I 5 campanelli d’allarme dell’infarto intestinale

  • L’infarto intestinale è una condizione importante in cui i vasi sanguigni presenti all’interno dell’intestino si contraggono o si ostruiscono.
  • Sono diversi i fattori di rischio, la popolazione più esposta è costituita dagli over 50 ma non vengono esclusi i giovani.
  • Alla comparsa dei primi campanelli d’allarme, bisogna subito recarsi urgentemente da uno specialista.

Sono violenti i sintomi che compaiono in caso d’infarto intestinale. Cogliere i campanelli d’allarme può salvare la vita.

Infarto intestinale: cos’è?

In semplici parole, si tratta di una patologia in cui i vasi sanguigni presenti nell’intestino si contraggono o si ostruiscono.
Si tratta di una condizione urgente, bisogna essere tempestivi nel cogliere i campanelli d’allarme per recarsi in pronto soccorso.

Siamo tutti abituati a sentire parlare dell’infarto cardiaco e possiamo sorprenderci se il termine ‘infarto’ viene utilizzato anche rispetto ad un altro distretto corporeo, l’addome in questo caso.

In medicina si parla d’infarto in maniera generica, indicando la presenza di un’arteria ‘bloccata’ e incapace di fornire il nutrimento e l’ossigeno a quella zona del corpo.

L’infarto addominale è molto raro ma non per questo meno grave dell’infarto del miocardio: nel primo caso le parti colpite sono il colon e l’intestino tenue; il flusso sanguigno s’interrompe verificandosi l’infarto, ovvero la morte della porzione di tessuto coinvolta.

I fattori di rischio

Come per tante patologie, anche per l’infarto intestinale ci sono dei fattori di rischio, nonostante sia una patologia che colpisce soprattutto gli over 50, i giovani non vengono risparmiati.

Tuttavia esistono dei fattori di rischio che ‘predispongono’ all’insorgenza di questo grave evento e sono le malattie polmonari legate al fumo di sigaretta (fattore modificabile), ma anche l’aterosclerosi, patologie a carico delle coronarie, insufficienza cardiaca e altre.

Diagnosi tempestiva

Vogliamo sottolineare la ‘potenza’ di una diagnosi tempestiva perché l‘infarto intestinale ha una mortalità elevata. Lo specialista potrà avvalersi di una serie di indagini strumentali (colonscopia, ecografia addominale, risonanza magnetica, angiografia, etc.) ma a rendere la prognosi favorevole è la velocità con la quale ci si rivolge allo specialista in presenza dei campanelli d’allarme.

I campanelli d’allarme

  • Dolore addominale, in caso di infarto al colon, il dolore sarà sul lato sinistro (si avverte dopo 10 minuti da un pasto con il bisogno di andare in bagno).
  • Movimenti intestinali continui.
  • Le feci contengono sangue rosso vivo o tendente al marrone.
  • Potrebbe comparire febbre accompagnata da vomito e diarrea.
  • Dolore e gonfiore addome.

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