Distimia: sintomi, cause e consigli sulla depressione cronica

Disturbo depressivo persistente (chiamato anche distimia) è un termine usato per descrivere la depressione cronica.

Disturbo depressivo persistente (chiamato anche distimia) è un termine usato per descrivere la depressione cronica.

Rispetto alla depressione maggiore, i sintomi della distimia sono più miti ma durano più a lungo. Se un adulto ha sofferto i sintomi per più di due anni, ‘soddisfa’ i criteri per la diagnosi di distimia.

Il disturbo colpisce il 4,1% delle donne e il 2,2% degli uomini ad un certo punto della loro vita. Le persone con distimia spesso si abituano ai loro sintomi e non ricevono l’aiuto di cui hanno bisogno ma la distimia può essere trattata con successo con gli antidepressivi e la terapia adeguata.

I SINTOMI

I sintomi della distimia possono variare di intensità nel tempo e possono persino scomparire (per non più di due mesi) e poi ritornare.

I sintomi più comuni:

  • disinteresse nei confronti di attività quotidiane e cose che prima divertivano;
  • sentimenti prolungati di tristezza, vuoto, disperazione e ansia;
  • mancanza di energia;
  • diminuita capacità di concentrazione, pensiero e scelta;
  • scarsa autostima, costante autocritica e senso di colpa;
  • irritabilità e rabbia;
  • problemi di sonno: sonno disturbato o eccessivo sonno;
  • diminuzione o aumento dell’appetito e conseguente variazione di peso.
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LE CAUSE

Non è esattamente chiaro ciò che causa il disturbo depressivo persistente. Può derivare da una combinazione di fattori. Esempio: una persona con una predisposizione ereditaria alla depressione può sviluppare il disturbo a seguito di un evento traumatico che non avrebbe causato la stessa risposta in qualcuno che non è incline alla depressione.

Gli esperti pensano che i seguenti fattori possano contribuire alla distimia:

  • Differenze fisiche nel cervello. Le differenze tra un cervello sano e un cervello depresso possono effettivamente essere osservate in una scansione cerebrale ma non è ancora chiaro come e perché si sviluppano;
  • Chimica del cervello. La serotonina è un neurotrasmettitore che aiuta a regolare l’umore, e quando c’è uno squilibrio, un individuo sperimenta sintomi depressivi;
  • Privazione del sonno. La mancanza di sonno può derivare dalla depressione, può peggiorarla ed è anche considerata una delle sue cause;
  • Squilibrio di cortisolo e ormoni tiroidei. Non è chiaro se sia lo squilibrio ormonale che contribuisca alla depressione o se sia il contrario (può essere entrambi);
  • Storia familiare. Se il parente stretto ha o ha avuto depressione, è più probabile che la sviluppi;
  • Eventi di vita stressanti. La perdita di una persona cara, il divorzio, l’essere licenziati o l’essere cronicamente stressati possono scatenare la depressione;
  • Essere vittima di bullismo, trascurato o abusato da bambino.

IN CASO DI DISTIMIA

  • non esitare a chiedere aiuto se hai sintomi depressivi: il trattamento funziona per la maggior parte delle persone;
  • non essere troppo duro con te stesso: imposta obiettivi realizzabili;
  • non allontanare i tuoi cari: i loro tentativi di aiuto possono sembrare imbarazzanti ma hanno in mente il meglio per te;
  • fai qualcosa che ti faceva sentire bene: rileggere un libro preferito, andare a vedere un film o vedere un vecchio amico;
  • fai attività fisica: non deve essere intensa, camminare andrà bene;
  • segui un’alimentazione equilibrata e diversificata;
  • evita alcol e droghe: peggiorano solo la depressione;
  • rimanda le decisioni importanti fino a quando non ti sentirai meglio: cambiamento di carriera, matrimonio o divorzio…;
  • sii paziente: sia gli antidepressivi che la terapia del linguaggio richiedono tempo per cominciare a dare qualche frutto.

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