumorali.
Non tutti i pazienti possono accedervi: è necessario effettuare test genetici e molecolari per verificarne l’efficacia. Se indicata, questa terapia può rallentare o bloccare l’evoluzione della malattia.
Lo sapevi che…?
🦷 Alcuni tumori della bocca vengono scoperti dal dentista durante una visita di controllo. Ecco perché è importante non saltare i controlli periodici.
🗣️ Dopo un’operazione alla lingua o alla mandibola, il logopedista gioca un ruolo chiave nel recupero della parola e della deglutizione.
💡 I pazienti che smettono di fumare e bere durante le cure hanno maggiori probabilità di guarire e riducono il rischio di ricadute.
FAQ – Domande frequenti
Il tumore della bocca è curabile?
Sì, se diagnosticato in fase iniziale ha alte possibilità di guarigione, soprattutto con un trattamento combinato di chirurgia e radioterapia.
Fa male?
All’inizio può non dare dolore, ma in stadi avanzati può causare fastidi, ulcere e difficoltà nel parlare o nel mangiare.
È contagioso?
No, il cancro della bocca non è una malattia infettiva. Tuttavia, alcuni virus come l’HPV possono aumentare il rischio di svilupparlo.
Posso continuare a lavorare durante le cure?
Dipende dal tipo di trattamento e dalla risposta individuale. È importante parlarne con il medico curante.
Il tumore può tornare?
Sì, come per altri tumori, è possibile una recidiva. Per questo motivo sono fondamentali i controlli periodici dopo la terapia.
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