Tumore al pancreas: il test del respiro che può salvare migliaia di vite

Un test del respiro potrebbe rilevare il tumore al pancreas nelle fasi iniziali e salvare migliaia di vite ogni anno.

Un semplice test del respiro potrebbe rappresentare la più importante svolta nella diagnosi del tumore al pancreas degli ultimi 50 anni.

Questa nuova tecnologia, messa a punto da un team di ricercatori britannici, promette di rilevare la malattia nelle sue fasi iniziali, quando le probabilità di trattamento efficace sono molto più alte.

Secondo gli esperti, questo strumento – simile a un etilometro – potrebbe salvare migliaia di vite ogni anno e cambiare radicalmente l’approccio clinico alla patologia oncologica tra le più letali.

Un killer silenzioso difficile da individuare

Il cancro al pancreas viene spesso definito il “killer silenzioso” perché i suoi sintomi iniziali sono lievi, poco specifici o facilmente confondibili con disturbi comuni come il colon irritabile o l’indigestione. Tra i sintomi più frequenti:

Tuttavia, quando i sintomi diventano evidenti, il tumore è spesso già in fase avanzata. Nel Regno Unito, oltre il 50% dei pazienti muore entro tre mesi dalla diagnosi, mentre solo il 7% sopravvive oltre i cinque anni.

Il test del respiro: come funziona

Il nuovo test rileva la presenza di composti organici volatili nel respiro umano, sostanze che circolano nel sangue e vengono espulse dai polmoni. Secondo Pancreatic Cancer UK, questi composti cambiano già nelle prime fasi del tumore al pancreas, rendendoli un possibile indicatore precoce della malattia.

Il test si esegue con un dispositivo simile a un etilometro, direttamente nell’ambulatorio del medico di famiglia. I risultati sono disponibili in soli tre giorni e potrebbero diventare un’alternativa valida agli esami più invasivi, oggi usati solo quando il sospetto è già avanzato.

Dati promettenti: al via uno studio su 6.000 pazienti

Dopo una prima sperimentazione su 700 pazienti in due anni, che ha dato risultati definiti “promettenti”, ora il test entra in una fase di sperimentazione più ampia, che coinvolgerà 6.000 pazienti in 40 centri distribuiti in Inghilterra, Galles e Scozia.

Se il test si dimostrerà efficace anche su persone con diagnosi ancora sconosciuta, potrebbe essere introdotto in tutti gli ambulatori medici entro cinque anni.

Le parole degli esperti

Diana Jupp, direttrice di Pancreatic Cancer UK – che ha finanziato il progetto con 1,1 milioni di sterline – ha dichiarato:

“Il test del respiro ha il potenziale per rivoluzionare la diagnosi precoce del tumore al pancreas.
È, senza dubbio, il passo più significativo verso una scoperta salvavita degli ultimi 50 anni.”

Ha poi aggiunto:

“Sebbene siano ancora necessari anni di sviluppo, migliaia di pazienti ci aiuteranno a perfezionare questa tecnologia nel mondo reale. È la prima volta che un test del respiro per il tumore al pancreas raggiunge una sperimentazione clinica nazionale di questa portata. Solo questo rappresenta un momento di speranza concreta”.

Il progetto è guidato dal professor George Hanna, direttore del dipartimento di chirurgia e oncologia all’Imperial College di Londra, che ha affermato:

“Se i risultati della prima fase del nostro studio saranno confermati in pazienti con diagnosi ignota, l’impatto sulla pratica clinica e sui percorsi diagnostici sarà enorme”.

Perché il test è importante

Attualmente, i pazienti con sospetto tumore al pancreas vengono indirizzati per esami come ecografie, TAC, risonanze o test del sangue. Uno di questi, il marcatore CA 19-9, è poco affidabile nella diagnosi precoce e spesso non rileva il tumore nelle fasi iniziali.

Un test del respiro, veloce, non invasivo e poco costoso, rappresenterebbe un enorme passo avanti nella lotta a un cancro che, da decenni, viene considerato troppo difficile da intercettare in tempo.

Una speranza concreta per il futuro

Il tumore al pancreas ha colpito celebrità internazionali come Alan Rickman, Steve Jobs e Aretha Franklin, evidenziando quanto sia trasversale e devastante. Fino ad oggi, la malattia è rimasta in gran parte insensibile ai progressi della medicina oncologica, ma questa nuova tecnologia potrebbe cambiare le carte in tavola.

Pancreatic Cancer UK ha ribadito il proprio impegno:

“Per decenni il cancro più letale è stato visto come una sfida troppo grande da affrontare, ma siamo determinati a superare ogni limite di ciò che oggi sembra possibile”.

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