Infezioni urinarie dopo i 50 anni: perché sono più pericolose e come prevenirle
Le infezioni del tratto urinario possono sembrare banali, ma dopo i 50 anni diventano un rischio serio per la salute.
Ti capita di svegliarti spesso durante la notte per andare in bagno? Potrebbe non essere solo un fastidio. Le infezioni del tratto urinario (UTI), spesso considerate banali, diventano più pericolose dopo i 50 anni.

Secondo dati sanitari aggiornati, gli over 50 sono i più colpiti da complicazioni gravi legate a questo tipo di infezione. Ecco perché è fondamentale riconoscere i sintomi in tempo e sapere come proteggersi.
Che cos’è un’infezione del tratto urinario?
Un’infezione urinaria si verifica quando batteri entrano nel sistema urinario, che comprende uretra, vescica e reni.
La maggior parte delle infezioni riguarda le vie urinarie inferiori (uretra e vescica) e si manifesta con bruciore durante la minzione, bisogno frequente di urinare e dolore nella parte bassa dell’addome.
Spesso sono lievi e si risolvono con antibiotici, ma in alcuni casi l’infezione può risalire fino ai reni, causando complicazioni serie come infezioni del sangue (sepsi).
UTI in aumento: i numeri parlano chiaro
Tra il 2023 e il 2024, si sono registrati quasi 200.000 ricoveri legati a infezioni urinarie in strutture sanitarie italiane, sia ospedaliere che ambulatoriali.
Questi casi hanno comportato circa 1,2 milioni di giornate di degenza, con una media di sei giorni per paziente.
Il dato più allarmante? Il 52,7% dei ricoverati aveva più di 70 anni, e il 61,8% erano donne.
Uomini e donne: differenze dopo i 50 anni
Fino ai 50 anni, le donne hanno un rischio molto più alto di sviluppare una UTI: quasi cinque volte più degli uomini.
Dopo i 50, però, la differenza si attenua: il 37,1% delle donne e il 32,9% degli uomini vengono ricoverati per UTI. Questo indica che anche gli uomini devono prestare attenzione ai sintomi con l’avanzare dell’età.
I sintomi da non ignorare
Riconoscere una UTI in fase iniziale è fondamentale. I sintomi principali sono:
- Bisogno di urinare più spesso o con urgenza
- Sveglia notturna frequente per urinare
- Dolore o bruciore durante la minzione
- Urina torbida o con odore forte
- Dolore nella parte bassa dell’addome
- Dolore ai reni o alla schiena
- Presenza di sangue nelle urine
- Confusione mentale o agitazione (soprattutto negli anziani)
Perché le infezioni urinarie sono più pericolose dopo i 50 anni?
Con l’età, il sistema immunitario si indebolisce. Inoltre, problemi come prostata ingrossata negli uomini, incontinenza nelle donne o malattie croniche possono aumentare il rischio.
Complicazioni possibili: non sottovalutare l’infezione
Un’infezione urinaria trascurata può diventare pericolosa. Se i batteri raggiungono i reni o il sangue, si può sviluppare una sepsi, una condizione potenzialmente letale.
Per questo è importante agire tempestivamente e, se i sintomi peggiorano, consultare subito il medico, il farmacista o recarsi al pronto soccorso.

Come prevenire le infezioni urinarie
Ecco alcune buone pratiche quotidiane che possono fare la differenza:
- Bevi molta acqua ogni giorno, soprattutto nei mesi caldi
- Non trattenere la pipì: vai in bagno appena ne senti il bisogno
- Igiene intima quotidiana, con particolare attenzione se si usano assorbenti o pannolini
- Asciugarsi sempre da davanti verso dietro dopo aver usato il bagno
- Lavarsi prima e dopo i rapporti sessuali
- Consulta il medico se soffri di UTI ricorrenti: esistono terapie preventive efficaci
Lotta alla resistenza agli antibiotici
Ogni infezione trattata con antibiotici contribuisce al problema della resistenza batterica.
Prevenire le UTI significa anche preservare l’efficacia degli antibiotici per il futuro.
Ridurre il numero di infezioni aiuta a limitare l’uso eccessivo di antibiotici, evitando che i batteri diventino resistenti e più difficili da trattare.
Cosa fare se sospetti un’infezione urinaria
Se riconosci uno o più sintomi di UTI, il primo passo è:
- Parlare con il farmacista di fiducia
- Contattare il medico di base
- Non aspettare che i sintomi peggiorino
La diagnosi precoce può evitare complicazioni gravi e ridurre i tempi di guarigione.
FAQ – Domande frequenti
Chi è più a rischio di UTI dopo i 50 anni?
Sia uomini che donne, ma soprattutto chi ha problemi urinari cronici o patologie come il diabete.
Bere molta acqua aiuta davvero?
Sì. L’idratazione favorisce la pulizia delle vie urinarie e riduce la carica batterica.
Le UTI possono tornare spesso?
Sì, alcune persone sono soggette a infezioni ricorrenti. In questi casi è utile consultare uno specialista.
Ci sono rimedi naturali?
Alcuni studi suggeriscono che il succo di mirtillo rosso può aiutare, ma non sostituisce i farmaci prescritti.
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