Dolori articolari: come riconoscerli? Cause, sintomi e rimedi

Una condizione che crea disagio e che si allevia durante un bagno caldo oppure con dei massaggi. I dolori articolari possono denotare delle manifestazioni che possono essere di natura patologica o meno come un semplice sintomo dell’influenza.

Dolori articolari, cosa sono e quali sono i rimedi

É la percezione del dolore a far rendere conto di avere un problema articolare che può essere localizzato in differenti sedi come spalla, gomito, polso, mano, anca, ginocchio, caviglia e piede.

I dolori articolari (artralgia) possono nascere non solo dalle articolazioni stesse ma anche dai legamenti, i tendini, i muscoli e possono interessare una o più articolazioni.

A scatenare questa manifestazione dolorosa possono essere diverse patologie tra cui quelle di natura reumatica ma non solo, eccone alcune: artrite reumatoide, artrosi, borsite, epatite, gotta, ipotiroidismo, meningite, morbo di Crohn, osteoporosi, psoriasi, sindrome premestruale, tendinite e tenosinovite.

Ma nella maggioranza dei casi la causa principe è l’artrite (infiammazione cronica delle articolazioni con causa sconosciuta).

Altre manifestazioni esterne alle articolazioni che causano dolore sono la fibromialgia, la polimialgia reumatica, la borsite o la tendinite.

Come si riconoscono le articolazioni infiammate?

Basta toccarle, saranno calde e gonfie, raramente la cute presenterà rossore.

Come affrontare questo problema?

Ci sono dei segnali sentinella che devono porre l’attenzione medica quali: gonfiore, calore e arrossamento dell’articolazione, eruzioni, macchie o chiazze violacee, ulcere della bocca o nel naso o organi genitali, dolore toracico e respiro affannoso (tosse), dolore addominale, febbre, sudorazione, brividi, calo ponderale, dolore o rossore oculare.

Intanto è doveroso recarsi da un reumatologo che dovrà riconoscere la causa scatenante della manifestazione dolorosa, comprendere quali e quante articolazioni sono coinvolte e se si tratta di una manifestazione acuta o cronica.

Riconoscere la presenza di una malattia sistemica primaria, i trattamenti saranno specifici in base alla diagnosi posta.

Sarà il medico a porre diverse domande mirate, a valutare la condizione tramite l’esame obiettivo arrivando così ad individuare gli esami a cui sottoporsi (analisi del liquido articolare, esami del sangue per la ricerca di anticorpi, velocità di eritrosedimentazione (VES) e livelli di proteina c-reattiva.

In un’ultima analisi potrà essere necessario sottoporsi ad un’aspirazione articolare.

Mentre sei a casa potrai approcciarti a semplici rimedi: fare riposare l’articolazione coinvolta e trattarla con il freddo o il caldo, ricorrere ai farmaci da banco come antinfiammatori o antidolorifici.

“L’antidolorifico più conosciuto e sicuro è il paracetamolo a differenza degli antinfiammatori che devono essere assunti con cautela e per breve tempo”, afferma il Dr. SelmiResponsabile di Reumatologia e Immunologia clinica in Humanitas e docente dell’Università degli Studi di Milano.

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