“Solo dolori mestruali”: così una donna di 33 anni ha rischiato di morire
“Mi dicevano che erano solo dolori mestruali”: la storia di Paige, salvata in extremis dopo anni di diagnosi sbagliate.
Dall’appendice perforata alla sepsi, fino alla diagnosi di endometriosi allo stadio 4. La battaglia di una donna contro il dolore invisibile che i medici ignoravano da anni.

Paige Hughes ha rischiato la vita. Tutto è cominciato con crampi debilitanti, stanchezza cronica e fitte lancinanti. Per anni i medici le hanno ripetuto che si trattava solo di “cattivi dolori mestruali”. Ma la realtà era ben diversa: Paige soffriva di endometriosi allo stadio 4, una patologia cronica e ancora oggi sottovalutata, che le ha causato la perforazione dell’appendice e un’infezione tanto grave da portarla a un passo dalla morte.
Oggi ha 33 anni e racconta il suo calvario con lucidità e coraggio:
“Mi sento come se qualcuno mi avesse punto con un ago e mi avesse risucchiato la vita. Sembra esagerato, ma è così. Mi stanco in fretta, a volte anche solo dopo mezz’ora. Ho ancora fitte improvvise, problemi intestinali, mal di testa, confusione mentale… Accettare che fosse una malattia cronica mi ha richiesto anni“.
Indice dell'articolo
- 1 Una vita di dolore ignorato
- 2 Una malattia che cambia tutto: lavoro, relazioni, quotidianità
- 3 Una strada alternativa: niente farmaci, ma approccio naturale
- 4 Una nuova vita: dalla malattia alla professione
- 5 Quando il benessere arriva, arriva anche il dolore di averlo ignorato
- 6 “Fidati del tuo corpo: sa cosa ti serve”
- 7 Lo sapevi che…?
- 8 🛎 Il consiglio Amazon
Una vita di dolore ignorato
Paige è originaria di Manchester e, come molte altre donne, ha passato la giovinezza a convivere con sintomi inspiegabili. Gli esami clinici non rivelavano nulla di anomalo, e ogni volta le veniva detto che era tutto “normale”.
Ma la realtà è che il suo corpo le stava lanciando segnali di allarme ignorati per troppo tempo.
Nel novembre 2018, a 27 anni, durante un ricovero ospedaliero d’urgenza, i medici si accorgono casualmente di un’anomalia nelle scansioni. È endometriosi, allo stadio più avanzato. Un tessuto simile a quello dell’endometrio, che normalmente si sviluppa solo nell’utero, si era invece diffuso in altre parti del corpo, compresa la zona intestinale.
Il risultato? L’appendice si è infiammata fino a perforarsi, causando una sepsi che ha richiesto settimane di ricovero.
Una malattia che cambia tutto: lavoro, relazioni, quotidianità
Per chi soffre di endometriosi, non esiste solo il dolore fisico. C’è anche la frustrazione dell’incomprensione, della solitudine, del dover spiegare ogni volta cosa si prova.
“Una normale giornata di lavoro diventava difficile. Portavo la borsa dell’acqua calda in ufficio. I miei rapporti ne hanno risentito, così come la vita sociale. Quando ho una ricaduta, devo cancellare tutto all’ultimo minuto. E non è da me. Ma in quei momenti, il dolore ha la priorità assoluta“.
Una strada alternativa: niente farmaci, ma approccio naturale
A Paige erano state proposte soluzioni standard: chirurgia o terapie ormonali. Lei, però, ha scelto un’altra via.
Ha deciso di sperimentare un percorso naturale e olistico, basato su:
- Alimentazione ciclica
- Esercizi fisici mirati
- Riflessologia plantare
- Meditazione
- Regolazione del sistema nervoso
- Miglioramento della qualità del sonno
“Io sono naturalmente portata verso questo tipo di approccio. Ho pensato: proviamo prima con questo, e se non funziona, passerò ad altro. I miei livelli di energia sono migliorati, le ricadute si sono ridotte e le scansioni hanno mostrato segni evidenti di miglioramento“.
Una nuova vita: dalla malattia alla professione
Nel 2024, forte dei miglioramenti raggiunti, Paige ha lasciato il suo lavoro nel terzo settore e si è formata come coach di salute mestruale e personal trainer.
Oggi è co-fondatrice di The Alternative, uno spazio dedicato alla salute femminile, queer e inclusiva, dove si promuove un approccio rispettoso del corpo e dei suoi ritmi.
“Le persone pensano che stai ignorando il parere dei medici. Ma io mi sono formata, ho studiato, e ho scelto ciò che funziona per il mio corpo. Nessuno può dirti che è sbagliato, se sta funzionando.”
Quando il benessere arriva, arriva anche il dolore di averlo ignorato
“L’estate scorsa mi sono resa conto di quanto stavo bene. E mi è arrivato addosso un senso di lutto per aver negato al mio corpo questo livello di cura per così tanto tempo. Quando ti senti davvero in salute, ti rendi conto di quanto stavi male prima“.
Nel suo percorso ha integrato:
- Riflessologia
- Pratiche somatiche
- Alimentazione consapevole
- Vitamine
- Igiene del sonno
- Scrittura terapeutica
- Terapia
- Allenamento fisico
Una strategia completa e costruita nel tempo che oggi l’ha resa più forte, consapevole e autonoma.
“Fidati del tuo corpo: sa cosa ti serve”
Paige ha un messaggio forte per chi vive la sua stessa condizione:
“Meriti di essere ascoltata. Sempre. Meriti un supporto vero, qualificato, che ti aiuti a capire il tuo corpo, non a reprimerlo.”
“C’è molto sulla salute mestruale e ormonale che non ci hanno mai insegnato a scuola. Quando tengo i miei workshop, le persone mi dicono: ‘Non posso credere di non averlo mai saputo!’. C’è sempre più di un percorso possibile. Sei libera di scegliere quello giusto per te.”
Lo sapevi che…?
- L’endometriosi può impiegare in media 7-10 anni per essere diagnosticata.
- È una delle principali cause di infertilità femminile.
- In Italia, si stima che ne soffrano circa 3 milioni di donne.
- L’endometriosi non è un semplice mal di pancia: può compromettere organi come vescica, intestino e persino i polmoni.
- L’endometriosi è riconosciuta come malattia invalidante dal Ministero della Salute solo dal 2017.
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