Iniezioni: dove vanno fatte? quali errori evitare?

Un’iniezione è un metodo di somministrazione di un farmaco o di un altro tipo di sostanza direttamente nel corpo umano o animale attraverso un ago e una siringa o un dispositivo simile. L’ago viene inserito in un tessuto o in un vaso sanguigno, e la sostanza viene iniettata tramite una pressione controllata.

Le iniezioni possono essere somministrate in varie parti del corpo, come il muscolo, il tessuto sottocutaneo o direttamente in una vena. Le iniezioni possono essere utilizzate per amministrare farmaci, vaccini, anestetici o altre sostanze utili o necessarie per il trattamento di malattie o per la prevenzione di infezioni o malattie.

Le iniezioni possono essere somministrate da un professionista sanitario qualificato o, in alcuni casi, da una persona addestrata come un paziente o un familiare. Tuttavia, l’iniezione è una procedura che richiede una certa abilità e attenzione per evitare complicanze o danni alla salute.

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Dove vanno fatte le iniezioni?

Le iniezioni possono essere fatte in diverse parti del corpo, a seconda del tipo di iniezione e della sostanza da somministrare. Di seguito sono elencati i siti di iniezione più comuni:

  1. Iniezione intramuscolare: viene somministrata nel muscolo, generalmente nel deltoide (parte superiore del braccio), nel gluteo (parte superiore del posteriore) o nella coscia. Questo tipo di iniezione viene utilizzato per somministrare farmaci che devono essere assorbiti rapidamente o che devono agire sulle cellule muscolari.
  2. Iniezione sottocutanea: viene somministrata sottopelle, generalmente nella parte superiore del braccio, dell’addome o della coscia. Questo tipo di iniezione viene utilizzato per somministrare farmaci che devono essere assorbiti gradualmente nel flusso sanguigno.
  3. Iniezione intradermica: viene somministrata nello strato più superficiale della pelle, solitamente sull’avambraccio o sulla schiena della mano. Questo tipo di iniezione viene utilizzato per somministrare vaccini o test cutanei.
  4. Iniezione endovenosa: viene somministrata direttamente in una vena, solitamente nel braccio o nella mano. Questo tipo di iniezione viene utilizzato per somministrare farmaci che devono agire rapidamente e che non possono essere somministrati per via orale.

È importante notare che la scelta del sito di iniezione dipende dalla sostanza da somministrare, dalle dosi, dalla frequenza e dalle condizioni di salute del paziente, quindi è sempre consigliabile seguire le istruzioni del medico o del professionista sanitario che somministra l’iniezione.

Quali errori evitare quando si fanno le iniezioni?

Fare un’iniezione può sembrare una procedura semplice, ma richiede una certa attenzione e precisione per evitare errori che potrebbero causare dolore, infezioni o altre complicazioni. Di seguito sono elencati alcuni degli errori più comuni da evitare quando si fanno le iniezioni:

  1. Non seguire le istruzioni: è importante seguire le istruzioni del medico o del professionista sanitario per quanto riguarda la scelta del sito di iniezione, la quantità e la frequenza della sostanza da somministrare, nonché per la pulizia e la sterilizzazione dell’area di iniezione.
  2. Utilizzare aghi o siringhe non sterili: gli aghi e le siringhe devono essere sempre nuovi o sterilizzati prima dell’uso per evitare l’infezione da batteri o virus.
  3. Non lavare le mani o l’area di iniezione: prima dell’iniezione, è importante lavare le mani e pulire accuratamente l’area di iniezione con una soluzione disinfettante.
  4. Non aspirare prima di iniettare: se si sta iniettando un farmaco in un muscolo, è importante aspirare un po’ di sangue per assicurarsi di non aver colpito un vaso sanguigno. Se si aspira il sangue, è necessario rimuovere l’ago e riprovare in un’altra zona.
  5. Non smaltire correttamente gli aghi e le siringhe usati: gli aghi e le siringhe usati devono essere smaltiti in modo sicuro e corretto, seguendo le procedure locali o nazionali per il loro smaltimento.

In generale, è sempre consigliabile far fare le iniezioni da un professionista sanitario qualificato, come un infermiere o un medico, per evitare possibili errori e complicazioni.

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