Pensava fosse reflusso, ma era tumore all’esofago in stadio 4

Pensava fosse solo indigestione: padre 41enne scopre un tumore all’esofago in stadio avanzato.

Zack Van Aarde, 41 anni, padre di due bambini e appassionato di ultramaratone, conduceva una vita attiva e salutare nel Sud del Devon, nel Regno Unito. Ma quella che sembrava una semplice indigestione si è rivelata una diagnosi devastante: tumore all’esofago in stadio 4.

Tutto è iniziato nel 2024, quando Zack ha iniziato ad accusare reflusso acido, disturbo comune che si manifesta con il ritorno di acido dallo stomaco all’esofago. Il suo medico gli aveva prescritto omeprazolo, un inibitore di pompa protonica (IPP) spesso usato per ridurre l’acidità gastrica. Ma i sintomi non si sono risolti.

Nel luglio 2025, la situazione è precipitata. Una mattina, alle 5, sua moglie Jess lo ha trovato riverso a terra, mentre vomitava sangue. “Non volevamo spaventare i bambini, così l’ho portato in una stanza e ho chiamato l’ambulanza”, ha raccontato. Le condizioni di Zack erano gravi, tanto da non riuscire a stare seduto per la quantità di sangue perso.

Portato d’urgenza all’ospedale di Derriford, i medici avevano ipotizzato un’ulcera, ma l’endoscopia ha rivelato qualcosa di molto più serio: un tumore dell’esofago in stadio avanzato. “È stato uno shock enorme, surreale, come in un film”, ha detto la moglie, come raccontato al Daily Mail.

Che cos’è il tumore esofageo?

Il tumore dell’esofago può colpire qualsiasi parte del canale che collega la bocca allo stomaco. Le cause non sono sempre chiare, ma il sesso maschile, il reflusso acido cronico, il fumo, l’alcol e l’obesità sono considerati fattori di rischio significativi.

Inizialmente si era pensato a un intervento chirurgico, ma ulteriori accertamenti hanno portato alla decisione di iniziare subito con chemioterapia, nel tentativo di ridurre le dimensioni del tumore. Oggi Zack si sottopone a chemioterapia ogni due settimane, oltre a esami del sangue e controlli regolari.

Nonostante la diagnosi, Zack cerca di mantenere il sorriso per i suoi figli, Joshua di 10 anni e Hannah di 8. “È la cosa più difficile da fare come genitore: dire ai tuoi figli che hai il cancro. Ma loro sono forti, stanno affrontando tutto con coraggio”, ha dichiarato.

Le terapie alternative: una speranza in più, ma con cautela

La famiglia Van Aarde ha avviato una raccolta fondi per accedere a trattamenti complementari non coperti dal sistema sanitario britannico, come la camera iperbarica, le infusioni endovenose di vitamina C ad alto dosaggio e la terapia con luce rossa.

“Il problema della chemioterapia è che uccide tutte le cellule, buone e cattive”, spiega Zack. “Stiamo cercando soluzioni che possano aiutare il mio corpo a rigenerarsi più rapidamente”. Tuttavia, gli oncologi raccomandano sempre di consultare il proprio medico prima di iniziare terapie alternative.

Una diagnosi troppo tardiva

Nel Regno Unito, secondo i dati diffusi nel 2025, ogni giorno muoiono 22 persone per tumore esofageo. È un cancro difficile da diagnosticare precocemente, perché i sintomi iniziali possono essere scambiati per disturbi comuni come il mal di gola, l’indigestione o la tosse persistente.

Tra i sintomi più frequenti:

  • Difficoltà a deglutire
  • Reflusso acido
  • Nausea o vomito
  • Perdita di appetito e di peso inspiegabile
  • Sensazione di pienezza
  • Tosse cronica
  • Affaticamento

Purtroppo, molti pazienti ignorano questi segnali, ritenendoli banali, e si rivolgono al medico solo quando la malattia è già in fase avanzata.

L’uso prolungato di farmaci antiacido sotto osservazione

Sebbene farmaci come l’omeprazolo siano efficaci nel ridurre l’acidità gastrica, un uso prolungato e non monitorato può avere effetti negativi. L’acido gastrico è fondamentale per la digestione: attiva enzimi come la pepsina, protegge da batteri e aiuta a scomporre il cibo.

Secondo alcuni esperti, sopprimere troppo l’acidità può aumentare il rischio di infezioni intestinali, proliferazione batterica e, in alcuni casi, tumori gastrici. Ecco perché è importante non trascurare mai i sintomi e non affidarsi a cure “fai da te”.

Tre casi su cinque potrebbero essere evitati

Secondo Cancer Research UK, circa il 60% dei quasi 9.500 casi di tumore esofageo diagnosticati ogni anno nel Regno Unito sarebbe prevenibile, adottando uno stile di vita sano: niente fumo, alcol moderato, dieta equilibrata e controllo del peso.

Il caso di Zack è emblematico: un uomo attivo, sportivo, che non immaginava che un “semplice” bruciore di stomaco potesse nascondere una malattia così grave.

Un messaggio per tutti: non ignorare i segnali del tuo corpo

Zack, oggi, combatte con determinazione. “Farò tutto il possibile per avere più tempo con la mia famiglia”, ha detto.

La sua storia è un richiamo forte a non trascurare i sintomi e a rivolgersi al proprio medico anche per disturbi che sembrano banali. Il reflusso acido può essere innocuo, ma in alcuni casi è il primo segnale di un problema serio.

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