Donna con mano bionica con il senso del tatto: test riuscito

Una donna che ha perso la mano sinistra in un incidente sta avendo una seconda possibilità grazie a una nuova mano bionica con il senso del tatto.

Una donna che ha perso la mano sinistra in un incidente sta avendo una seconda possibilità grazie a una nuova mano bionica con il senso del tatto.

Almerina Mascarello, che ha perso la mano sinistra quasi 25 anni fa, ha detto: “è quasi come se fosse tornata di nuovo“.

La BBC ha spiegato che un team internazionale – che comprende ingegneri, neuroscienziati, chirurghi, specialisti di elettronica e robotica – ha sviluppato la mano bionica nel 2014 ma le apparecchiature sensoriali e informatiche a cui era collegata erano troppo grandi per lasciare il laboratorio.

La tecnologia di oggi, però, si è ridotta così da adattarsi all’interno di uno zaino, rendendola portatile.

La mano protesica ha sensori che rilevano informazioni sulla morbidezza o la durezza di un oggetto. Questi messaggi sono collegati a un computer in uno zaino che li converte in un linguaggio che il cervello può comprendere.

L’informazione viene poi trasmessa al cervello di Almerina tramite piccoli elettrodi impiantati sui nervi del suo braccio.

Nei test, Almerina – che era bendata – era in grado di dire se l’oggetto che stava raccogliendo fosse duro o morbido.

La donna ha detto alla BBC: “La sensazione è spontanea come se fosse la tua vera mano; sei finalmente in grado di fare cose che prima erano difficili, come vestirsi, indossare scarpe, tutte cose banali ma importanti“.

Almerina Mascarello

Almerina Mascarello

Ciò rappresenta un altro progresso nella neuroprostetica, l’interfaccia tra la macchina e il corpo umano.

Stiamo andando sempre più nella direzione dei film di fantascienza come la mano bionica di Luke Skywalker in Guerre Stellari. Una protesi completamente controllata e totalmente naturale, identica alla mano umana“. Così il professor Silvestro Micera, neurochirurgo all’EPFL di Losanna e alla Scuola Sant’Anna di Pisa.

Il professor Paolo Rossini, neurologo dell’Ospedale Gemelli di Roma, ha dichiarato alla BBC: “Una volta che puoi controllare una protesi robotica con il cervello, puoi pensare a crearne una che consenta movimenti più complessi di una mano con cinque dita“.

Almerina ha mantenuto la mano bionica per sei mesi ma ora è stata rimossa, in quanto è ancora un prototipo.

Quando la mano bionica sarà perfezionata, Almerina ha già fatto sapere che le piacerebbe riaverla indietro e per sempre.

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