Leucemia a 15 anni, mamma a 19: la storia di una giovane donna che dà speranza

Dalla diagnosi di leucemia a un’inattesa maternità: la rinascita di una giovane donna.

Poteva non sopravvivere, ora sta per diventare mamma. A pochi giorni dal Natale 2023, Frankie-Ella Lloyd ha suonato la campana che segna la fine delle cure oncologiche. Un anno dopo, questa giovane britannica di 19 anni si prepara a dare alla luce la sua prima figlia, in quella che i medici definiscono un vero “miracolo medico”.

Frankie-Ella Lloyd
Frankie-Ella Lloyd

Una diagnosi devastante, trattamenti massacranti, la perdita dell’adolescenza. Ma anche una forza d’animo fuori dal comune, un legame familiare che si rafforza e la sorpresa più grande: una gravidanza inaspettata, dopo che le era stato detto che non avrebbe potuto avere figli.

La sua storia, che arriva da Chelmsford, nella contea inglese dell’Essex, è un racconto di resilienza, speranza e nuova vita. E rappresenta un messaggio potente per chi si trova oggi ad affrontare diagnosi simili.

Una diagnosi che cambia tutto

Nel settembre 2021, Frankie-Ella aveva solo 15 anni quando ha ricevuto la diagnosi di leucemia linfoblastica acuta (LLA), un tumore del sangue particolarmente aggressivo. Il primo segnale d’allarme? Un gonfiore sospetto alla mascella e strane macchie viola, rosse e nere sulle gambe.

Oltre a questi sintomi visibili, la ragazza soffriva di forti capogiri e una stanchezza estrema. Fu il dentista, dopo averla visitata, a indirizzarla immediatamente verso l’ospedale. I successivi esami al Broomfield Hospital hanno confermato il peggiore dei timori.

“All’epoca non mi rendevo nemmeno conto di quanto stessi male”, ha raccontato alla stampa britannica. “Guardando indietro, è stato un inferno”.

Chemioterapia e isolamento: “La mia adolescenza è finita lì”

Il giorno successivo alla diagnosi, Frankie-Ella ha iniziato un intenso ciclo di chemioterapia presso l’University College Hospital di Londra. La terapia è durata oltre due anni e ha comportato numerosi effetti collaterali, tra cui la perdita dei capelli, dolori intensi e un generale indebolimento del corpo.

“È stato un salto enorme: da essere indipendente a non potermi alzare dal letto”, ha detto. “Mi hanno strappato via gli anni dell’adolescenza. Non ho potuto sostenere gli esami scolastici e ho perso diverse amicizie, non per cattiveria, ma perché nessuno sapeva cosa dirmi”.

Durante questo periodo buio, Frankie-Ella ha costruito un legame fortissimo con la sorella minore, Louisa-May, oggi 17enne. Insieme hanno affrontato la malattia, rafforzando un rapporto che oggi definiscono “indistruttibile”.

Il suono della speranza: la campana suonata a dicembre 2023

Dopo oltre due anni di trattamenti, il 21 dicembre 2023 Frankie-Ella ha suonato la tradizionale campana dei reparti oncologici, che segna la fine del percorso terapeutico. Due giorni dopo, il 23 dicembre, ha ricevuto la sua ultima dose di chemioterapia.

“Senza il supporto delle persone attorno a me non ce l’avrei fatta”, ha confessato. “Suonare quella campana è stato il momento più bello della mia vita. Ma non è che da lì in poi tutto torna normale: bisogna ricostruirsi piano piano, e il mio corpo era completamente a pezzi”.

Una gravidanza inaspettata dopo la battaglia contro il cancro

Terminati i trattamenti, Frankie-Ella era stata informata che la sua fertilità era compromessa. I medici ritenevano che il cancro avesse danneggiato le sue ovaie e non era stato possibile congelare gli ovociti, vista la gravità della malattia.

Per questo, quando il 17 maggio 2025 ha scoperto di essere incinta, è rimasta senza parole.

“Conosco molto bene il mio corpo dopo tutte quelle cure, sentivo che c’era qualcosa di strano. Ma non pensavo minimamente fosse una gravidanza”, ha raccontato. Dopo ben 16 test di gravidanza positivi a casa, ha fatto un’ecografia che ha confermato tutto.

La notizia ha stupito anche i medici: secondo l’NHS britannico, le ovaie possono tornare a funzionare settimane, mesi o anni dopo la fine delle terapie, ma non c’è mai alcuna garanzia. In molti casi, la fertilità non si ripristina più.

La gioia di una nuova vita

Ora Frankie-Ella è alla 35ª settimana di gravidanza. Il parto è previsto all’inizio di gennaio 2026. In una lettera ufficiale, uno dei suoi medici ha definito la sua gravidanza “un miracolo medico”.

La ragazza è seguita con attenzione dal personale dell’ospedale, con due ecografie a settimana e un piano personalizzato per il parto. Durante il trattamento oncologico, ha subito 28 procedure alla colonna vertebrale, tra cui due biopsie del midollo osseo e 26 punture lombari. Questi interventi hanno reso difficile anche la possibilità di ricevere un’epidurale.

“Sono classificata come ad alto rischio, ci sono molti controlli extra e appuntamenti”, ha spiegato. “Non sarà facile, ma vale tutto la pena”.

Il sostegno della famiglia: “È il nostro raggio di luce”

Il 2 agosto, la famiglia ha organizzato una festa per scoprire il sesso del nascituro: sarà una femmina. La madre di Frankie-Ella, Victoria Macdonald, ha commentato:

“Abbiamo vissuto il periodo più difficile delle nostre vite. Ora siamo più uniti e forti. Certo, è spaventoso: mia figlia sta per avere una figlia. Ma tutto è possibile”.

Nonostante dolori alla schiena, nausea e stanchezza, Frankie-Ella affronta la gravidanza con coraggio.

“Non è stato per niente facile. Ma dopo tutto quello che ho passato, ogni momento è prezioso. Questa potrebbe essere la mia unica occasione per diventare madre. Non ci ho pensato due volte”.

Lo sapevi che…?

  • Ogni anno in Italia si registrano circa 400 nuovi casi di leucemia linfoblastica acuta nei bambini e adolescenti.
  • Il tasso di sopravvivenza per la LLA nei minori è superiore all’85%.
  • In alcuni casi, le terapie oncologiche possono compromettere definitivamente la fertilità, ma esistono opzioni come la crioconservazione degli ovociti o l’uso di ovuli donati.
  • Il suono della “campana della guarigione” è una tradizione nata negli Stati Uniti e diffusa in molti ospedali oncologici: un gesto simbolico per celebrare la fine dei trattamenti.

FAQ

Cos’è la leucemia linfoblastica acuta (LLA)?
È un tipo di tumore del sangue che colpisce le cellule immature del midollo osseo. Colpisce soprattutto bambini e adolescenti.

È possibile avere figli dopo la chemioterapia?
Dipende dal tipo di cura, dalla durata e dall’età del paziente. In alcuni casi, la fertilità può tornare, ma non è garantito.

Cosa significa suonare la campana in ospedale?
È un gesto simbolico che indica la fine del trattamento oncologico. Un momento molto emozionante per i pazienti.

Le terapie oncologiche possono causare problemi alla colonna vertebrale?
Sì. Alcune procedure, come le punture lombari ripetute, possono indebolire la zona e rendere più complicato il parto o l’uso di analgesie come l’epidurale.

Cosa succede dopo la fine delle cure per il cancro?
I pazienti vengono seguiti per diversi anni, soprattutto nei primi cinque, in cui il rischio di recidiva è più alto.

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