Covid-19, il coronavirus colpisce anche i vasi sanguigni?

Si è parlato molto delle complicanze del Covid-19 sull’apparato respiratorio ma studi hanno messo in luce anche un’altra caratteristica: il sabotaggio dei vasi sanguigni da parte del virus che alimenta altre condizioni patologiche.

Covid-19 ed il rivestimento interno dei vasi sanguigni: l’endotelio

Al fine di ricercare le migliori soluzioni terapeutiche per affrontare il nuovo coronavirus, i ricercatori hanno indagato anche sul sistema vascolare formato da arterie, vene e capillari, scoprendo come il virus ‘deformi’ l’infrastruttura vascolare (l’endotelio) nel caso delle infezioni più gravi.

A spiegare con semplicità il concetto è il dottor Li – ricercatore e fondatore della Angiogenesis Foundation: “Quando il virus danneggia l’interno del vaso sanguigno e distrugge il rivestimento, è come il ghiaccio dopo una partita di hockey. Si crea una situazione insostenibile per il flusso sanguigno”.

In uno studio recente, risalente a questa estate, il dottor Li e un team internazionale di ricercatori hanno confrontato i tessuti polmonari di persone morte a causa di Covid-19 con coloro che sono morti per influenza.

Le differenze erano evidenti: i tessuti polmonari dei pazienti con il coronavirus avevano un numero nove volte maggiore di minuscoli coaguli di sangue (microtrombi), rispetto a quelli dei pazienti con influenza, e i polmoni infettati da coronavirus mostravano anche le gravi lesioni all’endotelio.

“La sorpresa è stata che questo virus respiratorio si dirige verso cellule che rivestono i vasi sanguigni, distruggendole dall’interno verso l’esterno”, afferma Li.

“Abbiamo scoperto che i vasi sanguigni sono bloccati e si formano coaguli di sangue a causa del danno al rivestimento”, ribadisce.

Gli scienziati sono intenti a comprendere cosa inneschi questo evento a cascata che causa la distruzione dei vasi sanguigni.

Una risposta plausibile viene data dal dottor Li: “Il virus attacca direttamente le cellule endoteliali”. Ed anche gli esperimenti in laboratorio hanno evidenziato quanto affermato dal ricercatore: il Covid-19 può infettare le cellule endoteliali umane ingegnerizzate.

Ma l’ipotesi che i ‘problemi’ possano sorgere a monte per poi dilagare verso il sistema circolatorio non viene esclusa.

Perché ci si focalizza sulle cellule endoteliali?

In quanto queste prevengono la coagulazione, controllano la pressione sanguigna, regolano lo stress ossidativo e difendono dai patogeni.

Secondo Li, è fondamentale scoprire come il virus metta a rischio l’endotelio. In questo modo si potrebbero collegare tutte le complicanze da Covid-19: dagli effetti nel cervello, ai coaguli del sangue nel polmone, ai problemi al cuore e ai reni”.

In uno studio condotto in Spagna, in cui sono state effettuate delle biopsie cutanee di lesioni rosse distintive sulle dita dei piedi, sono state trovate delle particelle virali nelle cellule endoteliali portando gli autori a concludere che “il danno endoteliale indotto dal virus potrebbe essere il meccanismo chiave”.

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