I 5 campanelli d’allarme della fibrillazione atriale

  • La fibrillazione atriale è un’aritmia (il cuore batte velocemente e in maniera irregolare).
  • Può comparire improvvisamente anche se non presenti disturbi cardiaci, a rischio invece coloro che presentano determinate patologie. 10 regole per una buona prevenzione.
  • I campanelli d’allarme sono 5, se li riscontri in te, potrai sottoporti ad una semplice e non invasiva visita cardiologica.

La prevenzione è il primo passo per evitare d’incorrere nella fibrillazione atriale. Ecco i campanelli d’allarme per una diagnosi precoce.

Fibrillazione atriale: cos’è?

La fibrillazione atriale è un’aritmia, ovvero, il cuore batte in modo rapido e irregolare: palpitazioni, dolore al petto e fiato corto sono i sintomi ricorrenti.

Un evento molto diffuso al mondo, secondo i dati della Federazione mondiale del cuore sarebbero 11 milioni almeno le persone colpite da fibrillazione atriale.

Tuttavia, può comparire improvvisamente indipendentemente dall’età e senza un quadro clinico di problemi al cuore: un disturbo che colpisce l’1% della popolazione.

Cosa succede al cuore?

L’attività elettrica degli atri diventa disorganizzata determinando i sintomi descritti, ovviamente questo processo di comporta un’efficace contrazione delle cavità atriali che si ripercuote sulla funzionalità dei ventricoli e sul flusso sanguigno.

Seppur possa essere un evento improvviso in persone prive di problemi cardiaci, il rischio di fibrillazione atriale aumenta con l’aumentare dell’età ed è associata ad altri disturbi cardiaci come l’insufficienza cardiaca e l’angina pectoris (caratterizzato dalla comparsa di dolore al petto conseguente ad ischemia miocardica secondaria).

Ma non solo, anche le persone che presentano disturbi alla tiroide, ipertensione arteriosa, diabete e apnea ostruttiva del sonno hanno più probabilità di sviluppare la fibrillazione atriale.

La prevenzione salva

Prevenire vuol dire impedire in verificare di eventi indesiderati e sicuramente nessuno di voi vuole trovarsi con il battito cardiaco irregolare e il fiato corto, giusto? Allora è bene seguire queste 10 regole:

  • Evitare obesità e sovrappeso
  • Evitare l’abuso di alcool
  • Abolire il fumo di sigaretta
  • Svolgere un’attività fisica e sportiva moderata, evitando gli eccessi
  • Tenere sotto controllo la pressione arteriosa e curare l’ipertensione
  • Tenere sotto controllo la glicemia e curare il diabete
  • Curare le apnee ostruttive nel sonno
  • Dopo i 65 anni prestare attenzione al rilievo del polso in occasione di visite mediche
  • Eseguire un’elettrocardiogramma in caso di riscontro di polso irregolare
  • Dopo i 50 anni, in caso di familiarità per fibrillazione atriale sottoporsi a visita cardiologica.

Come avviene la diagnosi

Il momento della visita cardiologica si basa sul controllo del polso (dove vengono rilevati il numero dei battiti cardiaci) e l’auscultazione del cuore che evidenzia la presenza di questa aritmia.

Per confermare la diagnosi si eseguono l’ECG o elettrocardiogramma che permette di esaminare il tracciato elettrico del cuore.

Se sei una di quelle persone a cui i sintomi si presentano occasionalmente, viene consigliato l’esame dell’Holter (non invasivo).

I campanelli d’allarme

I sintomi che devono destare preoccupazione sono:

  • Palpitazioni
  • Mancanza di respiro
  • Polso irregolare
  • Vertigini e senso di svenimento
  • Ansia e dolore toracico

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