30 piante a settimana: il segreto per una salute più forte
Meno di 30 piante a settimana nella nostra dieta? È il segnale di un legame spezzato con la natura.

Nel 2025, la metà delle calorie che consumiamo ogni giorno proviene da solo tre specie vegetali: grano, mais e riso. Una statistica che fa riflettere, soprattutto se confrontata con le abitudini alimentari dei nostri antenati e delle popolazioni indigene.
Indice dell'articolo
- 1 Quante piante riesci a nominare che mangi ogni settimana?
- 2 Un anno a vivere di cibo selvatico
- 3 Cosa ci stiamo perdendo?
- 4 Il progetto Wildbiome: mangiare selvatico per guarire
- 5 Dimenticare le piante significa dimenticare la natura
- 6 Come riavvicinarci alla biodiversità alimentare
- 7 Il ruolo del microbiota
Quante piante riesci a nominare che mangi ogni settimana?
Se la risposta è meno di trenta, non sei solo. La giornalista Zoe Williams, come riportato sul Guardian, ha confessato di non riuscire nemmeno a elencarle, figuriamoci a mangiarle. Ma è davvero così difficile? O abbiamo semplicemente dimenticato la biodiversità alimentare?
Un anno a vivere di cibo selvatico
Nel 2020, un uomo ha deciso di mettere alla prova il concetto di dieta naturale. In Scozia, ha vissuto per un anno mangiando esclusivamente cibo selvatico, raccolto in natura. Nessun prodotto acquistato, nessun alimento processato.
Il risultato? Ha consumato:
- 300 specie diverse di piante
- 21 tipi di alghe
- 87 specie di funghi
Un totale di oltre 400 alimenti vegetali diversi in un solo anno. Numeri che riflettono una dieta simile a quella delle comunità di cacciatori-raccoglitori, dove anche un bambino di sei anni è in grado di riconoscere e identificare centinaia di piante commestibili.
Cosa ci stiamo perdendo?
Alimenti industriali e trasformati ci forniscono calorie, ma è nella varietà delle piante che troviamo:
- Micronutrienti essenziali
- Antiossidanti naturali
- Flavonoidi benefici
- Composti antinfiammatori
Queste sostanze sono fondamentali per prevenire infiammazioni croniche e le cosiddette “malattie moderne”, come diabete, obesità, malattie autoimmuni e problemi digestivi.
Il progetto Wildbiome: mangiare selvatico per guarire
Tra il 2023 e il 2025, il Progetto Wildbiome ha monitorato 120 persone che hanno seguito una dieta esclusivamente a base di cibi selvatici per uno o tre mesi.
I risultati – che verranno presto pubblicati in una rivista scientifica open-source – mostrano:
- Miglioramenti inaspettati in diversi parametri di salute
- Riduzione dei livelli infiammatori
- Maggiore diversità del microbiota intestinale
- Migliore energia e benessere generale
Una prova tangibile di quanto la biodiversità alimentare influisca sulla nostra salute a livello sistemico.

Dimenticare le piante significa dimenticare la natura
L’incapacità di riconoscere le piante commestibili non è solo una questione alimentare. È parte di un problema più ampio: la crescente disconnessione dell’essere umano con il mondo naturale.
Negli ultimi decenni, abbiamo perso la capacità di identificare:
- Alberi
- Uccelli
- Farfalle
- Insetti
- Erbe spontanee
Questo vuoto non è solo culturale: è ecologico e percettivo. Non possiamo difendere ciò che non sappiamo nominare. Le specie scompaiono in silenzio, e noi non ce ne accorgiamo fino a quando è troppo tardi.
“Non sentiamo la mancanza delle specie scomparse se non abbiamo mai saputo che esistevano.” — Testimonianza dal Wildbiome Project, 2025
Come riavvicinarci alla biodiversità alimentare
Non serve diventare esperti foraggiatori. Ma possiamo cominciare da piccoli gesti:
- Aggiungi una nuova pianta ogni settimana alla tua dieta.
- Compra frutta e verdura di stagione e varietà locali.
- Coltiva sul balcone erbe aromatiche e piante spontanee.
- Partecipa a passeggiate botaniche o corsi di riconoscimento delle erbe.
Il ruolo del microbiota
Una dieta ricca di varietà vegetale ha un impatto diretto sul nostro intestino. Il microbiota, l’insieme dei microrganismi che vivono nel nostro tratto digerente, è influenzato dalla diversità degli alimenti.
Una flora intestinale più varia:
- Migliora la digestione
- Rinforza il sistema immunitario
- Regola l’umore e i livelli di energia
Mangiare solo grano, riso e mais, invece, appiattisce la nostra biodiversità interna e ci rende più vulnerabili.
– Telegram: seguici su SaluteLab Telegram
– WhatsApp: attiva gli aggiornamenti su SaluteLab WhatsApp
FAQ
❓ È davvero possibile mangiare 30 piante diverse a settimana?
Sì, soprattutto se si includono erbe, spezie, legumi, frutta, ortaggi e cereali diversi.
❓ Perché è importante mangiare varietà vegetale?
Perché ogni pianta fornisce micronutrienti unici utili al nostro organismo.
❓ Posso iniziare anche se non so nulla di botanica?
Assolutamente. Basta introdurre gradualmente nuovi alimenti e informarsi da fonti affidabili.
❓ Il cibo selvatico è sicuro?
Sì, se raccolto con competenza. Mai improvvisare: meglio seguire guide o esperti.