Covid-19, Galli: “Ognuno si faccia il proprio lockdown”

Massimo Galli, direttore del dipartimento Malattie infettive del Sacco di Milano, in un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, commentando le misure contenute sul nuovo DPCM, ha affermato: «Mi auguro bastino, ma non lo so e se qualcuno afferma di saperlo, mente. L’unica cosa che sappiamo è che ad aver dato risultato è la chiusura totale, ma si vuole evitare. E lo capisco. Allora dico: il lockdown fatelo per conto vostro; limitatevi alle attività fondamentali legate al vostro lavoro e vedete meno persone possibili».

«La chiusura delle scuole – ha aggiunto l’esperto – è la più dolorosa e difficile da decidere. La differenza fra il 75 e il 100% di dad alle superiori mi sembra una questione di lana caprina».

Sul Natale Galli ha detto: «Mi preoccupo di quel che succede da qui a venti giorni. Ogni previsione successiva è impossibile. Prima i dati, poi le date».

Rispetto al concorso per la scuola «muovere sessantamila persone in questo momento è una cosa che non si dovrebbe fare».

Galli, poi, capisce «la disperazione di settori già martirizzati da chiusure e fanno bene a chiedere integrazioni economiche. Ma dirò una cosa un po’ brutale: vedo morire di nuovo le persone in ospedale e non ancora per strada. Non significa che non veda la povertà e quelle situazioni di grande disagio sociale. Ma la malattia, prese le misure necessarie, ci lascerebbe il tempo di intervenire su nuove e vecchie povertà».

L’ipotesi più negativa è che «in molte parti d’Italia il sistema sanitario andrà in crisi e avremo un numero di morti pauroso, ma questo potrebbe ancora non accadere» e «se saremo più competenti la curva rallenterà».

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