Influenza australiana: sintomi, prevenzione e cura

Un nuovo ceppo di influenza è arrivato in Europa dall'Australia, dove si è registrata una delle più grandi epidemie degli ultimi inverni.

Un nuovo ceppo di influenza è arrivato in Europa dall’Australia, dove si è registrata una delle più grandi epidemie degli ultimi inverni.

L’influenza è stata ‘accusata’ di avere causato centinaia di morti e ci sono timori che questo ceppo – l’H3N2 – possa diffondersi anche nel Vecchio Continente.

Il ceppo colpisce principalmente le persone anziane, donne incinte, bambini e chi ha già problemi di salute.

SINTOMI

I sintomi di ogni ceppo influenzale, di solito, sono simili ma alcuni stati influenzali possono essere più gravi o contagiosi di altri.

I sintomi possono includere febbre improvvisa, dolori, stanchezza, tosse secca, cefalea, mal di gola, diarrea, nausea, vomito e disturbi del sonno.

I bambini possono anche soffrire di dolore alle orecchie.

DIFFERENZA TRA INFLUENZA E RAFFREDDORE

I sintomi possono essere simili a un comune raffreddore ma l’influenza tende ad essere più grave.

L’influenza si sviluppa in poche ore e fa sentire esausti.

Può anche portare a complicanze molto gravi come la polmonite.

PREVENZIONE

L’influenza si diffonde tramite i germi con tosse e starnuti. Inoltre, i germi possono sopravvivere sulle mani e altri tessuti per 24 ore.

Il vaccino antinfluenzale è il migliore strumento di prevenzione anche se i ceppi dell’influenza cambiano e, quindi, deve essere somministrato ogni anno.

Il vaccino, di norma, viene offerto gratuitamente agli adulti a rischio, over 65, alle donne in gravidanza e ai bambini a rischio tra i sei mesi e i due anni.

Contattare il proprio medico o il farmacista di fiducia per saperne di più.

Gli effetti collaterali gravi del vaccino sono rari.

Chiunque può aiutare a prevenire la diffusione del virus lavando le mani regolarmente, coprendosi la bocca e il naso in caso di tosse e starnuti, pulendo le superfici che potrebbero essere infette.

CURA

L’influenza di solito si risolve da sola dopo circa una settimana ma esistono modi per recuperare più rapidamente: riposare, dormire, stare al caldo, prendere paracetamolo o ibuprofene e bere molta acqua.

I medici generici non prescrivono antibiotici poiché non alleviano i sintomi né aiutano il recupero.

Si può chiedere un consiglio al farmacista. Recarsi in ospedale solo in caso di sintomi gravi come dolore improvviso al torace, difficoltà a respirare, sangue che fuoriesce dopo i colpi di tosse.

Si consiglia, infine, ai pazienti di andare dal medico di famiglia solo se i sintomi non migliorano dopo sette giorni e in caso di bambini, over 65, donne in gravidanza e con condizioni tali da avere un sistema immunitario indebolito.

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