Herpes zoster: come riconoscerlo e curarlo subito

Il fuoco di Sant’Antonio può trasformarsi in un dolore persistente e invalidante: ecco come riconoscerlo e curarlo subito.

Il fuoco di Sant’Antonio, o herpes zoster, non è solo un fastidio passeggero. Per molte persone può diventare una battaglia quotidiana, con dolore intenso che compromette la qualità della vita.
Questa infezione virale, causata dalla riattivazione dello stesso virus della varicella — il virus varicella-zoster (VZV) — rappresenta una sfida non solo per la cura, ma soprattutto per la prevenzione, in quanto può evolvere nella temuta nevralgia post-erpetica (PHN), una delle complicazioni più dolorose.

Sintomi del fuoco di Sant’Antonio

L’herpes zoster si manifesta soprattutto con un’eruzione cutanea dolorosa, di solito disposta come una fascia di vescicole su un lato del corpo, spesso lungo il torace, ma può comparire anche sul volto o attorno a un occhio.

Prima della comparsa delle lesioni, molti pazienti avvertono dolore, bruciore o formicolio nella zona colpita: è il cosiddetto dolore prodròmico, che può durare anche alcuni giorni.

Sintomi più comuni:

  • Dolore, bruciore o formicolio.
  • Sensibilità al tatto.
  • Eruzione rossa che evolve in vescicole piene di liquido, che poi si seccano formando croste.
  • Prurito.
  • Possibili sintomi generali: febbre, mal di testa, brividi, disturbi gastrici, fotofobia, stanchezza.

Quanto dura il dolore?

Il dolore acuto del fuoco di Sant’Antonio in genere dura fino a 30 giorni.
Se persiste dopo la guarigione della pelle, ma scompare entro tre mesi, si parla di nevralgia erpetica subacuta.
Nei casi peggiori, la nevralgia post-erpetica può protrarsi per oltre un anno nel 30% dei pazienti.

Herpes zoster.
Herpes zoster.

Prevenzione: la vaccinazione è la protezione più efficace

L’arma più potente contro l’herpes zoster e le sue complicazioni è il vaccino ricombinante contro lo zoster (RZV, Shingrix), raccomandato per adulti dai 50 anni in su.
Si somministra in due dosi a distanza di 2-6 mesi. In Italia, è disponibile in molte strutture sanitarie e in farmacia su prescrizione.

Cure e trattamenti più efficaci

L’obiettivo della terapia è:

  • Ridurre durata e intensità del dolore.
  • Accelerare la guarigione della pelle.
  • Prevenire la nevralgia post-erpetica.

Il trattamento antivirale (aciclovir, famciclovir, valaciclovir) va iniziato entro 72 ore dalla comparsa dei sintomi per essere efficace.

Altri trattamenti utili:

  • Analgesici (secondo scala OMS).
  • Antidepressivi triciclici (es. nortriptilina).
  • Antiepilettici (es. gabapentina, pregabalina).
  • In alcuni casi, oppioidi per dolore acuto (uso limitato).
  • Iniezioni locali di anestetici e corticosteroidi.
  • Terapie innovative in studio, come l’ozonoterapia epidurale, per ridurre il rischio di PHN.

Quando rivolgersi subito al medico

È importante cercare assistenza medica immediata se:

  • Il dolore e l’eruzione sono vicino a un occhio (rischio di danni permanenti alla vista).
  • Hai più di 50 anni.
  • Hai un sistema immunitario indebolito (cancro, trapianto, HIV).
  • L’eruzione è estesa e molto dolorosa.

FAQ – Domande frequenti

Il fuoco di Sant’Antonio è contagioso?
Non direttamente, ma il virus può trasmettere la varicella a chi non l’ha mai avuta o non è vaccinato.

Il vaccino è sicuro?
Sì, studi clinici confermano un’alta efficacia e un buon profilo di sicurezza.

Posso fare sport durante la malattia?
Meglio riposare fino alla guarigione completa.

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