Il “cibo spazzatura” raggiunge il cervello in pochi giorni

Tutti gli amanti del fast food sanno che consumare regolarmente il cosiddetto ‘cibo spazzatura‘ ha un effetto evidente sul peso.

Inoltre, secondo uno studio del 2019 condotto dalla Yale University negli Stati Uniti, il cibo spazzatura potrebbe influenzare il cervello molto prima che gli effetti siano visibili sul corpo.

Secondo gli scienziati, infatti, basterebbero soltanto tre giorni di un’alimentazione ricca di grassi e carboidrati per influenzare il cervello.

Nel dettaglio, una proteina chiamata UCP2 porterebbe all’infiammazione dell’ipotalamo, la sede delle funzioni vitali come la regolazione dell’appetito e la gestione della paura.

In laboratorio, i ricercatori hanno osservato che l’attivazione di questa proteina avrebbe avuto l’effetto di stimolare l’appetito degli animali e di renderli più inclini all’obesità. Ma bloccando questo meccanismo e rimuovendo la proteina, gli animali esposti a un’alimentazione ricca di grassi hanno mangiato meno e sono stati più resistenti all’aumento di peso.

Sabrina Diano, autrice principale dello studio, ha affermato: «Esponendoci a specifici tipi di cibo, attiviamo diversi meccanismi cerebrali». Meccanismi quindi non privi di conseguenze sull’organismo. La ricerca potrebbe aiutare anche nell’approfondire i meccanismi del morbo di Alzheimer.

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