Dito amputato nella porta dell’asilo nido, bimbo di 3 anni operato d’urgenza

Momenti di angoscia in un asilo nido, quando un bambino di tre anni ha avuto il dito incastrato nella serratura di una porta.

Momenti di angoscia si sono vissuti nell’asilo nido montessoriano Beato Pietro a Treia, nella frazione di Passo, nelle Marche, quando un bambino di appena tre anni ha avuto il dito incastrato nella serratura di una porta. L’incidente ha causato l’amputazione parziale del dito mentre la porta si chiudeva. Lo riporta Il Messaggero.

Bimbo trasportato in ospedale con l’eliambulanza

I sanitari del 118 sono stati prontamente chiamati e hanno valutato le condizioni del bambino come serie, richiedendo l’intervento dell’eliambulanza. L’elicottero è atterrato presso il campo sportivo Giovanni Compagnoni e il piccolo è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Salesi di Ancona. Al momento del trasporto, l’intervento chirurgico di ricostruzione del pollice era ancora in corso.

Mario Capparucci, presidente della cooperativa Prisma che gestisce l’asilo nido, si è recato personalmente all’ospedale per verificare le condizioni di salute del bambino e offrire supporto alla famiglia. Ha sottolineato che, nonostante la continua sorveglianza nell’asilo, gli incidenti possono purtroppo accadere. Tuttavia, ha espresso fiducia nella tempestività ed efficienza dell’intervento dei soccorsi.

Capparucci ha evidenziato l’encomiabile rapidità dei soccorsi, con l’arrivo immediato dell’ambulanza, una diagnosi tempestiva e il supporto prontamente offerto dai genitori e dagli educatori. Ha anche apprezzato la solidarietà e la partecipazione delle altre famiglie dell’asilo nido, sottolineando l’attenzione e le telefonate ricevute da parte di chi era preoccupato. La piccola comunità di Passo di Treia ha dimostrato grande unità e sostegno reciproco in questo momento difficile.

Capparucci ha concluso sottolineando l’impegno dell’asilo nido nel continuare la propria missione educativa e di cura, cercando di superare presto questo triste episodio. La comunità locale si unisce nel desiderio che il bambino si riprenda completamente e che la sua famiglia trovi conforto e sostegno in questo periodo di guarigione.

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