Mal di testa e dolori: perché l’ibuprofene non è sempre sicuro

L’ibuprofene è tra i farmaci più usati in Italia, ma pochi conoscono i suoi rischi potenzialmente gravi.

Ibuprofene
Ibuprofene

Quante volte ci è capitato di prendere un antidolorifico “da banco” senza pensarci troppo? Un mal di testa improvviso, dolori articolari, febbre: la soluzione più comune è ricorrere a un farmaco antinfiammatorio non steroideo, come l’ibuprofene. Ma siamo davvero consapevoli dei rischi che comporta un uso frequente o prolungato di queste pillole?

Secondo il dottor Mark Porter, medico britannico e divulgatore molto seguito, come riportato sul Mirror, gli antinfiammatori più diffusi – tra cui l’ibuprofene – possono provocare ulcere gastriche potenzialmente letali e aumentare la probabilità di complicazioni cardiovascolari e renali.

Un rischio sottovalutato

Scrivendo sulla sua rubrica per The Times, Porter ha sottolineato che ogni anno nel Regno Unito decine di migliaia di persone vengono ricoverate in ospedale a causa delle complicanze degli anti-infiammatori. Una persona su dieci, purtroppo, non sopravvive.

Il problema principale riguarda la formazione di ulcere nello stomaco o nel duodeno. Nella maggior parte dei casi queste lesioni guariscono senza conseguenze gravi, ma non sempre è così. Alcuni pazienti, come il noto conduttore radiofonico Steve Wright, non arrivano nemmeno in ospedale.

Gli effetti collaterali più pericolosi

Gli anti-infiammatori non steroidei (FANS) come l’ibuprofene, se assunti regolarmente o in dosi elevate, possono:

  • Aumentare la pressione arteriosa
  • Incrementare il rischio di infarto e ictus
  • Danneggiare i reni, favorendo l’insufficienza renale cronica
  • Provocare sanguinamenti interni, che spesso richiedono ricoveri urgenti

Il dottor Porter spiega che le complicanze da ulcera peptica – come sanguinamento e perforazione – sono tra le più gravi: “Queste condizioni possono essere letali e portano in ospedale ogni anno decine di migliaia di persone nel Regno Unito. Almeno una su dieci non farà ritorno a casa”.

I numeri del problema

Secondo le stime citate da Porter:

  • Una persona su dieci svilupperà, nel corso della vita, un’ulcera gastrica o duodenale.
  • In un anno “tipico” nel Regno Unito circa 25.000 pazienti vengono ricoverati per sanguinamento gastrointestinale alto.
  • Molti di questi casi sono legati proprio ai farmaci che assumono quotidianamente.

E il dato non riguarda solo la Gran Bretagna. In Italia, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, circa il 15% della popolazione assume regolarmente FANS, spesso senza consultare il medico.

Quali sono i campanelli d’allarme da non ignorare

Riconoscere per tempo i sintomi è fondamentale per ridurre i rischi. Alcuni segnali che dovrebbero far scattare un immediato consulto medico includono:

  • Dolore o bruciore di stomaco persistente
  • Feci nere o con sangue
  • Vomito con tracce di sangue
  • Calo inspiegabile di peso
  • Anemia inspiegata

Spesso i pazienti tendono a sottovalutare questi sintomi, attribuendoli a disturbi passeggeri. In realtà, possono essere indicatori di ulcere sanguinanti.

Come proteggersi

Gli specialisti consigliano alcune regole semplici ma efficaci:

  • Non assumere mai FANS a stomaco vuoto
  • Evitare l’uso prolungato senza supervisione medica
  • Limitare il consumo di alcol mentre si assumono questi farmaci
  • Informare il medico se si assumono anticoagulanti o cortisonici, che aumentano i rischi
  • Valutare, nei casi necessari, l’uso di farmaci protettori gastrici insieme agli antinfiammatori

Conclusioni

Gli antinfiammatori come l’ibuprofene restano farmaci molto utili, ma non innocui. L’abitudine di prenderli “come fossero caramelle” è pericolosa.

Come ricorda il dottor Porter, il problema non è l’uso occasionale, ma la leggerezza con cui molte persone li assumono regolarmente, senza valutarne i rischi. Parlare con il medico e rispettare le indicazioni di sicurezza può fare la differenza tra un sollievo temporaneo e una complicazione grave.

Suggerimento utile

Per chi soffre spesso di disturbi gastrici legati ai farmaci, può essere utile tenere a casa un misuratore di pressione digitale disponibile su Amazon, per monitorare eventuali variazioni di pressione arteriosa durante l’assunzione di antinfiammatori.

FAQ

Gli antinfiammatori fanno sempre male?
No, se usati in modo occasionale e corretto sono sicuri. I rischi aumentano con l’uso frequente o senza controllo medico.

L’ibuprofene è più pericoloso dell’aspirina?
Entrambi appartengono alla stessa famiglia (FANS) e hanno rischi simili per stomaco e apparato cardiovascolare.

Cosa posso prendere al posto degli antinfiammatori?
Dipende dal dolore: paracetamolo e terapie non farmacologiche possono essere alternative. È sempre bene parlarne col medico.

Chi è più a rischio di complicanze?
Anziani, persone con ulcera pregressa, chi assume anticoagulanti, chi ha pressione alta o malattie cardiache.

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