Cosa mangiare quando si ha la cistite?

  • La cistite è un’infezione di origine batterica delle basse vie urinarie molto diffusa nella popolazione soprattutto di sesso femminile.
  • La cistite può essere asintomatica ma possono insorgere dei sintomi specifici. L’urinocoltura può porre diagnosi.
  • Una buona idratazione può diminuire la carica batterica. L’alimentazione deve essere sana ed equilibrata. Ecco alcune raccomandazioni.

La cistite è un’infezione frequente soprattutto nella popolazione di sesso femminile che può avere delle recidive. Trovarsi preparati sulla giusta alimentazione da adottare può essere un vantaggio.

Cistite: cos’è, cause, sintomi

La cistite è un’infezione delle basse vie urinarie, è la mucosa vescicale ad essere infiammata.
Evidenze dimostrano che questa infezione è molto frequente soprattutto nella popolazione di sesso femminile e nel 20% dei casi si può andare incontro a delle recidive.

L’origine dell’infezione è di tipo batterica: gli agenti patogeni provengono dalle feci o da stati infettivi dell’uretra o della vagina.

Ci sono dei fattori predisponenti all’infezione, quali:

  • il sesso femminile , perché la distanza tra l’uretra e l’ano è più corta rispetto all’uomo ed anche perché l’uso di sistemi contraccettivi, come la crema spermicida e/o il diaframma, favorisce l’insorgenza della cistite;
  • l’ uso smodato di antimicrobici , perché nelle donne altera il regolare equilibrio della flora batterica della vagina causando una persistente colonizzazione vaginale da parte di uropatogeni (es: Escherichia Coli);
  • la menopausa , poiché il calo degli estrogeni influisce negativamente sul trofismo vaginale (perdita di elasticità dei tessuti);
  • i rapporti sessuali frequenti;
  • la gravidanza , a causa delle numerose modificazioni anatomiche e fisiopatologiche che ne conseguono;
  • le alterazioni delle vie urinarie , anche dovute a malformazioni congenite;
  • le malattie della prostata;
  • gli interventi chirurgici sulla vescica o quelli uroginecologici;
  • l’ incontinenza urinaria (clicca qui per scaricare gratis la dieta apposita);
  • l’utilizzo di cateteri vescicali;
  • un difficoltoso deflusso urinario , causato per esempio dalla presenza di calcoli vescicali;
    alcune patologie, quali diabete (clicca qui per scaricare gratis la dieta apposita), sindrome di immunodeficienza acquisita (SIDA) o lesioni del midollo spinale .

Sintomi della cistite

Come per ogni disturbo o malattia, anche per la cistite ci sono dei sintomi identificativi, seppur a volte può essere asintomatica:

  • pollachiuria , cioè un aumento del numero delle minzioni giornaliere;
  • disuria cioè la difficoltà a urinare. In questi casi la minzione può essere lenta e poco abbondante, richiede uno sforzo eccessivo, i muscoli pelvici appaiono contratti e il getto di urina può risultare modificato nel volume o nella forma (deviato, tortuoso, etc.) oppure bloccarsi improvvisamente e involontariamente;
  • stranguria, cioè bruciore o dolore durante la minzione, spesso accompagnato da un brivido freddo;
  • tenesmo vescicale , cioè lo spasmo doloroso seguito dall’urgente bisogno di urinare;
    urine torbide, a volte maleodoranti.

Il grado di severità della cistite può aumentare fino alla comparsa di sangue nelle urine o pus, dolore pelvico e febbre oltre i 38°; è sufficiente un urinocoltura per porre diagnosi.

L’alimentazione in caso di cistite

L’idratazione corrisponde al primo atto da compiere perché bere acqua riduce la carica batterica.
Mangiare o bere riber e mirtilli freschi (controllando che le bevande non abbiano dei zuccheri aggiunti).

In linea generale, la dieta dovrebbe essere ricca di cereali, frutta e verdura di stagione. Preferire i cibi diuretici (come l’ananas, le fragole, i cetrioli).

I grassi saturi potrebbero irritare la vescica, è meglio evitarli, così come da evitare anche le cene abbondanti.

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