Halloween, ‘dolcetto senza scherzetto’ per i bambini con il diabete

Tempo di Halloween e di dolcetti per tutti i bambini: e quelli che soffrono di diabete?

Risposta positiva almeno per i ragazzi dagli 8 e i 14 anni affetti da diabete mellito tipo 1 che hanno partecipato ieri a Roma a ‘Il dolcetto che non fa lo scherzetto’, evento organizzato dall’équipe di Diabetologia e Patologie dell’accrescimento dell’Ospedale Bambino Gesù insieme con l’Associazione italiana chef, l’Adic Lazio (Associazione diabete infantile giovanile) e con il patrocinio di Agd (Associazione di aiuto a bambini e giovani con diabete).

Nella sede dell’Italian Chef Academy, ragazzi e genitori hanno degustato cioccolatini e dolci al cioccolato realizzati dal maestro pasticcere Lucio Forino con l’utilizzo di zuccheri invertiti e dolcificanti come il destrosio e il sucralosio: a fronte di un maggior potere dolcificante rispetto al saccarosio (lo zucchero tradizionale), è possibile utilizzarne una piccola quantità, il che li rende adatti anche ai bambini con diabete.

A spiegare le ragioni dell’iniziativa, giunta alla terza edizione, c’era la nutrizionista del Bambino Gesù, Antonella Lorubbio, responsabile del progetto.

Per i bambini con diabete tipo 1 lo ‘scherzetto’, affermano gli esperti del Bambino Gesù, è sempre in agguato quando si assumono cibi ad elevato contenuto di zuccheri come il cioccolato.

L’indicazione è quella di consumare con moderazione dolci e snack, possibilmente da assumere subito dopo un pasto principale e con l’adeguata copertura del bolo d’insulina, in modo che la glicemia, cioè la concentrazione di glucosio nel sangue, aumenti meno e meno rapidamente.

Per quanto riguarda in particolare il cioccolato, vanno considerati anche i suoi effetti positivi sull’umore e sulla salute. Il cioccolato, quindi, fa bene, ma solo a piccole dosi per non correre il rischio dell’innalzamento della glicemia e anche dell’aumento di peso.

È consigliabile preferire il cioccolato fondente e di buona qualità, che sazia maggiormente rispetto a quello al latte, evitando così di esagerare con le porzioni e, in ogni caso, è sempre meglio consumarlo a fine pasto invece che a merenda.

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