Arresto cardiaco improvviso a 21 anni: “Mio padre mi ha riportata in vita”

Stava mangiando patate davanti alla TV quando il cuore si è fermato all’improvviso. È viva grazie al padre che aveva appena seguito un corso di rianimazione.

Olivia Pitfield e il padre.
Olivia Pitfield e il padre.

Una scena quotidiana si è trasformata in un incubo: Olivia Pitfield, 21 anni, studentessa senza alcuna patologia pregressa, è andata in arresto cardiaco mentre guardava la televisione a casa sua, a Cobham, nel Surrey (Regno Unito). A salvarle la vita è stato suo padre Gary, 55 anni, giardiniere di professione, che pochi giorni prima aveva frequentato un corso di aggiornamento sulla rianimazione cardiopolmonare (RCP) con l’associazione St John Ambulance.

Quando la madre, Karen, è uscita di corsa in giardino gridando che Olivia non si muoveva, Gary ha capito subito che qualcosa di grave stava accadendo. Ha agito d’istinto, mettendo in pratica ogni nozione appresa. Lo racconta il Mirror.

Un intervento tempestivo che ha fatto la differenza

“Sono corso in salotto e ho trovato Olivia seduta sulla sedia, immobile”, racconta Gary. “Le ho controllato il polso, poi l’ho spostata sul pavimento e ho iniziato immediatamente con le compressioni toraciche, come avevo imparato nel corso”.

Mentre Karen chiamava il numero d’emergenza 999, Gary continuava la rianimazione. “Aveva aspirato del cibo, probabilmente pezzi di hash brown. Era finito nei polmoni. Ho continuato a fare la RCP fino all’arrivo dei paramedici con il defibrillatore”.

Otto minuti. Tanto è passato dall’inizio dell’arresto cardiaco all’arrivo dell’ambulanza. “Sono sembrati un’eternità. Ma l’adrenalina mi ha fatto andare avanti”.

Tre settimane di coma e una lunga rinascita

I sanitari sono riusciti a rianimare Olivia, ma la situazione è rimasta critica. Ha ripreso a respirare, ma in modo intermittente. L’aspirazione del cibo aveva provocato una grave lesione polmonare. È entrata in coma e ci è rimasta per tre settimane.

Oggi Olivia ha 25 anni e si è ripresa completamente, grazie anche all’installazione di un defibrillatore interno. Ma la strada è stata lunga.

“Non ricordo molto di quel giorno,” racconta Olivia. “Quando mi sono svegliata in ospedale e ho visto i miei genitori, mi hanno spiegato tutto. È stato uno shock. Mi sentivo triste perché loro avevano vissuto quell’incubo… ma anche felice di essere ancora viva”.

“Ho dovuto ricostruire la mia vita, pezzo dopo pezzo”

Dopo il risveglio, Olivia ha affrontato un periodo difficile anche a livello psicologico. “Mentalmente è stata dura tornare alla realtà. Ero sempre stata una persona attiva, e vedere i miei amici che tornavano a cavallo, a fare la loro vita, senza di me… è stato doloroso”.

Con il tempo e la terapia, ha recuperato le forze. Oggi lavora come assistente in una scuderia, e racconta la sua storia per sensibilizzare l’opinione pubblica.

Conoscere il primo soccorso può salvare la vita

“Papà è sempre stato attento al primo soccorso, anche per via del suo lavoro”, dice Olivia. “Ora più che mai so quanto sia importante saper intervenire. Può capitare ovunque, a chiunque, in qualsiasi momento. Mi ha insegnato a non dare mai per scontata la presenza di chi ci vuole bene”.

Anche Gary sottolinea l’importanza della preparazione: “Sapere come fare la RCP è fondamentale. Tutti dovrebbero saperla fare. Non ho fatto niente di straordinario, ho solo fatto ciò che andava fatto. Ma ricorderò ogni secondo di quel giorno”.

Cosa fare in caso di emergenza: i 4 passi da ricordare

Secondo le linee guida più recenti, in caso di arresto cardiaco improvviso:

  1. Verificare la coscienza e la respirazione della persona.
  2. Chiamare subito i soccorsi (112 o 118 in Italia).
  3. Iniziare le compressioni toraciche: 100-120 al minuto, al centro del torace.
  4. Usare un defibrillatore appena disponibile.

Perché ogni secondo conta

Un arresto cardiaco fuori dall’ospedale ha una probabilità di sopravvivenza del 5-10%. Se si interviene entro pochi minuti con RCP e defibrillazione, la sopravvivenza può salire oltre il 50%.

Un corso che può salvarti la vita

Alla luce della storia di Olivia, è evidente quanto sia utile imparare anche solo le basi del primo soccorso. Non serve essere medici o infermieri: bastano poche ore di formazione per acquisire gli strumenti giusti per intervenire.

👉 Ti invitiamo a informarti sui corsi di primo soccorso offerti da associazioni come la Croce Rossa Italiana o il 118 locale. Potresti fare la differenza nella vita di qualcuno.

Un consiglio utile: defibrillatore per uso domestico

Se vuoi sentirti più preparato in caso di emergenza, esistono defibrillatori portatili pensati per l’ambiente domestico. Un esempio è il Defibrillatore Semiautomatico Philips HeartStart HS1, facile da usare anche da chi non ha esperienza medica. Può essere un alleato prezioso in attesa dei soccorsi.

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FAQ

Cosa succede al corpo durante un arresto cardiaco?
Il cuore smette improvvisamente di battere, interrompendo la circolazione del sangue. Senza interventi, può portare alla morte entro pochi minuti.

È vero che la RCP può essere fatta anche senza respirazione bocca a bocca?
Sì. Le linee guida attuali privilegiano le compressioni toraciche continue, soprattutto per i soccorritori non esperti.

Dove posso imparare la RCP in Italia?
Puoi rivolgerti a Croce Rossa Italiana, ANPAS, Misericordie, oppure controllare sul sito del 118 locale.

Quanto costa un defibrillatore domestico?
I prezzi variano, ma si trovano modelli base affidabili a partire da circa 1.000 euro.

Il defibrillatore può essere usato da chiunque?
Sì, sono progettati per essere utilizzati anche da persone senza esperienza, grazie a istruzioni vocali guidate.

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