Influenza K: cos’è, quali sono i sintomi e come riconoscerla subito

Un'ondata influenzale più aggressiva del solito

Ogni anno milioni di persone si ritrovano a letto nel giro di poche ore, vittime di un malessere che compare all’improvviso, con febbre alta e dolori muscolari. Si tratta dell’influenza K, una variante stagionale del virus influenzale che, pur rientrando tra le sindromi influenzali classiche, si distingue per un esordio particolarmente violento e debilitante.

Sintomi influenza K
Sintomi influenza K

La sua comparsa, spesso confusa con quella di un comune raffreddore o di una forma virale minore, porta in realtà un carico di sintomi intensi che, se sottovalutati, possono evolvere in complicazioni, soprattutto nei soggetti fragili come bambini, anziani e persone immunodepresse.

Conoscere i sintomi dell’influenza K è fondamentale per intervenire rapidamente, evitare il peggioramento della condizione clinica e distinguere questa patologia da altre infezioni stagionali.

Sintomi iniziali dell’influenza K: febbre alta e brividi improvvisi

Il primo campanello d’allarme è sempre lo stesso: febbre improvvisa oltre i 38°C, accompagnata da brividi intensi e una sensazione di malessere diffuso. A differenza del raffreddore comune, che inizia in modo graduale, l’influenza K si manifesta nell’arco di poche ore, dopo un’incubazione molto breve, solitamente tra 24 e 48 ore.

Nei bambini, la febbre può salire rapidamente fino a 39-40°C, causando un notevole disagio. Negli adulti, invece, si stabilizza poco sopra i 38°C ma rimane comunque il sintomo predominante. I brividi, spesso descritti dai pazienti come “ondate di freddo che attraversano il corpo”, segnalano l’attivazione del sistema immunitario.

Disturbi respiratori: tosse secca, mal di gola e congestione

Tutti i casi di influenza K presentano almeno un sintomo respiratorio. Il più comune è una tosse secca e persistente, che può protrarsi anche per settimane. A questa si aggiunge spesso una faringodinia, cioè un dolore acuto alla gola, che rende difficile deglutire.

La congestione nasale è un altro sintomo frequente, talvolta accompagnata da rinorrea (naso che cola) abbondante. Alcuni pazienti riferiscono anche occhi arrossati, un sintomo che richiama una lieve forma di congiuntivite virale.

Questi segnali indicano un coinvolgimento sia delle vie aeree superiori che inferiori, rendendo la respirazione difficoltosa e il recupero più lento.

Malessere generale e sintomi sistemici intensi

Oltre alla febbre e ai disturbi respiratori, l’influenza K è nota per provocare una sindrome sistemica marcata, che colpisce l’intero organismo. I pazienti riferiscono:

  • Dolori muscolari e articolari intensi (mialgie)
  • Cefalea pulsante spesso associata a fotofobia
  • Astenia profonda, ovvero una spossatezza tale da costringere a letto
  • Perdita di appetito e debolezza generale

Questi sintomi, anche se non specifici, contribuiscono a distinguere l’influenza K da forme virali meno invasive. La combinazione di questi segnali rende chiaro che non si tratta di una semplice influenza.

Come si manifesta l’influenza K nei bambini

Nel caso dei più piccoli, il quadro sintomatico può essere diverso. Spesso i bambini non sono in grado di descrivere verbalmente il proprio malessere, per cui bisogna prestare attenzione a comportamenti insoliti come:

  • Irritabilità e pianto immotivato
  • Inappetenza
  • Tendenza a dormire molto o essere poco reattivi

Inoltre, nei bambini sono più frequenti sintomi gastrointestinali come nausea, vomito e diarrea. Anche gli occhi arrossati sono un segnale da non sottovalutare. Negli adulti, questi sintomi sono rari e in genere indicano la presenza di altri virus respiratori simili all’influenza.

Durata dell’influenza K e decorso della malattia

La maggior parte dei sintomi ha una durata media di 3-4 giorni, ma alcuni, come la tosse e la stanchezza, possono persistere anche per due settimane. In genere, la febbre si risolve spontaneamente entro 72 ore, ma è importante monitorare i soggetti fragili.

Nei casi più severi, soprattutto tra anziani o persone con patologie croniche, l’influenza K può degenerare in bronchiti o polmoniti. Sintomi come sonnolenza marcata, brividi prolungati e fiato corto devono far scattare l’allarme e richiedere assistenza medica immediata.

Anche se la variante H1N1 è stata segnalata come correlata in alcuni casi, non modifica sostanzialmente il decorso clinico.

Lo sapevi che…?

  • L’influenza K si distingue dalle forme influenzali classiche per l’intensità e la rapidità di comparsa dei sintomi.
  • La tosse secca può durare fino a 20 giorni, anche dopo la scomparsa della febbre.
  • Il termine “K” non è legato a un ceppo preciso ma viene usato per identificare una variante stagionale particolarmente aggressiva.
  • Negli ultimi anni, i casi di influenza K sono aumentati soprattutto nei mesi tra dicembre e febbraio.
Virus influenzale sintomi del 2025.
Virus influenzale sintomi del 2025

FAQ – Domande frequenti sull’influenza K

Quanto dura l’influenza K?
In media tra 3 e 4 giorni, ma la tosse e la stanchezza possono durare fino a due settimane.

Come si riconosce l’influenza K?
Dall’esordio improvviso, febbre alta, tosse secca persistente e dolori muscolari diffusi.

L’influenza K è pericolosa?
Nei soggetti sani no, ma in bambini, anziani e malati cronici può provocare complicazioni.

Ci sono farmaci specifici per curarla?
No, si trattano i sintomi. Riposo, idratazione e antipiretici sono le cure principali.

È contagiosa?
Sì, come tutte le influenze. Si trasmette per via aerea o per contatto con superfici contaminate.

Approfondimento

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