Dispositivi di protezione individuale in uno studio medico
I Dispositivi di Protezione Individuale, abbreviati con l’acronimo DPI, sono strumenti di protezione della persona che, nel caso del personale medico e infermieristico, permettono di proteggere dal contagio se stessi e i pazienti, nonché di mantenere alti i livelli di igiene nell’ambiente, preservando anche la strumentazione.
Il contatto diretto tra gli strumenti e la pelle o le mucose, ma anche il semplice respiro, potrebbe infatti non solo mettere in pericolo la salute dello stesso medico, facendolo entrare in contatto con patogeni di vario genere, ma anche quella del paziente. Per questo motivo, non solo chi lavora negli ospedali, ma anche chi ha uno studio medico deve sempre avere a disposizione DPI idonei e a norma di legge, come le mascherine chirurgiche o i guanti in lattice monouso, da indossare quando entra in contatto diretto con il paziente, durante le visite o piccoli interventi che possono essere effettuati in studio.
Quali caratteristiche devono avere i DPI ad uso medico
I Dispositivi per la Protezione Individuale che devono sempre essere presenti in uno studio medico e utilizzati quando necessario, sono regolamentati dal Decreto Legge 17/2019, il quale ha recepito la norma UE 425/2016, nonché il Regolamento (UE) 2017/745, il quale stabilisce i requisiti di base dei Dispositivi Medici. Tutti i dispositivi acquistati devono dunque essere stati prodotti rispettando i requisiti identificati nella normativa.
In linea generale, i dispositivi di protezione individuale devono essere realizzati in modo tale da prevenire il rischio di contagio senza mette in pericolo la salute di chi li indossa, creando una barriera atta a bloccare gli agenti infettivi.
DPI in ambito medico: l’importanza di un utilizzo corretto
Affinché il loro utilizzo risulti efficace, i Dispositivi di Protezione Individuale devono essere utilizzati nel modo corretto. Innanzitutto, è necessario che vengano indossati prima di entrare in contatto con il paziente o eventuali sostanze contaminate o soggette a contaminazione.
Dopo averli indossati, è fondamentale adottare i giusti comportamenti al fine di evitare contaminazioni. Il medico che indossa i guanti per pulire un’infezione o visitare un malato, dovrà ad esempio evitare di toccarsi gli occhi o aree della pelle non protette.
Al termine della visita o dell’operazione, il professionista della salute è tenuto a smaltire immediatamente i DPI nel modo più opportuno. A tal fine, è preferibile utilizzare dispositivi monouso, contenuti in confezioni singole e sterili.
Per finire, nonostante la presenza delle protezioni, il medico dovrà provvedere all’igienizzazione delle mani al fine di non contagiare il paziente successivo, sé stesso o i colleghi.
Quali DPI utilizzare in uno studio medico
Presso lo studio medico è fondamentale disporre dei seguenti DPI:
- guanti sterili monouso in lattice o realizzati con altri materiali affini e sicuri per la salute del paziente;
- mascherine chirurgiche, FFP2 e FFP3, da indossare a seconda del livello di rischio;
- visiere protettive, in grado di fornire una protezione aggiuntiva a tutto il viso.
Oltre a questi dispositivi, dovrà essere il medico stesso a determinare, in base alla sua specializzazione e ai servizi offerti presso il suo studio, quali altri dispositivi tenere a disposizione al fine di tutelare se stesso, i propri pazienti e i colleghi.