Covid-19, tampone anale in Cina obbligatorio per i viaggiatori

  • Adottato un nuovo test in Cina per rilevare il virus SARS-CoV-2: il tampone anale, ritenuto migliore perché le tracce di virus rimangono nei campioni fecali più a lungo di quanto non facciano nel naso o nella gola.
  • Per i viaggiatori che si recheranno in Cina da mercoledì sarà obbligatorio, saranno predisposti hub negli aeroporti di Pechino e Shanghai.
  • Il ‘no’ arriva dal Giappone affermando che questo test provoca ‘traumi psicologici‘.

La Cina ha sperimentato i tamponi anali per individuare il virus SARS-CoV-2 ma il Giappone si oppone. Resta l’obbligo per tutti i viaggiatori che vogliono recarsi in Cina.

SARS-CoV-2: tamponi anali in Cina, l’obbligo per i viaggiatori

Non è una fake news, in Cina sono stati approvati davvero i tamponi anali per ricercare il virus SARS-CoV-2 nella mucosa.
Lo scopo è quello di rintracciare i positivi riducendo i falsi positivi.

Da giorni, da quanto riportato dal New York Post, è stato annunciato che il tampone anale sarà obbligatorio per tutti i viaggiatori che vogliono entrare in Cina. La ragione di questa scelta è che questo tipo di tampone è ritenuto migliore degli altri: il virus sarebbe più permanente nella mucosa rettale piuttosto che nella mucosa nasale.

Il test prevede l’inserimento di un tampone con punta di cotone di circa 1-2 pollici nel retto, che verrà quindi testato per il virus.

Ma le polemiche scatenate già nelle scorse settimane sembrano continuare, il Giappone si oppone, dicendo ‘no’ a gran voce.

Katsunobu Kato, capo di gabinetto del primo ministro giapponese ha affermato: “Molti cittadini si sono rivolti all’ambasciata giapponese dopo aver ricevuto il test che ha causato un trauma psicologico“.

Una pratica ritenuta umiliante, da non sottoporre ai cittadini, ne ai viaggiatori esteri; anche alcuni diplomatici americani erano stati sottoposti a questa misura e avevano violentemente protestato. In questo caso, però, il ministero degli esteri di Pechino si era scusato per la misura adottata riferendo che il personale diplomatico dovrebbe essere esentato.

Tuttavia, secondo quanto riferito anche dal The Times in Inghilterra, la Cina ha definitivamente reso obbligatori da mercoledì i tamponi anali che rilevano la presenza del Coronavirus nel corpo.

Saranno predisposti degli hub per attuare questo protocollo negli aeroporti di Pechino e Shanghai: “I tamponi anali sono migliori perché le tracce di virus rimangono nei campioni fecali più a lungo di quanto non facciano nel naso o nella gola” ha specificato Li Tongzeng, un medico che si occupa di malattie respiratorie.

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