Covid-19 nel Regno Unito, Boris Johnson: “In arrivo la seconda ondata”

Nel Regno Unito è in arrivo «la seconda ondata del Covid-19». Lo ha detto il premier britannico, Boris Johnson.

«L’abbiamo vista in Francia, in Spagna, in tutta Europa. Era inevitabile, temo, che lo vedessimo anche qui». Il premier ha sottolineato di non voler vedere ulteriori lockdown generalizzati, anche se ha rilevato che «quando si guarda a quel che sta succedendo, si deve capire se dobbiamo andare oltre a regola delle sei persone». Ovvero, la regola del sei prevede che non ci si possa incontrare in più di 6 persone di diversi nuclei familiari, all’aperto e nei luoghi chiusi).

Il Regno Unito ha registrato altri 4.322 casi confermati e per gli esperti del governo c’è un aumento crescente dell’epidemia nel paese. Il premier ha parlato ai giornalisti in un centro di produzione vaccini (il Vaccine Manufacturing and Innovation Centre) ad Harwell, nell’Oxfordshire.

In Olanda, invece, ci sono stati 1.977 nuovi contagi nelle ultime 24 ore: si tratta del quarto record consecutivo di contagi giornalieri. Lo ha riferito l’autorità sanitaria Rivm, sottolineando che questa settimana sono stati registrati 7.958 casi positivi, con una crescita del 59% in più rispetto alla settimana precedente.

Fra giugno e luglio i contagi sono stati in totale 8.445. Al momento vi sono 288 persone ricoverate per il Covid-19, più del doppio di 11 giorni fa. I contagi odierni segnano una crescita del 56% rispetto a venerdì scorso: il maggior numero dei casi è stato riscontrato ad Amsterdam (361), Rotterdam (187) e l’Aja (122). Negli ultimi 14 giorni sono stati registrati 90.2 casi ogni 100.000 abitanti, contro i 61.8 del Regno Unito.

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