Cistite ricorrente? Potrebbe essere il primo segnale di un tumore
Un'infezione urinaria comune potrebbe essere un segnale precoce di tumore alla prostata.
Uno studio svedese mette in luce il legame tra cistite acuta e maggior rischio di tumori urologici negli over 50

La cistite acuta, spesso considerata un disturbo minore e ricorrente, soprattutto tra le donne, potrebbe in realtà nascondere qualcosa di più serio. Secondo una nuova ricerca condotta dall’Università di Lund, in Svezia, ripresa da Express, quest’infezione urinaria potrebbe rappresentare un campanello d’allarme precoce per il tumore alla prostata e altre neoplasie dell’apparato urogenitale, sia negli uomini che nelle donne.
I ricercatori hanno analizzato i dati di oltre 3,6 milioni di persone over 50, rivelando che gli uomini che sviluppano una cistite acuta sono sette volte più a rischio di ricevere una diagnosi di tumore alla prostata entro tre mesi dall’infezione. Ma non è tutto: il rischio aumentato riguarda anche tumori della vescica, dei reni e, per le donne, anche dell’utero e delle ovaie.
Indice dell'articolo
Cistite: un disturbo comune, ma da non sottovalutare
La cistite è un’infiammazione della vescica, solitamente causata da un’infezione batterica. Nella maggior parte dei casi si manifesta con sintomi fastidiosi ma facilmente trattabili:
- bruciore durante la minzione
- bisogno frequente di urinare
- urina torbida o maleodorante
- senso di pesantezza nel basso ventre
Fino ad oggi, questa condizione è stata spesso trattata come un problema “di routine”, specie tra le donne. Ma lo studio pubblicato sulla rivista BMJ Public Health invita a un cambio di prospettiva, soprattutto negli over 50.
I numeri dello studio svedese: un collegamento chiaro
L’analisi si è basata sui registri sanitari nazionali svedesi dal 1997 al 2018:
- 177.736 uomini e 427.821 donne hanno avuto almeno un episodio di cistite acuta.
- 199.144 uomini e 57.882 donne sono stati successivamente diagnosticati con tumori urogenitali.
- In 24.137 casi il tumore è comparso dopo una cistite, a distanza ravvicinata.
Secondo i ricercatori, il rischio di cancro alla vescica aumenta di quasi 34 volte negli uomini e 30 nelle donne, nei tre mesi successivi a un episodio di cistite. Anche il rischio di cancro al rene sale drasticamente: 11 volte in più negli uomini, quasi 8 nelle donne. Nelle donne, aumenta anche la probabilità di tumori ginecologici, tra cui carcinoma uterino e ovarico, con un rischio tra quattro e otto volte maggiore.
Cosa dicono gli scienziati?
“La cistite acuta può precedere i tumori urogenitali in uomini e donne sopra i 50 anni. I rischi maggiori si registrano entro tre mesi dall’infezione, ma possono persistere per anni.” — Autori dello studio, BMJ Public Health
Gli studiosi spiegano che la presenza di un tumore già in fase iniziale potrebbe rendere le vie urinarie più vulnerabili alle infezioni, oppure manifestarsi con sintomi simili a quelli della cistite, portando così a diagnosi ritardate o imprecise.
Cosa significa per i medici e per i pazienti?
Per i clinici, queste evidenze suggeriscono che un episodio di cistite acuta, soprattutto nei pazienti over 50, non dovrebbe essere sottovalutato, ma considerato come possibile marcatore precoce di tumori urogenitali.
Per i medici:
- Valutare con attenzione cistiti ricorrenti o particolarmente intense.
- Considerare l’esecuzione di esami diagnostici approfonditi nei pazienti a rischio.
Per i pazienti:
- Segnalare eventuali sintomi persistenti o ricorrenti al proprio medico.
- Non ignorare un episodio di cistite, soprattutto dopo i 50 anni.
- Monitorare eventuali segni associati: sangue nelle urine, perdita di peso, dolori pelvici.
Uomini e donne: stessi sintomi, rischi diversi
Sebbene la cistite sia più frequente nelle donne, lo studio sottolinea come anche gli uomini siano esposti a conseguenze importanti. Ecco un confronto utile:
Aspetto | Donne | Uomini |
Frequenza della cistite | Alta | Bassa |
Rischio post-cistite di tumore vescicale | x30 | x34 |
Rischio post-cistite di tumore renale | x8 | x11 |
Rischio post-cistite di tumore ginecologico | x4-8 | N/A |
Rischio post-cistite di tumore prostatico | N/A | x7 |
Cosa fare dopo una cistite?
✅ Consultare sempre il medico, anche in caso di sintomi lievi.
✅ Se l’episodio è ricorrente o inusuale, richiedere esami aggiuntivi.
✅ Tenere monitorati altri segnali d’allarme: affaticamento, dolore lombare, difficoltà urinarie.
❓ FAQ – Domande frequenti
La cistite può davvero essere un segnale di tumore?
Sì, soprattutto negli over 50. Lo studio svedese ha mostrato un aumento del rischio significativo di tumori urologici.
Il rischio riguarda solo gli uomini?
No, anche le donne con cistite mostrano un rischio aumentato per tumori ginecologici e urologici.
Serve fare esami dopo una cistite?
Se i sintomi sono inusuali, persistenti o recidivanti, è consigliato consultare un medico per valutazioni più approfondite.
Quanto dura il rischio aumentato dopo la cistite?
È massimo nei tre mesi successivi, ma può rimanere elevato per anni.
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