Diabete di tipo 2: uno studio rivela che un bicchiere di succo d’arancia a colazione non è un problema per la glicemia
Quante volte abbiamo sentito dire che chi ha il diabete di tipo 2 dovrebbe evitare il succo d’arancia? Un nuovo studio clinico europeo getta nuova luce su questa credenza, rivelando che un bicchiere di succo d’arancia 100% naturale a colazione non compromette la glicemia. Una scoperta che potrebbe cambiare le abitudini alimentari di milioni di persone.

Un problema sempre più diffuso
Lo sapevi che solo nel Regno Unito ci sono oltre 4,6 milioni di persone con diabete di tipo 2, e circa 1,3 milioni non sanno nemmeno di averlo? A riferirlo è l’associazione Diabetes UK, che lancia l’allarme anche sull’aumento dei casi legati allo stile di vita.
Le scelte alimentari giocano un ruolo determinante nella prevenzione e nella gestione di questa patologia, ma anche nella qualità della vita quotidiana. Per questo ogni nuova evidenza scientifica sul tema è preziosa.
La ricerca che sfata il mito
Pubblicato sulla rivista scientifica Nutrition and Diabetes, lo studio condotto dall’Università di Hasselt in Belgio ha analizzato l’effetto del consumo di frutta fresca rispetto al succo d’arancia sulla risposta glicemica e insulinica in adulti con diabete di tipo 2 ben controllato.
I partecipanti, tutti normopeso o leggermente sovrappeso, hanno consumato una colazione ad alto contenuto di carboidrati in tre momenti distinti, accompagnata da:
- spicchi di arancia fresca,
- un bicchiere da 250 ml di succo d’arancia 100% naturale,
- una bevanda zuccherata aromatizzata all’arancia.
Le glicemie e i livelli di insulina sono stati monitorati nelle quattro ore successive a ogni pasto.
I risultati inattesi
Il dottor Kenneth Verboven, coordinatore dello studio, ha dichiarato:
“Ci aspettavamo che i livelli glicemici più bassi si osservassero dopo il consumo della frutta intera, mentre il succo e la bevanda zuccherata avrebbero causato picchi maggiori. In realtà, non abbiamo trovato differenze significative“.
Secondo i ricercatori, il vero impatto glicemico derivava dal pane della colazione, non dal tipo di arancia o succo consumato. Il quantitativo di zuccheri presenti nella frutta o nel succo era troppo basso per fare la differenza.
Ma attenzione: non tutti i succhi sono uguali
Il dottor Verboven ha anche sottolineato:
“Questo non significa che consigliamo di bere bevande zuccherate, che non apportano benefici nutrizionali. Il succo d’arancia 100% naturale è diverso: contiene vitamine, minerali e composti bioattivi simili a quelli della frutta fresca“.
La frutta intera rimane comunque la scelta migliore, grazie alla presenza di fibre. Tuttavia, quando non si ha a disposizione frutta fresca, un piccolo bicchiere di succo puro può essere una valida alternativa.

Il bicchiere che può colmare le carenze
Un’indagine recente di Ipsos, commissionata dalla food tech svedese Picadeli, ha rivelato che l’86% dei giovani adulti britannici della Gen Z non consuma abbastanza frutta e verdura, restando al di sotto delle raccomandazioni dell’OMS.
Inserire nella routine quotidiana un bicchiere di succo di frutta 100% può essere un modo pratico per “colmare questo divario”, spiegano gli esperti.
Cosa dice la legge europea
Sia la normativa dell’Unione Europea che quella del Regno Unito stabiliscono che i succhi 100% naturali non devono contenere zuccheri aggiunti, aromi o conservanti. Un bicchiere di succo d’arancia può coprire oltre l’80% del fabbisogno giornaliero di vitamina C, un nutriente essenziale per il sistema immunitario e la salute della pelle.
Quando il succo può far parte della dieta
Riassumendo i risultati dello studio e il parere degli esperti, possiamo dire che un bicchiere da 250 ml di succo d’arancia 100%:
- non altera la glicemia in soggetti con diabete ben gestito;
- può essere una soluzione pratica quando non si ha accesso alla frutta fresca;
- fornisce vitamina C, potassio e composti antiossidanti;
- va consumato senza zuccheri aggiunti e in quantità moderate.
Come scegliere il succo giusto
Ecco cosa controllare sull’etichetta quando si acquista un succo d’arancia:
- “100% succo di frutta” o “spremuta” come unica dicitura;
- assenza di ingredienti come zuccheri, sciroppi o edulcoranti;
- nessun aroma artificiale o colorante;
- preferibilmente pastorizzato e non da concentrato.
Tipo di alimento | Quantità | Effetto sulla glicemia |
---|---|---|
Arancia fresca | 1 porzione | Nessuna variazione significativa |
Succo d’arancia 100% | 250 ml | Nessuna variazione significativa |
Bevanda zuccherata | 250 ml | Variazione lieve ma non significativa |
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FAQ
Il succo d’arancia fa salire la glicemia?
Se è 100% naturale e consumato con moderazione, non provoca aumenti significativi della glicemia, secondo uno studio dell’Università di Hasselt.
Meglio mangiare l’arancia o berne il succo?
La frutta intera è preferibile per la presenza di fibre, ma un bicchiere di succo può essere utile quando si è fuori casa o non si ha frutta fresca.
Tutti i succhi di frutta vanno bene per chi ha il diabete?
No. Solo i succhi 100% senza zuccheri aggiunti sono compatibili con una dieta equilibrata per chi ha il diabete.
Quante volte a settimana posso bere succo se ho il diabete?
Una piccola porzione una volta al giorno può essere accettabile in una dieta ben bilanciata e sotto controllo medico.
I succhi da concentrato sono meno salutari?
Non sempre, ma possono avere un contenuto nutrizionale più ridotto rispetto a quelli non da concentrato. Leggi sempre l’etichetta.