Dialisi: il trattamento per curare l’insufficienza renale

Forse in tanti hanno sentito parlare in precedenza di dialisi, ma non sanno esattamente di che cosa si tratta, qual è il suo impatto nella vita di un paziente e come si svolge nel dettaglio. Nel momento in cui reni presentano una percentuale di compromissione molto alta, quasi totale, si esegue la dialisi. È la terapia che si sostituisce al rene per purificare il sangue degli elementi di scarto che altrimenti si depositano negli organi compromettendo la salute, fino a portare al decesso. 

Dialisi: che cos’è 

la dialisi è un trattamento che ha il compito di sostituirsi ai reni compromessi che non svolgono più le lroro funzioni. È quindi un processo di tipo artificiale che ha il compito di rimuovere tutte le scorie e le sostenze di sintesi in eccesso all’intero del circolo sanguigno. La dialisi è un trattamento temporaneo che va esguito in attesa del trapianto di rene. In alcuni casi di insufficienza renale acuta, viene eseguito fino al ritorno delle funzioni renali ordinarie. 

Quando si parla di dialisi sarebbe meglio specificare perché ne esistono due tipologie diverse. La prima è l’emodialisi mentre la seconda è la dialisi peritoneale. Sia una che l’altra possono esser svolte presso centri specializzati e ospedali presso cui il paziente deve recarsi più volte in settimana, anche tutti i giorni. 

Tuttavia, quella peritoneale può altresì esser eseguita anche a domicilio dotandosi della dovuta strumentazione e grazie a un valido infermiere a domicilio a Milano. In questo modo, il trattamento può esser svolto anche durante la notte e il sonno al fine di ridurre ancora di più l’impatto negativo sulla vita del paziente il quale durante il giorno può svolgere una vita quasi normale. 

Emodialisi: di che cosa si tratta

L’emodialisi è un modo che si usa per svolgere il trattamento di dialisi. È una trattamento ospedaliero che prevede 3 sedute settimanali che hanno una durata di circa 4 ore. Purtroppo, l’emodialisi ha un impatto sulla qualità dei vita del paziente molto alto. 

Per spigare come avviene in breve, il sangue viene prelevato e pompato dentro a un macchinario noto come dializzatore che non è altro che un rene artificiale. Il dializzatore filtra il sangue delle scorie metaboliche e i liquidi in eccesso. Una volta purificato, il sangue viene introdotto nuovamente nel corpo del paziente. Il macchinario, oltre agli elettroliti, regola il potassio e la pressione sanguigna. Durante la terapia viene iniettato un farmaco come l’eparina che va a prevenire la formazione di pericolosi coaguli nel dializzatore che potrebbero andare a raggiungere il cuore, provocando l’infarto, o il cervello, causando ischemia celebrale, nota anche come ictus ischemico. 

Dialisi peritoneale: come si esegue

Invece, quando si parla di dialisi peritoneale il processo è differente. Prima di sottoporsi alla terapia, il medico esegue un piccolo intervento chirurgico in anestesia locale per introdurre un catetere nella zona peritoneale, da qui prende appunto il noemi il trattamento. Si tratta di un catetere fisso introdotto nella zona dell’addome per eseguire la dialisi senza dover di volta in volta inserire un catetere. Di solito, si attende che la cicatrice guarisca completamente prima di iniziare, il che significa due settimane di tempo circa. 

Una volta che si ha il via libera, dal catetere si introduce un particolare liquido, il dialisato, che ha il compito di legarsi alle scorie. Sempre attraverso lo stesso catetere, il dialisato aggiunto di liquidi e tossine in eccesso viene espulso. 

Dialisi e salute mentale: vanno di pari passo

La dialisi resta una terapia che va svolta in attesa del trapianto del rene poiché l’insufficienza renale è uan patologia cronica e irreversibile. Il paziente vive quindi in questa sorta di eterna attesa attendendo che arriv il suo turno di ricevere un rene. 

Ovviamente, non si tratta di un rene qualunque ma uno che ha le caratteristiche giuste, a iniziare dal gruppo sanguigno. È fondamentale capire che i pazienti affetti da questa patologia hanno bisogno anche di un supporto psicologico. L salute mentale di pazienti che hanno patologie croniche è molto labile, motivo per cui si consiglia di svolgere i trattamenti a casa sebben solo una percentuale residuale oggi lo faccia grazie a un valido infermiere a domicilio a Milano . 

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